Il nuovo legante che parla di progresso

La startup BeNewtral porta l'Italia all'avanguardia nel settore dei materiali da costruzione grazie a ReBind: una sola tecnologia, un cambiamento radicale che coniuga innovazione, economia circolare e riduzione significativa delle emissioni


Negli ultimi anni, l'Italia ha visto emergere un ecosistema di startup vivace e creativo, capace di generare idee innovative e soluzioni concrete in settori tradizionalmente poco dinamici. Veri e propri laboratori di sperimentazione in cui si intrecciano tecnologia e business e dove coraggio e innovazione diventano strumenti per affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, l'efficienza energetica e la gestione delle risorse. In questo panorama, BeNewtral si distingue come esempio emblematico di come le startup possano rivoluzionare mercati maturi, come quello dei materiali da costruzione, introducendo soluzioni che coniugano impatto ambientale ridotto, scalabilità e concretezza.

La storia di BeNewtral affonda le radici in un incontro apparentemente fortuito. È il 2014 quando, su un volo di ritorno da Chicago, due giovani che abitano a dieci minuti di distanza si conoscono dall'altra parte del mondo: Nicolò Verardi e Riccardo Frezzato. Da quel momento, ciascuno con la propria prospettiva ma condividendo lo stesso obiettivo, iniziano a collaborare gettando le basi per un progetto capace di riscrivere le regole di un intero settore.

Per capire però la portata dell'innovazione di BeNewtral, è necessario osservare da vicino il mercato del cemento. Pochi sanno che un solo materiale è responsabile di una fetta enorme dell'inquinamento globale. L'8% della CO2 mondiale, infatti, proviene dalla sola produzione di cemento, non dall'intero comparto edilizio. È un numero impressionante, risultato della combinazione tra processi energivori, uso massiccio di combustibili fossili e della reazione chimica intrinseca alla produzione del clinker, che rilascia CO2 indipendentemente dalla fonte energetica. Un dato che, da solo, dà la misura dell'urgenza di ripensare i leganti del futuro.
Il mercato del cemento e dei materiali da costruzione, dunque, si trova oggi davanti a una trasformazione inevitabile. Le pressioni ambientali, normative e industriali

convergono verso un'unica traiettoria: innovare.
Ed è proprio in questo spazio, tra la consapevolezza del limite e il desiderio di superarlo, che BeNewtral ha costruito la sua identità. Serve uno sguardo nuovo, servono soluzioni che non si limitino a compensare, ma che cambino radicalmente il modo in cui produciamo e utilizziamo i materiali. BeNewtral nasce per questo: offrire un'alternativa concreta e dimostrare che la sostenibilità, quando diventa innovazione tecnologica, può essere molto più di un obiettivo, può diventare un nuovo standard.


La tecnologia ReBind: alte prestazioni, basse emissioni

Al centro dell'innovazione di BeNewtral c'è ReBind, un legante minerale di nuova generazione che rappresenta molto più di una semplice alternativa ai materiali tradizionali. La sua forza risiede nel modo in cui ripensa l'intero processo produttivo: ReBind nasce infatti dall'utilizzo intelligente di sottoprodotti industriali, scarti minerali già esistenti che vengono valorizzati invece di essere smaltiti. Questo approccio non soltanto riduce l'impatto ambientale dei materiali impiegati, ma contribuisce a chiudere il ciclo della materia, trasformando un problema, quale la gestione dei rifiuti industriali, in una risorsa.

La sua composizione rappresenta uno dei punti di forza più significativi del progetto. ReBind è infatti costituito per il 70%, in alcune varianti raggiunge il 77%, da sottoprodotti industriali selezionati e controllati, materiali inediti per il settore e caratterizzati da una composizione costante: un risultato che nel mondo del riciclato è tutt'altro che scontato. Questa stabilità compositiva garantisce proprietà chimiche e fisiche uniformi e riproducibili, un aspetto fondamentale nel settore delle costruzioni, dove la variabilità dei materiali può compromettere sicurezza, resistenza e durabilità.
Quanto detto si inserisce perfettamente nel contesto normativo italiano, dove l'obbligo di applicare i CAM (Criteri Ambientali Minimi) è un unicum nel panorama europeo. Solo in Italia, infatti, la loro adozione è obbligatoria per tutti gli appalti pubblici, dai lavori alle forniture, fino ai servizi. Questo rende il nostro Paese uno dei mercati più rigorosi sul tema della sostenibilità dei materiali da costruzione, imponendo requisiti concreti e verificabili sul contenuto di riciclato e sulla tracciabilità delle materie impiegate.

A conferma di ciò, il legante ha ottenuto la certificazione ReMade, che attesta il contenuto di materiale riciclato e i benefici ambientali derivanti dall'impiego di sottoprodotti al posto di materie prime vergini.

La certificazione permette a BeNewtral di dimostrare in modo trasparente la natura del prodotto, fornendo un vantaggio tangibile a chi opera in settori regolamentati come gli appalti pubblici e tutte le opere infrastrutturali dove la tracciabilità dei materiali è parte integrante del processo di controllo. 
Ma l'innovazione non si ferma qui. Per produrre una tonnellata di cemento tradizionale, secondo i dati EPD pubblicati da Cembureau, è necessario un significativo impiego di acqua: ReBind riesce ad abbattere questo consumo del 93%, riducendo drasticamente l'impatto sulle risorse naturali.

Dal punto di vista delle prestazioni, ReBind non solo eguaglia, ma in alcuni casi supera quelle del cemento convenzionale, raggiungendo resistenze a compressione fino a 60 MPa a 28 giorni e risultando ideale per la realizzazione di calcestruzzi ad alte prestazioni.
Un elemento decisivo per valutare il reale potenziale di ReBind è la sua durabilità. Test comparativi condotti in collaborazione con un'importante università italiana hanno dimostrato che il calcestruzzo con ReBind presenta un invecchiamento da carbonatazione minore o uguale rispetto a quello del calcestruzzo tradizionale, confermando un'elevata durabilità del materiale.

Infine, e forse aspetto più importante, l'adozione di ReBind permette di ridurre le emissioni di CO2 fino al 90% rispetto al cemento tradizionale, confermandolo come una soluzione realmente innovativa e sostenibile per l'edilizia moderna. A differenza del cemento, infatti, la cui produzione richiede processi ad alte temperature e un ingente consumo di combustibili fossili, ReBind viene prodotto a temperatura ambiente. È un passaggio cruciale, in quanto eliminare la fase di cottura significa abbattere drasticamente il fabbisogno energetico e, di conseguenza, le emissioni.

Il progresso nasce dove c'è qualcuno che ha il coraggio di credere in un'idea e la determinazione per trasformarla in realtà. BeNewtral è la testimonianza concreta di questo principio: una startup italiana che dimostra come sia possibile costruire un modello di crescita capace di rispettare il pianeta, valorizzare le risorse esistenti e guardare lontano. Con ReBind, il settore dei materiali da costruzione trova non solo un legante performante e certificato, ma un'alternativa concreta che riduce le emissioni, risparmia acqua e chiude il ciclo della materia. È la prova che l'Italia può innovare su scala globale, che le startup possono diventare motori di cambiamento e che un progetto audace può ridefinire interi settori industriali. 


In foto, da sinistra: Nicolò Verardi e Riccardo Frezzato entrambi Co-Founder BeNewtral