Nozze d’oro per il Re della strada

Il celeberrimo motore Scania V8 compie 50 anni. È stato festeggiato lo scorso maggio a Trento durante "I Giorni del Re", seconda edizione di una kermesse che si è distinta per musica, spetta-colo e tanti appuntamenti all'insegna della sicurezza e della sostenibilità


Si sa, arrivare a festeggiare i 50 anni di matrimonio insieme è un traguardo ambito e per nulla scontato. Non vi è dubbio: le nozze d'oro vanno festeggiate e festeggiate degnamente. Anche il sodalizio fra il celeberrimo motore Scania V8 e i suoi milioni di estimatori ha compiuto 50 anni. Era infatti il 1969 quando gli ingegneri Scania sorpresero il mondo con un motore diesel da 14 litri in grado di erogare ben 350 CV, quando invece la potenza disponibile per gli autocarri destinati ai trasporti a lungo raggio si aggirava attorno ai 250 CV. Potente, efficiente in termini di consumi di carburante e pensato ad hoc per le missioni più gravose, così si presentava il V8 di Scania, che in 50 anni ha saputo costruirsi una reputazione da vera e propria leggenda, tanto da essere conosciuto come "il Re della strada". Re a cui è stato dedicato un intero weekend, lo scorso maggio, nella sede Italscania di Trento.
"I Giorni del Re", questo il titolo della kermesse che, oltre ad aver inaugurato un museo inedito dedicato alla storia del V8, ha ospitato una competizione in cui è stato scelto il migliore autista d'Italia dal punto di vista della sicurezza e sostenibilità, l'esposizione dei migliori veicoli storici e decorati, decorazioni live, un'area ludica di guida dedicata ai più piccoli, nonché un'asta benefica che ha visto Giuseppe Piumatti, Amministratore di Bra Servizi, azienda leader dei servizi ecologici in Piemonte, aggiudicarsi il primo di 50 truck di una serie limitata e numerata creata appositamente per celebrare il cinquantesimo anniversario del V8 e dal cui ricavato Italscania ha donato 15.000 euro ad ADMO Trentino Onlus.
Grande cuore quindi, anzi un cuore da Re quello del propulsore simbolo del Grifone, divenuto un brand nel brand, la cui idea progettuale, in 50 anni storia (che nell'ambito dello sviluppo tecnologico di un veicolo industriale sono un'eternità), è ancora attualissima e continua a fornire valore aggiunto ai suoi utilizzatori. Il concetto di base è rimasto lo stesso, ossia 8 cilindri disposti a V, tutto il resto invece è cambiato: gli attuali V8 Euro 6, disponibili in 4 cilindrate (520 CV, 580 CV, 650 CV e 730 CV), con lo storico progenitore del ‘69 hanno in comune soltanto il design di base e il principio del sistema modulare. Ad esempio, il blocco motore della prima versione da 14,2 litri pesava 334 kg, tanto quanto la versione odierna da 16,4 litri quindi di cilindrata maggiore, in grado di erogare il doppio della potenza disponibile e dotata di più sistemi ausiliari avanzati. Ovviamente migliorati sono anche gli aspetti dell'erogazione della potenza: se il primo V8 doveva raggiungere 1.500 giri/min per erogare 1.245 Nm, oggi il V8 da 730 CV eroga 3.500 Nm già a 1.000 giri/min, un miglioramento che si traduce anche e soprattutto in un minor consumo di carburante.
Ma l'idea geniale di posizionare 8 cilindri in due bancate separate, ognuna da 4 cilindri aventi tra loro un angolo di 90° e collegare tutti i pistoni allo stesso albero motore, è stato l'elemento distintivo e la sua vera fortuna: il V8 era più corto e più basso e perciò più facile da installare sotto la cabina rispetto a un motore in linea della stessa cilindrata. Inoltre, un albero motore più corto è più resistente di uno lungo necessario per un 6 cilindri in linea. Nel V8 4 tempi prodotto da Scania, un cilindro si accende ad ogni 90° di rotazione dell'albero motore, infatti si accendono due cilindri ogni rotazione dell'albero motore, cosa che consente di erogare potenza in modo continuo e ottimale.
Non è un mistero che il V8 di Scania ha sempre avuto un prezzo maggiore se paragonato alle altre piattaforme disponibili, indubbie però sono le performance, l'uptime e la redditività che questo motore garantisce. Senza parlare del rombo che lo ha reso leggendario e inconfondibile, tanto che con le ultime innovazioni tecniche gli ingegneri della Scania sono riusciti a ricrearlo tale e quale attraverso un'ottimizzazione dei collettori di scarico. D'altronde il sound del V8 è qualcosa che fa battere il cuore, è emozione e logica, è passione. Passione come quella che muove l'intero mondo dei trasporti che, come ha avuto modo di sottolineare Franco Fenoglio, AD di Italscania: "non è brutto, sporco e cattivo ma anzi è un settore avanzatissimo dal punto di vista dello sviluppo tecnologico, dell'elettronica, della sicurezza e della sostenibilità. Sappiamo di essere parte del problema e sappiamo anche di essere parte della soluzione, tanto che ogni nostro sforzo va in questa direzione, da anni e da sempre". E celebrare traguardi così importanti non ne è che la prova.