Una prima da replicare

Sono stati oltre 600 i partecipanti del Road Show di CASE tenutosi, in collaborazione con lo storico concessionario MAIE di Ravenna, in cava Prati a Verona. Tante le macchine a disposizione dei clienti: escavatori, mini escavatori, terne, pale gommate, dozer e grader a dimostrazione di quanto CASE sia a tutti gli effetti un costruttore full liner. A sottolineare, invece, la sempre più stretta sinergia fra i brand construction del Gruppo CNH i trucks Astra, anch'essi disponibili per prove live


Cielo azzurro, sole e acqua cristallina. No, non siamo al mare ma a Verona, in Cava Prati, dove lo scorso maggio si è tenuta la prima edizione del Road Show di CASE Construction Equipment. Forte l'assonanza con il famosissimo Rodeo Case, che da più di un decennio invita gli operatori di Europa, Africa e Medio Oriente a sfidarsi e a dimostrare la propria abilità per aggiudicarsi la finale internazionale di Monthyon nel CASE Customer Centre di Parigi. Ma il Road Show vuole essere un evento diverso, un evento da replicare in ogni mercato strategico della Regione EMEA, così come evidenzia Alessandro Fresia, Marketing Manager Mercato Italia CASE: "sia per sottolineare la vicinanza ai nostri clienti sia per far toccare con mano a coloro che ancora non lo sono il nostro range di prodotti che ci pone sul mercato come costruttore full liner, ma vuol essere anche e soprattutto un momento di festa per rafforzare la vicinanza con i nostri concessionari, il nostro vero biglietto da visita verso il cliente finale, e ancora per concretizzare sempre più la sinergia che abbiamo con un altro brand construction del Gruppo CNH, ossia Astra Veicoli Industriali che ha messo a disposizione i suoi trucks per essere testati live proprio nel loro contesto naturale, la cava".
Organizzato in collaborazione con lo storico concessionario CASE di zona, ossia MAIE di Ravenna, il CASE Road Show ha visto la partecipazione di oltre 600 persone fra operatori, clienti e dealer provenienti da tutta Italia, che si sono accalcati per provare l'ampio parco macchine messo a loro disposizione. Dai classici e richiestissimi escavatori cingolati CX240D e CX300D, all'interessante CX145D SR, uno short radius ideale per i cantieri cittadini che non rinuncia affatto alle prestazioni, passando per la terna CX695ST, la più venduta al mondo, fino ai nuovi mini escavatori lanciati lo scorso anno in otto modelli, dal più piccolo CX17C, girosagoma primo nelle vendite in Italia, al quasi midi CX60C, senza dimenticare le pale gommate Serie G, come la 721G, la 821G e la 1021G lanciate anch'esse lo scorso anno e caratterizzate sia da una cabina completamente ridisegnata in grado di assicurare un alto livello di comfort per l'operatore, basso livello di rumorosità e vibrazioni nonché massima visibilità, sia dal modulo di raffreddamento Cooling Cube con i radiatori disposti a cubo per massime prestazioni e minima manutenzione. Ma visto che CASE è a tutti gli effetti un costruttore full liner vogliamo dedicare la nostra attenzione ad un segmento non sempre posto sotto le luci della ribalta quanto in realtà meriterebbe, ossia il Road Building, il cosiddetto stradale che in cava Prati a Verona ha visto all'opera il grader 836C AWD e il dozer 1650M. Come ha messo in risalto Paola Rosalia Alaimo, Road Building & Site Preparation Dozers & Compaction Product Manager Case EMEA: "il segmento Road Building di CASE è frutto di 80 anni di evoluzione, miglioramenti continui sulle macchine tali da aver portato il brand ai vertici del settore, in particolare per quanto riguarda i grader siamo i leader di mercato in Europa grazie all'agilità, alla capacità di sterzata, alla precisione e quindi alla controllabilità che caratterizza le nostre macchine, oltre che alla compattezza che ben si confà al mercato italiano".
Analizziamolo nel dettaglio questo 836C AWD. Innanzitutto i modelli in gamma sono due, l'836C appunto e l'856C entrambi disponibili a 4 o 6 ruote motrici (AWD). Al momento i graders CASE sono gli unici sul mercato, in termini di emissioni, a soddisfare i restrittivi requisiti TIER 4 Final con la tecnologia di post trattamento solo con SCR, potendo contare sul sistema Hi-SCR brevettato da FPT Industrial (altro brand del Gruppo CNH) che ne fa la chiave del loro successo: nessuna rigenerazione del filtro DPF durante l'attività lavorativa significa nessuno spreco di carburante e combustione più efficiente, nessuna sostituzione periodica del filtro DPF quindi meno manutenzione e meno costi, minore necessità di raffreddamento del motore e conseguenti dimensioni ridotte del radiatore per una migliore visibilità posteriore e una facile pulizia, grazie anche ai principali punti di controllo raggruppati sulla parte sinistra della macchina e agevolmente accessibili da terra.
La funzione di cambio marcia automatico facilita la concentrazione dell'operatore e ottimizza le prestazioni della macchina, dotata tra l'altro di bloccaggio differenziale 100% automatico che trasferisce istantaneamente la coppia dallo pneumatico che slitta alla ruota con maggiore aderenza, senza nessun intervento da parte del guidatore, che può così concentrarsi sul controllo del movimento della lama.
Sicuramente degne di nota le soluzioni tecniche che coinvolgono il telaio (con struttura da A che compensa costantemente gli sforzi durante il funzionamento) e il design del versoio, tale da massimizzarne la controllabilità (attrito estremamente basso durante il funzionamento, coppia di rotazione elevata senza scosse per una stabilità e una rotazione della lama estremamente fluida e precisa) e ridurne la manutenzione (ci sono ancora meno punti di ingrassaggio e la ralla è montata su cuscinetti a sfera attivati da ingranaggi interni per evitare contraccolpi, usura ed elevate sollecitazioni meccaniche). In più, l'esclusiva geometria del versoio consente all'operatore di ruotare la lama di 90° su ogni lato di lavoro senza alcuna interferenza meccanica. Lama che essendo a curvatura multipla riduce lo sforzo di trazione e migliora l'effetto di mescolamento del materiale.
Se l'impianto idraulico con sensore di carico è dotato di una pompa a pistoni assiali che eroga solo la quantità di olio richiesta dove necessario, evitando sprechi di potenza, il controllo automatico della lama consente anche agli operatori meno esperti di ottenere grandi risultati dal grader CASE, velocizzando lo svolgimento del lavoro, cosa che si traduce in meno turni e movimentazione costante della giusta quantità di materiale, tradotto: economicità dei graders in termini di funzionamento e di tempo di lavoro.
Senza dimenticare il comfort per l'operatore, visto che la cabina ROPS/FOPS, montata posteriormente, migliora la trazione della macchina, la visibilità del versoio e consente agli operatori di essere sempre consapevoli dell'angolo di articolazione, mentre per la visuale alle spalle dell'operatore è la telecamera posteriore a rendere possibile lavori in piena sicurezza.
Visto all'opera in cava Prati anche il dozer 1650M, che si colloca a metà fra il 1150M e il 2050M che ne compongono la gamma. Il 1650M monta un motore common rail FTP Industrial da 6 cilindri e 6,7 litri con tecnologia SCR, rispondente alla normativa Tier 4 Interim già compatibile con l'utilizzo di biodiesel al 20% per limitare ulteriormente le emissioni. Il modulo di raffreddamento è stato riprogettato (i radiatori non sono più sovrapposti, cosicché ognuno di essi riceve lo stesso apporto d'aria fresca mantenendo costanti le temperature dei fluidi) e dotato di ventola idrostatica reversibile che non solo si adatta continuamente alla richiesta di raffreddamento, riducendo così l'assorbimento di potenza, ma essendo dotata di funzione di inversione allunga gli intervalli di pulizia e riduce gli interventi di manutenzione. Manutenzione ulteriormente facilitata poi dal nuovo telaio principale monoblocco che permette un facile accesso da terra alle componenti più frequentemente ispezionabili tramite la semplice apertura delle ampie pannellature laterali. Senza dimenticare che la trasmissione idrostatica è meno complessa e ha minori necessità di manutenzione di una trasmissione tradizionale. Ma se il 50% dei costi di manutenzione generalmente sono dovuti a componenti del sottocarro, il fatto che CASE l'abbia rivisitato e dotato di boccole lubrificate ne prolunga la vita utile anche se impiegato in condizioni gravose assicurando massima resistenza alle sollecitazioni, oltre che ridurre drasticamente il livello di rumorosità a tutto beneficio del comfort in cabina. Cabina che è ora posizionata 100 mm in avanti così da garantire la migliore visibilità dell'angolo della lama e una migliore distribuzione del peso della macchina, che nella sua configurazione bulldozer è anche dotata di geometria "equistatic" per migliorare l'inclinazione della lama compensando allo stesso tempo lo sforzo di torsione sui bracci di spinta.
Disponibili una vasta scelta di lame: dritta, semi-U, PAT e PAT ripiegabile che, come conferma ancora Alaimo: "lama PAT ripiegabile è la lama che offre maggiore duttilità, limitando tra l'altro l'ingombro di trasporto entro i 3 m, e risultando quindi la più apprezzata sul mercato italiano proprio in virtù della sua flessibilità". Flessibilità e ampiezza di gamma che CASE ha voluto rimarcare attraverso la prima tappa del suo Road Show, una prima di grande successo sicuramente da replicare.

