“Un alleato” in cantiere e non solo

Il Gruppo Tesya ha presentato al mercato Alayan, organizzazione multi-specialista nei servizi di noleggio per aziende di ogni dimensione operanti nell'industria, nella realizzazione di infrastrutture ed eventi

La forma e la sostanza. L'estetica e il contenuto. A volte capita che anche la location scelta per un evento risulti essere altamente evocativa per il messaggio da veicolare. Ne è la riprova il The Mall, un ampio spazio di oltre 4.200 mq in pieno centro a Milano, nel cuore del quartiere di Porta Nuova, simbolo di rigenerazione urbana e architettonica, nonchè simbolo della nuova crescita della città meneghina, guidata dal fermento dell'innovazione, dalla voglia di cambiamento e dalla capacità di attuarlo. Ecco, basterebbero queste parole per creare un trait d'union perfetto fra il The Mall e Alayan, fra il contenitore e il contenuto. Perché proprio lo scorso 6 febbraio, Tesya, gruppo internazionale leader nella fornitura di servizi e soluzioni integrate B2B presente in diversi settori (dalle costruzioni alla transizione energetica, fino all'asset management e all'intralogistica automatizzata) ha scelto il The Mall per presentare al mercato Alayan, la nuova organizzazione multi-specialista nei servizi di noleggio per aziende di ogni dimensione operanti nell'industria, nella realizzazione di infrastrutture ed eventi. Ingente il piano di sviluppo della neonata società: ben 100 milioni di investimenti previsti nel 2025 per far crescere in Italia e nel Sud Europa il noleggio professionale, inteso come vero e proprio motore di produttività e sostenibilità. Con una visione orientata all'Innovation e alla sostenibilità è un know how specialistico nei diversi segmenti di mercato, Alayan, che riprende l'inglese "an ally", ossia "un alleato", integra le aziende della Divisione Rental Service del Gruppo Tesya: l'italiana CGTE, le spagnole Emerent e Finanzauto Rental e la nuova Alayan Emerent Màquinas e Equipamentos, attiva in Portogallo, ponendosi proprio come un alleato, per offrire servizi ed essere sempre al fianco dei propri clienti.

Come ha spiegato Lino Tedeschi, Presidente e CEO del Gruppo Tesya: "Siamo stati i primi ad aver introdotto, all'inizio degli Anni ‘90, il noleggio nel mondo dei cantieri. Il nostro obiettivo è sempre stato, e oggi lo è ancora di più, quello di seguire le necessità e l'evoluzione dei nostri clienti attraverso una forte focalizzazione ed elaborando una visione a lungo termine, che ci permetta di guardare non solo a quelle che sono le possibilità odierne, ma anche a quelle che noi pensiamo possano essere le necessità future. Oggi viviamo in un mondo caratterizzato da una grande incertezza dovuta al contesto geopolitico ed economico, pertanto è anche un mondo che ha bisogno, specie nei Paesi in cui operiamo, di un recupero di flessibilità. Con Alayan - prosegue Tedeschi - ci rivolgiamo non solo al mondo dei cantieri, ma al mondo dell'industria, delle raffinerie, dei porti, degli eventi e tanti altri segmenti per dare delle soluzioni che sostanzialmente consentano al cliente di concentrarsi su ciò che è realmente importante per lui. Noi puntiamo a dargli flessibilità, consulenza e competenza, anzi sfruttiamo la nostra capacità di offrire soluzioni complete, proprio per garantirgli quella che io definisco come la <peace of mind>, ossia la piena tranquillità sia che si tratti di un noleggio a breve o a lungo termine, specie se si considera che in Europa si prevede una crescita del noleggio professionale del 2,8% nel 2025 e del 3,6% nel 2026 e un'espansione del business al 2030 anche in Italia, Spagna e Portogallo, per un CAGR globale del 6,2% tra il 2025 e il 2034".

