La strategia e gli obiettivi dell’ANIM per il triennio 2023 – 2025

Il giorno 28 febbraio 2023 l'Assemblea dei Soci ANIM, Associazione Nazionale Ingegneri Minerari, Ingegneri delle Georisorse, dell'Ambiente e del Territorio, ha approvato la strategia e gli obiettivi dell'ANIM per il triennio 2023 - 2025 a seguito dell'elezione del nuovo Consiglio Nazionale.
A livello nazionale, dopo la fase depressiva da COVID 19, si assiste ad una ripresa produttiva del settore delle materie prime non energetiche, stimolata anche dalle agevolazioni introdotte per il settore delle costruzioni e dalle difficoltà incontrate per l'importazione di minerali industriali a seguito sia dell'aumento dei noli, sia della guerra in Ucraina.
Finalmente a livello nazionale il Governo ha preso coscienza della necessità di supportare lo sviluppo dell'industria estrattiva e della lavorazione delle Materie Prime Critiche (Critical Raw Materials, CRM) necessarie per la transizione energetica e la transizione ecologica, alla luce della forte azione comunitaria per assicurare la sicurezza dell'approvvigionamento delle CRM, anche con l'avvio di una fase legislativa, finora mancata.
La Commissione Europea, con i documenti COM(2023) 165 del 16 marzo 2023 , A secure sustainable supply of critical raw materials in support of the twin transition, e COM(2023) 160 del 16 marzo 2023, Proposal for a regulation establishing a framework for ensuring a secure and sustainable supply of critical raw materials, ha dato un forte impulso, anche se ancora a livello propositivo, per un'idea di sviluppo del settore estrattivo nazionale, che, se pur rivolta alle CRM, trascina nella propria azione propositiva l'intero settore estrattivo.
L'ANIM intende supportare in modo significativo l'azione avviata a livello nazionale per l'adeguamento delle legislazione in materia di attività estrattive, vecchia ormai di circa un secolo, per la definizione delle nuove regole necessarie per uno svolgimento ordinato del settore estrattivo, nonché per la definizione di una strategia nazionale per lo sviluppo delle materie prime, che attui il necessario coordinamento tra l'azione dello Stato e delle regioni, oggi del tutto assente, proseguendo l'attività già avviata con il Laboratorio Materie Prime.
L'ANIM ha da tempo definito una sua politica per favorire la formazione e lo sviluppo delle professionalità maggiormente significative operanti nel settore estrattivo, da quelle tradizionali a quelle emergenti, a complemento dell'alta formazione mineraria che ormai comincia ad acquisire una particolare rilevanza, anche per le attività condotte all'estero, soprattutto nelle facoltà di Ingegneria e di Geologia: si vedano, a titolo esemplificativo, l'istituzione del corso di laurea magistrale in Georesources and Geoenergy Engineering e dell'Executive Master in Ingegneria Mineraria applicata alle cave di pietre ornamentali, entrambi avviati dal Politecnico di Torino.
L'ANIM intende continuare l'attività di formazione dei funzionari delle regioni con funzioni istruttorie e di vigilanza delle attività estrattive, parzialmente supplendo alla carenza di personale con specifica formazione mineraria.
La formazione delle figure tradizionali quali il sorvegliante ed il Capo Cava, costituiscono una necessità ormai non eludibile: l'ANIM ha in corso di redazione  un manuale per la formazione del Sorvegliante, che sarà completato entro il corrente anno, anche per allineare la figura del Sorvegliante stesso, individuata con il DPR n. 128/1959, con quella del Preposto, ben più moderna, individuata dal decreto legislativo n. 81/2008 e di recente aggiornata con l'attribuzione di nuovi compiti e responsabilità.
Sarà continuata l'attività formativa del Capo Cava, secondo il disciplinare approvato dall'ANIM e quella relativa agli addetti allo sparo mine.
