La prima ed unica fondazione interamente prefabbricata

La prima fondazione realizzata esclusivamente da elementi prefabbricati in calcestruzzo armato (c.a.v. e c.a.p.). L'accoppiata con un innovativo impianto di collegamento sismo-resistente tra plinto e pilastro, rende la fondazione prefabbricata ideale per il sostegno di ogni tipo di edificio civile ed industriale in zona sismica. 

Prima ed unica nel suo genere, la fondazione interamente prefabbricata unisce i vantaggi del prodotto industriale in serie marcato e certificato, con una straordinaria velocità di realizzazione, garantendo, attraverso robusti e calibrati perni in acciaio la perfetta continuità strutturale tra le varie parti che la compongono.

Connessione Krio: velocità di montaggio e resistenze superiori a quelle teoriche di calcolo
La connessione Krio è il naturale complemento della fondazione prefabbricata, e risponde all’esigenza di assemblare agevolmente un struttura complessa formata da elementi prefabbricati già finiti. Atteso da specifici alloggiamenti approntati nel plinto prefabbricato, questo inedito dispositivo di aggancio, predisposto nel pilastro prefabbricato, consente un confortevole innesto della colonna: un’esigua quanto efficace colatura di malta cementizia a ritiro compensato, completano l’inghisaggio e la sigillatura della zona nodale: le prove sperimentali rivelano il comportamento di nodo infinitamente rigido con resistenze superiori a quelle teoriche di calcolo. 

Plinto prefabbricato: la risposta alle esigenze di costruttori e tecnici
Concepita come organismo di fondazione diretta, la fondazione interamente prefabbricata nasce in prima istanza per fronteggiare le specifiche problematiche connesse alla costruzione di edifici prefabbricati, generalmente impostati su luci maggiori di quelli in calcestruzzo armato ordinario e con carichi molto più elevati, nell’intento di ricondurre alla filiera di controllo della produzione internalizzata e certificata tutte le parti del fabbricato. 
Quale professionista del settore, dovendo calcolare la fondazione per un capannone industriale o terziario, non ha richiesto più volte al produttore di chiarire da relazione di calcolo la N,M,T di progetto da considerare, gli “scarichi” al piede, per poter dimensionare correttamente il plinto e la trave di collegamento, non si è confrontato più volte con il geologo per la corretta interpretazione dei cedimenti e del carico limite in ragione dei carichi alla base dei pilastri?
Quale responsabile non ha dovuto affrontare contradditori nella direzione lavori con impresa e maestranze nell’esecuzione delle armature e dei getti delle opere?
Assoggettare ad un unico responsabile il processo edificatorio dell’opificio, sin dall’approntamento della “base”, significa superare le incertezze del cantiere canonico e la dicotomia tra la parte di costruito fuori terra, processata e controllata, e la parte interrata priva dello stesso protocollo di sorveglianza, allo scopo di attualizzare i severi dettami delle norme cogenti in tema di sicurezza e durabilità delle opere, a cominciare dalla UNI EN 1992-1-1-“Progettazione delle strutture in calcestruzzo-Parte 1-1 Regole generali e regole per gli edifici per progettare l’opera in c.a. integrata dall’APPENDICE NAZIONALE dell’Eurocodice 2.   
Ottemperare agli obblighi della marcatura CE secondo la norma EN 14991:2007, alle indicazioni della UNI EN 206-1, “Calcestruzzo - Specificazione, prestazione, produzione e conformità” riferire gli elementi alle prescrizioni delle  NNTC 2008 e ss.mm.ii., alla comprovata validità dell’Eurocodice 7  e dell’ Eurocodice 8  rispettivamente sulla progettazione geotecnica e antisismica e sulle caratteristiche dei collegamenti per la trasmissione di sforzi e accelerazioni, conferisce agli elementi della fondazione interamente prefabbricata  e alla connessione KRIO i distintivi di una rivoluzionaria qualificazione per l’intera struttura, non altrimenti conseguibile. 

Il presente articolo è stato pubblicato a pag. 19 del n. 618/2015 di Quarry&Construction...continua a leggere