News del settore estrattivo

Protocollo per la legalità, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile delle attività estrattive: Regione Toscana

E' stato sottoscritto da Regione Toscana, Procure, l'Asl e l'Arpat, a fine gennaio scorso, un protocollo che si pone l'obiettivo di rendere più sostenibile l'attività estrattiva nelle cave del distretto lapideo apuano e non solo.
L'obiettivo principale è quello di ridurre gli infortuni sviluppando e coordinando le attività di prevenzione e controllo nelle cave , ma anche il rispetto dell'ambiente e dell'assetto idraulico e più in generale l'attenzione alla corretta modalità di coltivazione delle cave.
La Regione Toscana si impegna a promuovere l'innovazione e lo sviluppo sostenibile con interventi a sostegno delle imprese che introducano tecniche di estrazione capaci di ridurre la produzione di materiale di scarto, e migliorino la sostenibilità ambientale dell'attività estrattiva.
Nel 2017 da parte della Asl nord-ovest sono previste circa 800 visite di controllo, per una media di 6/7 accessi con controlli su circa 140 cave l'anno. A questi si aggiungono oltre 400 controlli nei laboratori per una media di 1/2 accessi per ciascuno e oltre 200 realtà controllate annualmente.
Anche Arpat aumenterà le azioni di controllo, con 60 cave controllate, ma con numero di accessi molto superiori, puntando in primo luogo alla verifica della gestione delle acque di lavorazione e dei rifiuti di estrazione, con particolare riferimento alla "marmettola", oltre ai materiali prodotti nella manutenzione di mezzi e macchine.
Grande attenzione sarà posta anche sugli aspetti della difesa del suolo, con particolare riguardo alla ricostruzione del reticolo idraulico, con oltre 80 controlli affidati al personale del Settore Genio civile Toscana Nord ed al personale del Nucleo Forestale dei Carabinieri. Centinaia di verifiche punteranno poi sulla rispondenza tra l'utilizzo delle cave e le autorizzazioni rilasciate.
La Regione Toscana intende infine incentivare gli imprenditori che vogliono investire sulle nuove tecnologie e utilizzarle anche per ridurre, come ora è possibile fare, i materiali di scarto.


Norma UNI 8520-22: Reattività alcali - silice
E' stata pubblicata ufficialmente la nuova UNI 8520-22 "Aggregati per calcestruzzi - Parte 22: Metodologia di valutazione della potenziale reattività alcali-silice degli aggregati" in data il 9 marzo 2017.
Richiamando le numerose e precedenti news sul tema che illustravano tra l'altro le ragioni della norma, le difficoltà della sua elaborazione e gli interventi di A.N.E.P.L.A. per mitigare gli impatti potenziali per il settore, si ricorda a tutti gli interessati che è necessario ora attivarsi concretamente per l'applicazione della nuova norma per cui l'Associazione suggerisce di dare il via prima possibile ai nuovi ed impegnativi test previsti.
Per qualsiasi ulteriore domanda o necessità si invita a prendere contatto con gli Uffici di ANEPLA che sono a disposizione degli associati.
Copia completa della norma è acquistabile direttamente da UNI (http://store.uni.com/magento-1.4.0.1).

Si comunica inoltre che a seguito delle sollecitazioni di ANEPLA è stato da poco avviato, in ambito UNI, il nuovo progetto di ricerca, al quale A.N.E.P.L.A. collabora attivamente, per individuare un ulteriore metodo di prova che preveda tempi più contenuti rispetto al metodo ora previsto (un anno).


Nuova Sabatini:
Contributi e finanziamenti per l'acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte di piccole e medie imprese

Oggi il Ministero dello sviluppo economico ha pubblicato un aggiornamento sulla Nuova Sabatini, agevolazioni per Industria 4.0.
A partire dal 1° marzo 2017 le imprese potranno presentare domanda di agevolazione per usufruire del contributo maggiorato, calcolato su un tasso di interesse annuo del 3,575%, a fronte di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
L'obiettivo è incentivare la manifattura digitale e incrementare l'innovazione e l'efficienza del sistema imprenditoriale, anche tramite l'innovazione di processo e di prodotto.
Le istruzioni per le imprese, e gli schemi di domanda e di dichiarazione da trasmettere per poter beneficiare delle agevolazioni, sono definiti nella circolare attuativa del 15 febbraio 2017.
Le disposizioni contenute nella circolare si applicano sia alle domande presentate dal 1° marzo 2017, sia a quelle presentate prima di tale data, tenuto conto della fase a cui sono giunti i relativi procedimenti.
Ecco le principali novità introdotte dalla nuova disciplina:
• a partire dal 1° marzo, le imprese dovranno utilizzare esclusivamente il nuovo modulo di domanda (release 4.0) che sarà reso disponibile dalla medesima data nella sezione dedicata alla Nuova Sabatini; le domande presentate con il vecchio modulo dopo il 1° marzo saranno considerate irricevibili;
• all'interno del nuovo modulo le imprese dovranno indicare la ripartizione tra investimenti c.d. ordinari e investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (c.d. 4.0);
• i beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti c.d. 4.0 sono individuati all'interno degli allegati 6/A e 6/B alla circolare. Con riferimento alla stessa domanda, gli investimenti dichiarati dalla Pmi come investimenti c.d. 4.0, se non rientranti negli elenchi di cui agli allegati 6/A e 6/B, non sono ammessi alle agevolazioni e non possono essere ammessi come investimenti ordinari.


Per ogni approfondimento rimandiamo alla pagina dedicata sul sito del Ministero: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/