Come ha sottolineato Pierre-Nicola Fovini, Direttore Generale del Gruppo TESYA e Presidente di Alayan: "Lo sviluppo del noleggio professionale può consentire alle grandi imprese e alle PMI di migliorare la gestione del capitale e degli asset, ovviamente sempre più tecnologici, digitali e intelligenti, aumentando i livelli di sicurezza sul lavoro e di produttività. In Italia il tasso medio annuo di crescita della produttività del lavoro tra il 2014 e il 2023 è stato del +0,5%, ma è calato del 2,5% nel 2023, con riduzioni significative nel settore industriale (-3,1%). Il nostro obiettivo è quello di essere un fornitore di servizi completi, multi-specialista, in grado di offrire consulenza e soluzioni integrate che vadano oltre la fornitura di macchinari moderni e digitali, capace di semplificare le operazioni aziendali attraverso tecnologia, gestione dei dati e servizi avanzati. Il piano di crescita di Alayan - prosegue - si articola per linee esterne e linee interne con investimenti del valore di 100 milioni di euro solo per il 2025. Parte degli investimenti è finalizzata al rinnovamento e all'integrazione della flotta di attrezzature, ben 50 milioni di investimenti per le macchine in Italia, con l'obiettivo di distribuire sul mercato macchinari di ultima generazione, con un'età media inferiore ai tre anni. Puntiamo anche all'apertura di 7 nuove filiali nel 2025, 3 in Italia e 4 nella Penisola Iberica, e a conseguire un fatturato di circa 220 milioni di euro nel 2025, quindi prevedendo un +20% rispetto al 2024, in linea con i risultati di costante crescita realizzati di recente".

Questa grande opportunità data dal mercato, pensiamo all'importanza dei fondi PNRR, ai cantieri in Italia per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 e il cuore infrastrutturale europeo da reinventare, gioca del tutto a favore di Alayan e dal cambio di posizionamento di una realtà nata sì negli Anni '90 e che si è saputa trasformare da generalista in azienda focalizzata sui servizi consulenziali, tanto che parlare di noleggio, anzi noleggio professionale, può sembrare riduttivo. Come ha tenuto a specificare Carlo Alberto Carnevale-Maffè, Professore Associato in Strategia e Imprenditorialità presso la SDA Bocconi School of Management: "Considerando una realtà come Alayan, integrata in un gruppo come TESYA, il termine più adatto da usare è <servitization>, inteso come un progetto che non è solo affittare una macchina al posto di comprarla: in Alayan e nel Gruppo TESYA viene fatta una vera e propria attività di affiancamento, di advisor, di progettazione, di analisi dei dati che è ben più del noleggio. è la risposta puntuale a una situazione in cui gli interventi infrastrutturali che hanno vissuto un ciclo assolutamente positivo post-covid ma che ora è in via di esaurimento, hanno bisogno di riprendere d'ora in avanti con criteri nuovi, con flessibilità, tecnologia, competenze. È corretto fare riferimento al concetto di servitization - specifica Carnevale-Maffè - anche perché abbiamo di fronte tre grandi problemi: capitale finanziario, capitale umano e dati, tecnologie, intelligenza artificiale... quindi in un contesto economico così volatile, essere tempestivi, flessibili, usare in maniera intelligente il capitale e usare in maniera intelligente anche le risorse ahimè scarse, come lo sono le persone tanto che è inutile sottolineare la mancanza di operatori, riesce a fare la differenza fra l'essere produttivi e il non esserlo. Non è più il mero noleggio del ferro, inteso come macchina, ma vi è un approccio consulenziale fortissimo che punta ad incrementare la produttività delle nostre aziende. Oggi, senza il supporto di realtà come Alayan - conclude Carnevale-Maffè - il PNRR non si può realizzare proprio perché manca la capacità produttiva".

Recuperare produttività vuol dire evoluzione, vuol dire flessibilità, vuol dire capacità di innovare, vuol dire formazione. Come ha evidenziato Vincent Albasini, Amministratore Delegato Alayan: "La formazione del personale ha per noi un'importanza cruciale. Non a caso un grande progetto è la creazione di una scuola, la Alayan Academy, per rinforzare la conoscenza di tutte le applicazioni che noi procuriamo a tutti i clienti per i cantieri, per i grandi eventi che abbiamo, come le Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026, un'opportunità per noi e per tutti gli industriali".

L'importanza della formazione è da sempre un leit motiv per il Gruppo Tesya che ha erogato oltre 150.000 ore di formazione nel 2024, con una parte dedicata alla sicurezza e alle tecnologie. Perché, come ha posto in luce ancora Carnevale-Maffè: "Il ferro senza intelligenza non può produrre quegli effetti di efficienza e produttività che invece esistono e che possono e devono essere sfruttati appieno, grazie alla servitization appunto, al noleggio professionale, a questo nuovo concetto che consente di recuperare produttività e guardare al futuro".