Operazione qualità

Cura, attenzione al dettaglio, passione: sembrano concetti obsoleti nel mondo del lavoro contemporaneo, dove tutti sono ossessionati solo dai numeri. Eppure abbiamo incontrato una realtà imprenditoriale in cui questi aspetti sono ancora fondamentali: Spraymaster di Goito (MN) che ci presenta l'ultima novità, la Drakkar H18

Una realtà imprenditoriale giovane, ma con l'esperienza di un'azienda consolidata.
È possibile? Se parliamo di Spraymaster, sì. Questa società infatti, pur essendo nata da poco, beneficia del bagaglio di conoscenze e competenze di Franco Crescini, a lungo titolare di Euromacchine Commerciale, realtà di primo piano nell'ambito del noleggio di macchine e attrezzature per lo spritzbeton, il pompaggio e la ventilazione.
Con Spraymaster è iniziata una nuova stimolante avventura: la progettazione e produzione di una gamma di attrezzature dedicate allo shotcrete e al pompaggio CFA/CCFA pensate e realizzate a partire dalle esigenze concrete di operatori, manutentori e committenti.
Spraymaster ha tre linee di prodotti: Tiger, Drakkar e Aries. Se Tiger è focalizzata su pompe calcestruzzo stazionarie in tutte le versioni (motore diesel, motore elettrico, su slitta, su carrello, su carro cingolato), Drakkar comprende una serie di pompe per spritzbeton, di varie dimensioni e tipologie, e Aries è dedicata ad attrezzature speciali, sempre legate alla tecnologia dello spritzbeton.
Per i lettori della nostra rivista la gamma più interessante è indubbiamente la Drakkar, forte dell'ultima novità, la Drakkar H18. Se modelli di questa linea sono già stati utilizzati e apprezzati da Europea 92 in Algeria e da Technoscavi a Cracovia, è Cipa che ha appena acquistato la nuovissima H18 già all'opera nella costruzione del tunnel di base del Brennero.
Per saperne di più su Spraymaster e sulla nuova Drakkar H18, abbiamo incontrato il Sig. Crescini, presso la sede dell'azienda a Goito (MN): ecco il resoconto della nostra chiacchierata.

Sig. Crescini, quando e come è nata l'idea di fondare Spraymaster?
L'idea di progettare attrezzature innovative per il difficile mercato dello spritzbeton è nata nel 2009, anno in cui Euromacchine Commerciale ha deciso di compiere un passo ulteriore rispetto alla propria consolidata attività di noleggio nella cantieristica infrastrutturale, in risposta all'esigenza sentita da più parti di avere attrezzature sempre più soddisfacenti e remunerative. Abbiamo cercato di essere attenti ai segnali del mercato e di rispondere alle esigenze dei clienti.
In questo scenario ci siamo dati una linea ben definita: progettare un'attrezzatura a dimensione di operatore, all'insegna dell'affidabilità, della sicurezza e delle prestazioni. Altro elemento-chiave che ci siamo posti come obiettivo: facilità di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, in modo da poter effettuare questo tipo di operazioni in loco, vale a dire in spazi spesso angusti e in tempi sempre ristretti.
Partendo da questi concetti di base, chiari e ben definiti, abbiamo costruito alcuni impianti su strutture esistenti per farli lavorare in anonimo in vari cantieri. Dal 2010 fino al 2015 le nostre attrezzature hanno quindi operato in diversi siti di lavoro, nei quali le abbiamo costantemente monitorate, sia dal punto di vista degli aspetti funzionali che di quelli qualitativi. Già verso la fine del 2014 abbiamo progettato una prima pompa per spritzbeton, con il carro e il relativo braccio, in cui abbiamo ubicato l'impiantistica messa a punto e collaudata negli anni precedenti. Hanno quindi visto la luce la pompa per spritzbeton Drakkar H18 e gli altri modelli della linea dedicata allo shotcrete: Drakkar H16 e Drakkar H10, equipaggiate con la stessa tecnologia, ma progettate per operare in piccole sezioni, soprattutto nel mining.

