Dal primo gennaio 2018 Enrico Prandini è il nuovo presidente di CECE. Già primo vicepresidente della federazione europea, Prandini è subentrato a Bernd Holz. La presidenza di CECE è un incarico biennale che viene ricoperto a rotazione dalle associazioni che rappresentano i paesi membri.
Enrico Prandini è amministratore delegato di Komatsu Italia Manufacturing e vicepresidente di UNACEA, l'associazione italiana delle macchine per costruzione. Nel corso dei suoi 27 anni di carriera ha occupato diverse posizioni in azienda portandola a essere una delle principali unità produttive europee del gruppo. Attualmente la sede di Komatsu Italia Manufacturing di Este (PD) progetta, produce e distribuisce macchine movimento terra da 1 a 17 tonnellate.
Fidelizzare il cliente, creare una visione comune
Prandini porterà avanti una strategia a lungo termine in continuità con il suo predecessore. Uno degli obiettivi principali della sua presidenza sarà la fidelizzazione del cliente attraverso la condivisione di un punto di vista comune lungo tutta la catena di valore. Non a caso il titolo del congresso del Cece 2018 che si terrà a Roma dal 17 al 19 ottobre è "Customer loyalty through a common vision".
"Nei prossimi mesi" - annuncia Prandini - "vogliamo incrementare le opportunità di dialogo con i rappresentanti europei delle categorie industriali che condividono la nostra catena di valore". Il CECE inizierà questo lavoro il 22 febbraio prossimo con la realizzazione di un evento nell'ambito degli EU Industry Days 2018. "Abbiamo in programma l'organizzazione di un seminario sulla digitalizzazione del settore in cooperazione con l'industria delle costruzioni - continua il presidente del CECE - e inviteremo a partecipare tutte le parti interessate a questa tematica".
Minori complessità, mercati più aperti per le imprese, maggiore visibilità politica per il comparto
Enrico Prandini intende focalizzare l'attenzione del CECE su altri due obiettivi prioritari nel corso della sua presidenza: continuare sulla via della promozione e del riconoscimento del comparto dei macchinari da costruzione a livello politico. Ciò è particolarmente importante in vista delle prossime elezioni europee nella primavera 2019 e della nomina della nuova Commissione europea che avrà luogo subito dopo
l'appuntamento elettorale. "Dovremmo cogliere questa opportunità per ottenere maggiore attenzione e impatto", ha detto Prandini, che seguirà anche a occuparsi degli aspetti relativi al mercato unico europeo. "Continueremo a promuovere l'idea della concorrenza leale e del libero mercato in Europa", ha proseguito. "Ciò che dobbiamo evitare sono leggi e regolamenti tanto complessi, quanto inutili".
In veste di presidente Enrico Prandini rappresenta in Europa 1.200 produttori di macchinari per costruzioni che generano 40 miliardi di euro di fatturato all'anno, impiegando in totale 300.000 persone.
CECE, Comitato Europeo delle macchine per costruzioni, rappresenta gli interessi di 1.200 produttori di macchinari da costruzioni attraverso associazioni di categoria in 13 Paesi europei: Germania, Regno Unito, Francia, Italia, Spagna, Repubblica Ceca, Svezia, Finlandia, Olanda, Belgio, Austria, Russia e Turchia. Le aziende produttrici associate a CECE generano 40 miliardi di fatturato all'anno, impiegando 300.000 persone in totale, investendo e rinnovandosi continuamente per fornire la massima produttività con il minimo impatto ambientale. Efficienza, sicurezza e tecnologie ad alta precisione sono la chiavi di volta di questo risultato.
Nella foto: Enrico Prandini (sinistra) subentra a Bernd Holz (destra) come Presidente di CECE, Fonte: CECE