Si è tenuta lo scorso ottobre presso la storica cappella Muzzarelli della stupenda Basilica di San Francesco a Bologna la presentazione di un volume, opera prima, della Sig.ra Maria Xibilia, per decenni segretaria del Dipartimento di Ingegneria Chimica, Mineraria e delle Tecnologie Ambientali dell'Università degli Studi di Bologna e dell'indimenticato Prof. Ing. Pietro Balestrazzi, nonché storica segretaria ANIM, Associazione Nazionale Ingegneri Minerari.
Il volume, di cui riportiamo il prologo, vuol essere un modo per conoscere ancora meglio una figura che è rimasta senz'altro nel cuore dei nostri storici lettori.
"L'analisi della propria vita... un tema difficile, anche se apparentemente banale. L'autrice, Maria Xibilia, assolve egregiamente questo compito e riporta i fatti salienti del proprio vissuto. Ne risulta, per rimanere nel tema del filo conduttore "minerario" che, in maniera più o meno evidente, controlla e domina l'esperienza di vita di Maria, un cristallo dalle molteplici sfaccettature... Di sicuro non ci si annoia, né si è annoiata l'autrice nello sperimentare con estremo e rinnovato entusiasmo ciascun episodio riportato nel testo, coinvolgendo il lettore ed inglobandolo nell'esperienza del momento. La varietà degli argomenti, degli ambienti e dei luoghi che fanno da scenario alla "quotidianità" narrata, il volersi sempre e comunque mettere in gioco, senza mai rinunciare ad alcuna novità/opportunità offerta dalle circostanze, l'apertura mentale, la gioventù e la freschezza di spirito, indipendentemente dall'età anagrafica, e l'enorme volontà di "fare", anche creando dal nulla una nuova occupazione, pervadono ogni pagina del testo e inducono il lettore a proseguire con "voracità". Non mancano le pagine di poesia che arrivano diritte al cuore. Tra i sentimenti prevale l'Amicizia, forse il motore che ha spinto l'autrice in questa ennesima prova di coraggio, superata a pieni voti. La stessa, infatti, vuol condividere con la schiera dei propri amici e conoscenti, l'avventura della propria esistenza, affidandola alle pagine di un libro, di quella carta stampata che, non perderà mai e poi mai il suo fascino accattivante".