Il fiore all'occhiello della linea Drakkar è il modello H18.
Come segnalavo prima, il nostro obiettivo è stato quello di puntare all'eccellenza e la cura con cui abbiamo progettato e realizzato la nuova pompa Drakkar H18 ne è la prova.
Partiamo dal telaio. Interamente costruito con materiali di carpenteria di prima qualità, è composto da un unico lamierato in taglio e piega in spessore uniforme, finalizzato ad eliminare le criccature dovute a rinforzi o a saldature per inserimento di parti di carpenterie (che finiscono col rappresentare irrigidimenti strutturali su carri che lavorano in terreni sconnessi e tortuosi). La trasmissione idrostatica con pompa e motore ep+ep sfrutta al massimo la coppia in tutte le situazioni, senza che sia necessario intervenire continuamente con cambi meccanici. Quattro ruote sterzanti su trazione integrale completano il carro, in grado di assicurare una guida performante grazie alla potenza di 104 kW a disposizione e di operare anche in basso regime di giri, risparmiando carburante e rispettando l'ambiente. Il braccio, costruito con acciaio Domex 900, è realizzato in sezioni uniche, senza intersezioni per ubicazione cilindri di sollevamento, e raggiunge una lunghezza di 16,5 m, che permettere di raggiungere eccellenti angolazioni. La tubazione per il passaggio del calcestruzzo è interamente costituita da elementi diritti, alternati a curve a 90° e 45°: non essendo sagomata, è anche possibile costruirla tutta in cantiere, in modo autonomo. Il suo percorso si snoda da un lato del braccio, senza passare da un elemento all'altro.
La movimentazione del braccio è fatta tramite sistema flow sharing, per garantire omogeneità di movimento e basse pressioni di esercizio, ben al di sotto di quanto si riscontra sul mercato. In sintesi, il braccio può essere definito come un insieme di tecnologie innovative che combinano agilità, semplicità di manovra ed elevate performance nell'affrontare gallerie, scarpate esterne e punti sotto il piano di strada.
Il gruppo pompante, con i suoi 35 m3 ora max di produzione, è azionato da un circuito chiuso che ne ottimizza al massimo la potenza, con un minimo assoluto di perdite di carico ed una pressione di 80 bar sul calcestruzzo.
La pompa è interamente carterata con cofanature robuste che si aprono tramite molle a gas, per permettere l'accesso a tutte le sue parti, e che, una volta richiuse, ne garantiscono la protezione. Nel complesso il design della Drakkar H18 è lineare, liscio e privo di anfratti o di parti che possano trattenere lo sfrido di lavorazione, in modo da poter tenere l'attrezzatura pulita con poco impegno di tempo e fatica, ma soprattutto senza sprechi di acqua.
Ci tengo anche a ricordare che esistono unità Drakkar H18 interamente in versione antideflagrante, per la realizzazione delle quali abbiamo stipulato un accordo con la società Miretti, nella persona del Dott. Angelo Miretti. Al fine di evitare fastidiose e costose trasformazioni, le nostre versioni AD nascono direttamente così, senza faticosi e complicati adattamenti in seconda battuta.

