Questa mattina presso l'Università Alma Mater Studiorum di Bologna si è tenuto il seminario di approfondimento "Il Nuovo Codice degli Appalti e delle Concessioni: a che punto siamo?" organizzato da C.M.C. di Ravenna in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza e finalizzato ad analizzare gli effetti apportati dalla nuova normativa a quasi un anno di distanza dalla sua entrata in vigore. Dal dibattito è emerso che la nuova normativa può essere considerata un punto di svolta in quanto il legislatore non solo ha voluto riorganizzare, riordinare e ristrutturare l'intera disciplina del settore, ma ha anche introdotto innovativi istituti e sistemi tesi a semplificare il contesto nazionale. Questi interventi si accompagnano a quelli in materia di prevenzione e repressione della corruzione, per le quali è riconosciuto ad ANAC una funzione di assoluta centralità. Più in particolare, sono stati introdotti l'istituto del Rating D'Impresa grazie al quale ANAC potrà definire l'ANAC i requisiti reputazionali e i criteri di valutazione degli stessi, nonché le modalità di rilascio della relativa certificazione e il sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti che consentirà di razionalizzare il sistema degli appalti e delle aggiudicazioni creando delle professionalità specializzate e competenti. Dopo i saluti di Nicoletta Sarti, Presidente della Scuola di Giurisprudenza e di Alfredo Fioretti, Vice Presidente di C.M.C. di Ravenna, al dibattito hanno partecipato Franco Mastragostino, Professore di Diritto Amministrativo Università di Bologna, Claudio Zucchelli del Consiglio di Stato e Stefano Zunarelli, Professore Ordinario di Diritto dei Trasporti dell'Università di Bologna e membro della Struttura Tecnica di Missione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Durante l'incontro è intervenuto l'Avv. Alfredo Fioretti, Vicepresidente di C.M.C. che ha così commentato:" Abbiamo voluto organizzare questo think tank di settore perché ci sembrava importante fare il punto della situazione a 8 mesi dalla pubblicazione della nuova normativa. Il nostro obiettivo è quello di stimolare un dialogo costruttivo che possa favorire la comprensione e il perfezionamento di una normativa innovativa che ha semplificato il nostro sistema paese. Vista la crisi in cui versa il settore delle costruzioni è necessario non abbandonare il solco tracciato dal precedente Governo proseguendo con decisione la politica degli investimenti. In quest'ottica la conferma del Ministro Delrio a capo del MIT è stata la scelta migliore per dare continuità alla strada intrapresa" C.M.C. di Ravenna, fondata nel 1901, è tra le principali società di costruzioni italiane, ed opera a livello internazionale da oltre quarant'anni.. Il Gruppo ha un fatturato di circa 1,1 miliardi di euro, un portafoglio ordini di oltre 3,5 miliardi di euro e circa 8mila dipendenti. Si è affermato in Italia e nel mondo per la realizzazione di opere nei settori dei trasporti, dell'idraulica, dell'energia, dell'edilizia, dell'ecologia e ambiente nonché in ambito marittimo e portuale.