Un importante campo di interesse è quello dell'alta formazione per professionalità fortemente specializzate: si riportano, a titolo esemplificativo, le figure professionali dell'ingegnere o del geologo esperti giacimentologi o geofisici, molto richieste nelle attività estrattive condotte in paesi a forte vocazione mineraria e, si spera, anche in Italia, a seguito della ripresa della ricerca mineraria di base e operativa e dell'avvio di attività estrattive di CRM.
E' interesse dell'ANIM accreditarsi come Associazione competente in materia di certificazione e corretta gestione (management) dell'attività di estrazione e recupero, anche facendo riferimento al PERC (Pan-European Standard for the public Reporting of Exploration Results, Mineral Resources and Mineral Reserves), all'UNRMS (United Nations Resorce Management System) e all'UNFC (United Nations Framework Classification for Resources). In particolare, è obiettivo dell'ANIM di accreditare la figura professionale di "competent person", nell'ambito della certificazione dei giacimenti minerari.
Le attività precedenti, di formazione e certificazione, saranno condotte, anche a seguito del rinnovo di un accordo di collaborazione, con la Fondazione Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi.
L'ANIM ha rinnovato la costituzione di un gruppo di lavoro per l'elaborazione di proposte legislative nel campo della legislazione in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori del settore estrattivo. La legislazione di tutela relativa al settore estrattivo risale agli anni cinquanta del secolo scorso, è ormai obsoleta e in gran parte soppressa con il decreto taglialeggi del 2010. Il decreto legislativo n. 624/1996, che ha introdotto novità legislative per il settore estrattivo esclusivamente con riferimento ai luoghi di lavoro, e solo in quanto imposto dall'Unione Europea risulta ormai inadeguato alla realtà produttiva nazionale, a maggior ragione dopo l'emanazione del Testo Unico sulla sicurezza del lavoro (decreto legislativo n. 81/2008).
L'ANIM, sin dal passato triennio, ha avviato le necessarie valutazioni per una revisione sostanziale delle norme di polizia mineraria di cui al DPR n. 128/1959, anche nell'ambito delle numerose iniziative istituzionali organizzate. L'ANIM intende formulare un'articolata proposta legislativa in materia di polizia mineraria delle attività estrattive, a partire dai principi di una proposta di legge delega redatta in collaborazione con la competente struttura ministeriale.
Lo sviluppo dell'attività estrattiva, con particolare riferimento alle CRM, non può prescindere dall'accettabilità sociale dell'attività stessa: L'ANIM ha avviato a livello nazionale iniziative circa l'opportunità di integrare e innovare gli strumenti tale accettabilità sociale e rimuovere l'opposizione precostituita, talora a ragione, all'avvio di attività estrattive anche di rilevante interesse economico e sociale.
Carenze di comunicazione, mancata fiducia nell'azione amministrativa e di controllo della Pubblica Amministrazione, testimonianze di attività minerarie con forti impatti negativi, soprattutto riferibili al passato, anche recente, hanno contribuito a radicare, salvo in talune aree a forte vocazione mineraria, il convincimento da parte del pubblico generale che l'attività mineraria produca solo effetti negativi, non considerando i benefici per l'economia nazionale e l'occupazione.
L'ANIM riconosce che l'introduzione a livello nazionale della social license to operate (SLO) da parte delle comunità locali, coinvolte preventivamente alla presentazione delle istanze autorizzative di cava o di concessione mineraria, può risolvere parte dei problemi riferibili all'accettabilità sociale. La SLO è ormai prevista in tutti gli Stati a forte vocazione mineraria ed è fortemente richiamata dalla Commissione Europea, mentre in Italia non ha ancora trovato concreta applicazione.