Due particolarità di questa pompa sono anche l'impianto di dosaggio e la trasmissione...
Assolutamente sì: l'impianto di dosaggio dell'accelerante di presa è innovativo e rivoluzionario rispetto a quanto finora presente sul mercato. Il nostro sistema si basa sulla tecnologia del circuito chiuso, come nel gruppo pompante, per assicurare massima precisione nei quantitativi e soprattutto massima omogeneità di flusso dell'accelerante, grazie alla speciale pompa a monovite, progettata appositamente per noi. Il sistema di controllo ad anello chiuso permette di monitorare e di ottenere in automatico la percentuale di accelerante impostata con qualsiasi variazione di velocità di pompaggio o di densità del prodotto.
Inoltre ci tengo a sottolineare che il deposito dell'accelerante di presa è costituito da due tank da 1.000 litri cadauno, ubicati su un telaio che si alza e si abbassa idraulicamente. Questo sistema, al quale viene collegato il cavalletto di appoggio del braccio, permette di far scomparire il cavalletto una volta posizionata la pompa e di operare senza dover prestare attenzione a non urtare i tank o il cavalletto stesso, che è stato preventivamente abbassato. Tale dispositivo può altresì far salire l'attrezzatura su carrelloni a rampa corta senza preoccuparsi di toccare sotto il piano dei tank, come solitamente avviene.
Altro aspetto di sicuro interesse, e veramente unico nel suo genere, è rappresentato dalla trasmissione. La pompa Drakkar H18 può operare indistintamente, senza alcuna limitazione, in modalità elettrica e in modalità diesel; una volta terminata la fase di spritz, si seleziona poi la modalità "carro" per consentire l'uscita dal posto di lavoro. Queste tre distinte funzioni si esplicano tramite un innovativo sistema oleodinamico, privo delle consuete prese di forza meccaniche e di conseguenza anche dei consueti giunti cardanici (rinvii e relativi sensori elettrici per la sicurezza e i segnali di posizione), elementi che da sempre sono fonte di problematiche e di complicazioni. Con la soluzione da noi adottata il motore elettrico viene avviato con sistema soft start che permette un notevole risparmio energetico, non rendendo più necessario il fastidioso stella/triangolo: infatti per l'avviamento in elettrico bastano 50 kW.
Tutta l'impiantistica elettrica è in can bus con linguaggio codesis ed è concepita con un sistema di ultima tecnologia.

Cosa può dirci riguardo alla manutenzione?
Anche questo aspetto è stato curato al massimo, dato che si tratta di un'attività fondamentale per il buon funzionamento delle attrezzature e soprattutto per la loro durata nel tempo. Tutta la componentistica oleodinamica, elettrica e meccanica si trova ubicata ai lati dell'attrezzatura, lasciando interamente vuota la parte interna dello chassis: questo permette di portare a termine le operazioni di manutenzione senza dover salire sulla macchina e poi calarsi al suo interno. Non mi sembra di esagerare nel dire che la massima comodità corrisponde alla massima efficienza.

Un altro elemento importante è anche il software di gestione, che tra l'altro avete creato voi internamente.
Abbiamo creato effettivamente un nostro sotfware, utilizzando la componentistica IFM. In questo modo abbiamo potuto personalizzarlo al massimo, equipaggiandolo con tutte le funzioni che ritenevamo necessarie. Questo software gestisce tutte le attività della pompa, segnalando dove si manifestano eventuali anomalie e guidando così l'addetto alla manutenzione nelle operazioni. Il sotfware è articolato e completo, programmato per trasmettere tutte le informazioni e segnalare i tagliandi di manutenzione ordinaria, oltre che per gestire la sicurezza, rendendo impossibili manovre azzardate o utilizzi anomali.

È vero che fate anche dei corsi di formazione per operatori presso la vostra sede di Goito?
Sì, in collaborazione con un consulente esterno qualificato e abilitato realizziamo corsi finalizzati all'ottenimento del patentino operatori di pompe calcestruzzo con una particolare sezione dedicata alle macchine shotcrete. Si tratta di corsi che prevedono una formazione della durata complessiva di 12 ore: li organizziamo soprattutto per permettere agli operatori di conoscere al meglio le nostre attrezzature e sfruttarne al meglio le potenzialità.

E, ultimo ma non ultimo, per i vostri acquirenti c'è anche la possibilità di usufruire di un iperammortamento...
Esattamente: chi sceglie di acquistare le nostre attrezzature Drakkar può beneficiare dell'iperammortamento del 250%.
Attualmente siamo gli unici a permettere ai propri clienti di usufruire di questo servizio, dato che tutta la tecnologia installata a bordo delle nostre attrezzature è stata omologata dall'università di Brescia, che ha convalidato i nostri impianti e ne ha riconosciuto la perfetta conformità a tutte le normative.