 

La cava: Habitat naturale per gli ASTRA HD9 8x6 Euro VI
 
Presenti in cava Prati due modelli ASTRA HD9 86.50 8x6 Euro VI da 500 cavalli facenti parte della gamma HD9 Euro VI, una gamma che si compone di veicoli 3 e 4 assi con potenze motore da 450 fino a 560 cavalli e coppie erogate fino a 2500 Nm a 1000 giri/min. Come spiega Rossella Altavilla, Marketing Manager Astra: “Oltre al classico cambio manuale, i veicoli Astra possono essere equipaggiati con cambio completamente automatico o automatizzato a 16 marce tale da poter essere utilizzato sia in modalità automatica che manuale, caratteristica ancora molto apprezzata per chi opera su percorsi impegnativi come quelli che spesso caratterizzano le cave.
Caratteristica distintiva dei veicoli Astra è la robustezza e la facilità di allestimento. La componentistica è heavy duty, con telaio in acciaio altoresistenziale dotato di due longheroni piani e paralleli che ne facilitano l’allestibilità offrendo al tempo stesso grande resistenza e stabilità, in virtù del power ring, ossia l’anello chiuso tramite traversa inferiore sul tandem posteriore. Tutta la componentistica Heavy Duty consente il raggiungimento di una massa totale tecnica di 50 ton, che nella versione rinforzata ovvero con l'aggiunta di un rinforzo a C di 6 mm sul telaio, ponti e assali rinforzati nonché sospensioni rinforzate, permette di arrivare ad un peso totale tecnico di 60 tonnellate in cava, per applicazioni davvero gravose”.