Ritorno al futuro

È stata ufficializzata, durante lo scorso Samoter, Komatsu Rete Italia, il nuovo modello distributivo che vede il ritorno di una presenza forte e ben radicata del marchio giapponese sul nostro territorio

Se l'edizione 2017 di Samoter può essere considerata l'edizione della ripresa, o quantomeno di una rinata voglia di ottimismo e rilancio di un settore particolarmente colpito dalla crisi, è stata, anche e sicuramente, l'edizione dei costruttori asiatici che si son presentati in grande stile all'evento scaligero, sancendo l'entrata o l'intenzione più o meno prossima di inserirsi nel nostro mercato.
Chi, invece, nel nostro mercato è ormai presente da anni è Komatsu, il marchio giapponese da 50 anni in Europa (risale al 1967 l'apertura di KEISA - Komatsu Europe International N.V. con sede in Belgio, prima ad Anversa, poi Harden e ora Vilvoorde) che, dopo un momento interlocutorio di riposizionamento sul nostro mercato, ha deciso di affidarsi, per distribuire le proprie macchine, al consorzio NoloK, costituito da una rete di distributori che si interfacciavano direttamente con Komatsu Europe.
E così è stato fino allo scorso Samoter, quando è stata ufficializzata la nascita di Komatsu Rete Italia, il nuovo network di distribuzione Komatsu basato su una rete di dealer indipendenti.
La denominazione NoloK però non è destinata a scomparire, bensì ad indicare, così come vuole il nome, il segmento noleggio.
Komatsu Rete Italia vuol essere espressione, invece, di una presenza ben radicata sul nostro territorio, in grado di assistere i clienti nel servizio di vendita, post vendita, ricambi e accessori, senza tralasciare il marketing, ossia la presenza della rete agli eventi cui Komatsu sceglierà di partecipare. Una rete, quindi, in cui ognuno vale uno ma che, grande o piccolo concessionario o officina che sia, fa parte di un unico network dai valori ben chiari.
Francesco Grassi, presidente di Komatsu Rete Italia e già presidente del consorzio NoloK, ha così espresso i cardini su cui si fonda il nuovo modello distributivo: "con questo nuovo inizio e nuova denominazione noi chiediamo ai nostri clienti una rinnovata fiducia verso i principi costruttivi che da sempre caratterizzano Komatsu, ossia qualità, efficienza, tecnologia e rispetto per l'ambiente; quindi fedeltà al marchio e ai prodotti, che vedono tra le novità i miniescavatori Serie 5, gli escavatori Serie 11 e le pale gommate Serie 8. In più - prosegue Grassi - l'IMC-Intelligent Machines Control, la prima tecnologia al mondo a controllo automatico tale da garantire ottimizzati livelli di performance e aumentata sicurezza in applicazioni gravose, unita alla tecnologia ibrida, ben rappresentata dall'HB365LC/NLC-3 Hybrid, ci proiettano verso il futuro, grazie anche alla flessibilità che siamo in grado di offrire ai nostri clienti, non solo per l'ampia gamma di prodotti ma anche per le modalità di acquisto, acquisto in leasing, noleggio e noleggio a lungo termine, il tutto unito alla possibilità di offrire al cliente anche studi di fattibilità che gli consentono di conoscere il costo complessivo di utilizzo macchina. Infine - conclude - l'ultimo caposaldo della nostra filosofia, vuol essere una quinta F che costituisce la somma delle precedenti, ossia Fiducia, Fedeltà, Futuro, Flessibilità e soprattutto Felicità, intesa come soddisfazione piena del costruttore, distributore e soprattutto cliente".
Cliente che ora può fare affidamento quindi su di un network interconnesso che si basa su 80 fra concessionari e officine autorizzate e 6 distributori: Varini per il Triveneto, Cimertex per Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Sardegna e una parte della Toscana ad esclusione delle province di Grosseto, Pisa e Livorno che sono sotto la competenza di G.i.s. insieme a Lazio, Abruzzo, Campania, Molise e provincia di Foggia. Le restanti province della Puglia, più Calabria e Basilicata sono seguite da Co.m.e.g., mentre la Sicilia è divisa fra Maugeri Macchine e Co.m.edil.
Se quindi il cliente può beneficiare ora, su tutto il territorio nazionale, di un servizio standardizzato e rispettoso di elevati standard di qualità, nonché fare affidamento su dealer che conoscono bene ogni mercato locale proprio per il loro radicamento territoriale, il cliente Komatsu può approfittare anche di interessanti novità di prodotto.


