Il Tanaro non esonda più

Il Consorzio Costruzioni Infrastrutture ha appena terminato per Aipo una grande opera di sistemazione idraulica per la messa in sicurezza del nodo di Alessandria: 6 km totali di argini, ma soprattutto la realizzazione di una chiavica in corrispondenza della confluenza del rio Loreto nel fiume Tanaro che, grazie alla capacità di sollevamento di 33 mc d’acqua al secondo, garantisce la sicurezza dell’abitato

Grazie ad una serie di migliorie tecniche proposte in fase di gara pubblica rispetto al progetto iniziale e dopo oltre due anni di lavori (con piene stagionali che hanno “collaudato” le strutture in corso d’opera), il Consorzio Costruzioni Infrastrutture del lodigiano consegna ad agosto, in tempo per le piene autunnali al proprio Committente un’opera imponente, complessa e bella per il ridisegno del territorio intorno al Alessandria, con interventi strutturali per la messa in sicurezza della città rispetto alle esondazioni del fiume durante le piene.
Ci racconta fase per fase le opere realizzate, le criticità risolte e, con orgoglio, i risultati conseguiti, il geometra Cristiano Marenghi dell’Impresa Ices di Arena Po. Ices è parte del consorzio stabile al quale Aipo ha affidato i lavori in esito di gara pubblica.
I lavori sono iniziati il 13 gennaio 2013 e portati a termine definitivamente nell’agosto di quest’anno, con la presenza media di 40 persone in cantiere. La planimetria di progetto riportata in questa pagina ci dà l’idea delle dimensioni delle opere (140.000 mc di materiale movimentato e 6 km totali di argini costruiti), della prossimità delle abitazioni al corso del fiume Tanaro, proprio alla confluenza del rio Loreto che durante le piene stagionali esondava, lasciando a volte danni. Proprio qui l’impresa ha costruito una chiavica, con un progetto innovativo e migliorativo rispetto a quanto inizialmente previsto. Si tratta della maggiore opera d’arte del progetto. L’azionamento della chiavica con la chiusura delle grandi paratoie e l’avviamento dell’impianto idrovoro avviene grazie ad un sistema di automazione quando il livello dell’acqua del Tanaro raggiunge una quota limite stabilita. L’impianto è in grado di aumentare la portata d’acqua smaltibile, senza esondazioni lungo il rio Loreto, da 24 a 33 mc/secondo con il livello del Tanaro a 89 m slm invece che 90 m. Ciò è stato possibile anche grazie alla scelta progettuale dell’impresa rispetto al posizionamento della chiavica. Essa garantisce il posizionamento delle pompe di sollevamento delle portate secondo un allineamento ortogonale rispetto all’asse del rio Loreto.

Alessandria e il Tanaro
Le premesse del lavoro di seguito descritto risalgono al novembre 1994, stagione triste per il territorio piemontese in quanto registrò un grave evento alluvionale, causa di ingenti danni in vaste aree della Regione. 
L’allora Magistrato per il Po, dal 2001 diventato Agenzia Interregionale Fiume Po, realizzò i primi interventi in urgenza e in seguito programmò una serie di interventi strutturali programmati volti a risolvere le criticità del nodo idraulico  dei fiumi Tanaro-Bormida di Alessandria. Dopo i primi interventi di ricalibratura per aumentare la capacità di deflusso dell’alveo e i lavori urgenti sulle strutture di attraversamento (rifacimento completo di due ponti) la città di Alessandria non risultava ancora completamente in sicurezza. In seguito all’evento alluvionale dell’aprile 2009, il quale pure colpì vaste aree della Regione Piemonte si decretò (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) l’intervento per la messa in scurezza del nodo idraulico di Alessandria, Lotto Tanaro, con la realizzazione della chiavica in corrispondenza della confluenza del rio Loreto in Tanaro. Aipo fu individuata quale soggetto attuatore.

L'articolo è stato pubblicato a pag. 13 del n. 619/2015 di Quarry&Construction...continua a leggere