Gli insediamenti dell’Università di Aveiro, il Campus Santiago e il Campus de Agra do Castro, così come si presentano oggi, sono il risultato, formalmente omogeneo solo se osservato per parti, di una serie di fasi d’intervento differenti, derivanti da altrettante scelte decisionali e pianificazioni guidate da diverse equipe di progettisti. Il primo di questi campus citati si trova in un’area immediatamente a sud della città di Aveiro, tra questa e il villaggio São Tiago, risultando in continuità rispetto al contesto urbano; secondo un asse est-ovest invece, l’insediamento si rapporta con un’insenatura paludosa e costituisce un fronte aperto verso la Ria di Aveiro e verso l’oceano ad occidente, fattori questi che storicamente propiziano l’economia locale, basata sulla pesca, la produzione di sale e il commercio marittimo. Più in generale l’università si insedia in un contesto regionale ad urbanizzazione diffusa, alternata a siti produttivi dipendenti in larga misura dallo sviluppo delle infrastrutture cominciato dopo la seconda metà del XIX secolo, ma questa localizzazione non è un caso, piuttosto frutto di una serie di politiche a livello nazionale che tendono ad uno sviluppo economico del paese, integrando industria e formazione professionale in primis, intrecciandosi poi con specifiche iniziative locali.
In questo contesto che il 15 Dicembre del 1973 viene fondata l’Università di Aveiro, su Decreto Legge, come atto integrato in una politica di riforma dell’istruzione in Portogallo, iniziata dall’allora Ministro dell’Istruzione Nazionale Vega Simão. Tale nuova istituzione infatti non è l’unica ad essere fondata; piuttosto essa, come le altre, è il risultato di una serie di politiche riformatrici. Già con la fondazione dell’Università Tecnica di Lisbona negli anni trenta, lo Stato dimostra di prendere atto dei mutamenti sociali e tecnologici che stanno avvenendo nel mondo e, di riflesso, all’interno del paese. L’università viene quindi assunta sempre più come elemento strategico per lo stesso sviluppo economico dello Stato, come dimostra il decreto che sancisce la fondazione della nuova istituzione nella capitale, a supporto della necessaria industrializzazione. Più in generale l’intera formazione delle giovani generazioni comincia ad esser vista come occasione per una reale mobilità sociale e le successive scelte prevedono l’aumento dell’età per la scuola dell’obbligo e l’allargamento dell’offerta formativa, rendendo anch’esse necessaria una pianificazione e costruzione di una vera e propria rete di installazioni universitarie.