La nuova serie di miniescavatori MR-5
Disponibili dallo scorso febbraio anche per il mercato europeo i quattro nuovi miniescavatori PC30MR-5, PC35MR-5, PC45MR-5 e PC55MR-5 prodotti da Komatsu Italia Manufacturing nello stabilimento di Este.
Grazie al ridotto raggio di rotazione e di oscillazione del braccio risultano particolarmente adatti a lavorare in spazi ristretti. In più, questa nuova generazione, sfruttando l'avanzato know-how tecnologico Komatsu, riesce a fornire sicurezza, comfort, ergonomia e soprattutto basso consumo di carburante: caratteristiche degne di macchine di fascia e peso operativo superiore. Tutti e quattro i modelli sono alimentati da un motore a controllo elettronico: da 1,64 l e 18,2 kW (24,4 hp) i PC30MR-5, PC35MR-5 e da 2,19 l e 29,6 kW (39,7 hp) i PC45MR-5 e PC55MR-5. I nuovi MR-5 consumano fino al 5% in meno di carburante rispetto ai predecessori della serie MR-3, senza alcuna perdita di prestazioni e produttività, grazie anche ai controlli elettronici idraulici di nuova concezione, montati sui miniescavatori per la prima volta, che ottimizzano le prestazioni della macchina, indipendentemente dal lavoro, che viene agevolato anche attraverso le diverse modalità di funzionamento selezionabili: concetto normalmente riservato agli escavatori idraulici di fascia alta.


La nuova pala gommata WA320-8
Dotata di motore da 127 kW (170 CV), KDPF e SCR che riduce le emissioni dell'80% NOx, la WA320-8 offre un'interessante combinazione fra stabilità, forza di strappo e di trazione. La trasmissione idrostatica di quarta generazione contribuisce a prolungare la vita dei freni grazie alla frenata dinamica, mentre il sistema S-Mode garantisce il massimo controllo anche su terreni sdrucciolevoli. Punto di forza è la sua versatilità: la sua elevata forza di strappo e sollevamento la rendono particolarmente efficiente e veloce nella movimentazione del materiale. Il nuovo joystick consente una guida più precisa da parte dell'operatore che beneficia anche dell'accresciuto comfort in cabina.


I nuovi dozer D37EXi/PXi-24 e D51EXi/PXi-24

La novità principale di questi nuovi dozer è costituita dal sistema integrato di controllo che ne permette il funzionamento automatizzato: non c'è alcuna necessità che gli operatori salgano sulla lama per installare o rimuovere le antenne GNSS ne tantomeno si debbano preoccupare dei collegamenti elettrici. Il sottocarro PLUS è di serie sul D37EXi/PXi-24 e il consumo di carburante è ridotto fino al 10%, rispetto al modello D37-22. Il motore è EU Stage IV da 3,26 l da 66,1 kW (89 CV) senza DPF.
Il D51EXi/PXi-24 monta invece un motore sempre EU Stage IV ma da 4,5 l da 98 kW (131 CV) senza DPF che garantisce un risparmio del 10% di carburante rispetto al D51-22.
Il nuovo escavatore idraulico ibrido HB365LC/NLC-3
Rispetto ad un escavatore standard PC360LC-11, il nuovo escavatore idraulico HB365LC/NLC-3 Hybrid di Komatsu è stato progettato per fornire un risparmio di carburante del 20%, come dimostrano i dati KOMTRAX delle macchine HB365LC/NLC-3 monitorate in Giappone da febbraio 2016.
Oggi, a quasi dieci anni dalla commercializzazione del primo ibrido nel 2008, sono su più di 3.500 le unità ibride in tutto il mondo.
Il nuovo escavatore ibrido HB365LC/NLC-3 è dotato di un motore EU Stage IV che mantiene livelli di rumorosità estremamente bassi (100 dB all'esterno e 68 dB all'interno). La sua forza sta nel fatto che, mentre le macchine standard sono dotate di un motore idraulico per la rotazione della struttura superiore, l'escavatore ibrido impiega un motore elettrico che funge da generatore elettrico in fase di decelerazione della rotazione della struttura superiore, in modo che l'energia, altrimenti dispersa in attrito e calore, possa essere accumulata dal condensatore. Inoltre, mentre le macchine standard si azionano esclusivamente tramite motori diesel, l'Ibrido utilizza l'energia ri-generata per assistere il motore principale in fase di accelerazione, consentendo l'utilizzo di un motore più piccolo, che lavora a giri più bassi e con una gestione elettronica specifica che gestisce altresì tutti i flussi energetici. In più, quando il motore gira in folle, l'ibrido mantiene i giri ad un minimo inferiore rispetto ad un escavatore tradizionale, determinando una riduzione dei consumi davvero notevole. A tutto beneficio del portafoglio del cliente e della salute dell'ambiente.