La SLO è uno strumento comunicativo che l'ANIM intende continuare a condividere e promuovere a livello nazionale, la cui introduzione richiede maturità e consapevolezza da parte degli operatori minerari, che dovranno accettare pienamente e senza riserve il confronto con le comunità locali in merito ai progetti minerari da attuare, al fine di ottenere l'accordo delle stesse comunità prime di presentare le istanze di sfruttamento di un giacimento di minerali solidi o di idrocarburi.
L'ANIM, in parallelo con l'attività per l'introduzione della SLO, nel prossimo triennio continuerà a condurre iniziative di studio e comunicative di interesse sociale, economico e culturale per sviluppare l'argomento del future of mining, che è oggetto di elevato interesse a livello mondiale, soprattutto in consessi cui aderiscono le più importanti realtà minerarie, la cui programmazione strategica riguarda periodi di sviluppo significativi, dell'ordine di decenni.
Il future of mining procede di pari passo con la valutazione delle problematiche relative all'innovazione tecnologica e alla digitalizzazione, ormai condizionanti lo sviluppo del settore estrattivo, in linea con la transizione ecologica e la transizione energetica, anche al fine di contrastare i cambiamenti climatici.
L'ANIM intende prestare particolare attenzione alla riduzione dei consumi di materiali fossili, dedicando impegno per lo sviluppo del solare fotovoltaico nei siti di miniere a cave, dismessi o in esercizio, all'efficientamento energetico e alla diffusione dell'utilizzo dell'idrogeno verde, in uno con la elettrificazione delle macchine operatrici.
L'ANIM continuerà ad impegnarsi nelle attività per la valorizzazione del patrimonio minerario dismesso a fini turistici, culturali, scientifici e produttivi, soprattutto nel campo normativo e per la redazione di documenti finalizzati all'esercizio in condizioni di sicurezza dei siti interessati, per la tutela dei visitatori e degli operatori, con il fine non secondario di ridurre il divario in termini autorizzativi e di controllo tra le singole Regioni.
La partecipazione alla Rete Mineraria (RE.MI.), costituita da 74 Enti e Associazioni, da alcune Regioni e dal Ministero delle imprese e del made in Italy, per la valorizzazione del patrimonio minerario dismesso, costituirà attività di rilevante impegno da parte dell'ANIM, per le particolari competenze tecniche e giuridiche che può mettere in campo.
In materia di sfruttamento delle risorse geotermiche l'ANIM continuerà nell'impegno di sviluppare le tecnologie relative allo stoccaggio del calore nel sottosuolo, per il riscaldamento di edifici civili, nonché per lo sviluppo delle pompe di calore geotermiche.
Il settore degli idrocarburi costituisce argomento di interesse per l'ANIM: si tratta di un settore nel recente passato particolarmente penalizzato dalle scelte legislative e pianificatorie da parte del Governo, che a seguito dei recenti avvenimenti internazionali ha riacquistato un interesse strategico, pur in una situazione di lotta ai cambiamenti climatici; di particolare interesse per l'Associazione risultano le attività di stoccaggio del gas naturale nel sottosuolo.
In tutte le materie di interesse, compatibilmente con le possibilità operative, l'ANIM produrrà documenti tecnici, linee guida e proposte normative, che potranno essere utilizzati quale riferimento tecnico e amministrativo; i documenti predisposti, pur non avendo un contenuto riconosciuto a livello normativo, potranno costituire un riferimento sostanziale, anche a livello interpretativo della normativa nazionale, non sempre chiara e di applicazione univoca.
L'ANIM intende contribuire alla definizione delle strategie nazionali con risvolti diretti o indiretti per il settore estrattivo, nonché alla fase attuativa delle strategie stesse, con specifico riferimento, all'economia circolare, alle materie prime, all'idrogeno, all'energia, alla transizione ecologica e ai cambiamenti climatici.
Il prossimo convegno ANIM del 6 maggio 2023 presso il SAMOTER, dal titolo "Futuro e innovazione nelle attività estrattive" rappresenta la sintesi degli obiettivi dell'ANIM per lo sviluppo delle attività estrattive.