NLMK Clabecq, forte del rinnovamento del laminatoio e delle sue quattro gabbie in linea, lancia Quard Pro, un acciaio antiusura con le caratteristiche di un 500 HB e la lavorabilità e la saldabilità di un acciaio di durezza inferiore
In un mondo dominato dai numeri, in cui sono i volumi e le cifre a fare la differenza, sicuramente un investimento di oltre 30 milioni di Euro non lascia indifferenti. D'altronde rinnovare un laminatoio e le quattro gabbie in linea che lo contraddistinguono, non è cosa banale. È quanto avvenuto nello stabilimento di NLMK Clabecq, situato a Ittre, in Belgio, a soli 40 km da Bruxelles, dove è presente un esclusivo laminatoio continuo in grado di produrre, costantemente nel tempo, lamiere larghe e molto sottili, con spessori che vanno da 3,2 mm a 64 mm e larghezze da 1.500 a 3.000 mm, dotate di una planarità e di un aspetto superficiale tale da differenziare Clabecq da tutti gli altri competitors e portare i suoi prodotti, Quard e Quend, ad essere tra i più qualificati a livello europeo e mondiale.
Quard è il nome commerciale delle lastre resistenti all'abrasione con durezza a 400 HB (Quard 400), 450 HB (Quard 450), 500 HB (Quard 500) e 550 HB (Quard 550), ideali per il settore construction e mining (escavatori, dumper, bulldozer, tramogge, miscelatori, ecc), così come per le macchine nell'industria del riciclaggio in cui l'uso di Quard arriva fino a triplicare la durata del prodotto, se confrontato con l'impiego di acciai standard.
Quend è invece il nome commerciale dell'acciaio alto resistenziale con una resistenza allo snervamento di 700 MPa (Quend 700), 900 MPa (Quend 900), 960 MPa (Quend 960), 1100 MPa (Quend 1100) e 1300 MPa (Quend 1300) anch'esso impiegato nei medesimi settori, e soprattutto nelle attrezzature per il sollevamento e la movimentazione, nonché in tutte le categorie di macchine destinate ad essere utilizzate in maniera intensiva e in condizioni difficili.
Entrambi vengono prodotti attraverso un processo all'avanguardia che si avvale di due treni di laminazione, grazie all'associazione del treno quarto reversibile e di un rifinitore a quattro gabbie, nonché dell'unità di Quenching and Tempering, dove avviene la bonifica dell'acciaio, ossia l'insieme dei trattamenti termici che comprendono la tempra seguita da un rinvenimento.
Come ci spiega Luca Vassallo, Sales Manager Italy NLMK Europe-Plate: "questo upgrade sulla produzione di lamiere da treno quarto ci permetterà di garantire delle tolleranze, soprattutto sulla gamma sottile, ancora più ristrette rispetto a quelle indicate dalle normative e reperibili nel mercato, cosa che rappresenta un grosso vantaggio principalmente per la lavorazione e la lavorabilità stessa del materiale, in quanto trattandosi di acciai altoresistenziali e antiusura riuscire a garantire costanza del profilo e planarità, soprattutto sui pezzi lunghi è fondamentale per evitare dei ritorni elastici che richiedono poi delle riprese in fase di piegatura per riportarli in freccia. Nel contempo - prosegue - il miglioramento dell'aspetto superficiale costituisce un plus non trascurabile, innanzitutto perchè in questi anni abbiamo registrato richieste che si potrebbero quasi considerare automotive, dal momento che, su questo tipo di produzione, i clienti apprezzano particolarmente che l'aspetto superficiale sia molto curato: solo per fare un paio di esempi pensiamo agli sfili dei bracci delle gru, o a quelle parti in vista delle macchine movimento terra che spesso vengono rifinite con vernici in trasparenza. Sono lamiere, quindi - specifica Vassallo - dove non si ricerca più solo il valore delle caratteristiche meccaniche, valore garantito dalle normative e certificato dal produttore, ma si ricerca anche un alto livello estetico proprio per meglio rispondere alle esigenze dei clienti e delle loro applicazioni. L'aver rinnovato l'impianto, che già era uno dei più moderni in Europa visto che tutta la linea di trattamento termico era molto recente in quanto inaugurata nel 2011, ci porta veramente a salire di un gradino importante a livello di qualità e aspetto superficiale dei nostri prodotti".
Prodotti, anzi, gamma prodotti che viene implementata con il lancio di Quard Pro, una lamiera antiusura con le caratteristiche del 500 HB, quindi un livello molto alto di durezza superficiale, tale da destinarlo ad applicazioni heavy duty, ma una lavorabilità tipica di acciai di durezza molto più bassa. Come è stato possibile realizzarlo? Grazie ad una combinazione fra composizione chimica e processo di trattamento termico, spianatura, tempra e rinvenimento che permette ai clienti di avere un materiale con delle caratteristiche molto elevate ma una lavorabilità migliorata sia per quanto riguarda la piegatura che la saldabilità. Come ci spiega sempre Luca Vassallo: "in questo tipo di acciaio produciamo una gamma che va dai 4 ai 20 mm di spessore, ideale per applicazioni quali ad esempio i cassoni dei mezzi da cava destinati al trasporto inerti il cui continuo carico e scarico usura tantissimo l'acciaio con cui sono rivestiti. Acciai duri come il 500 HB presentano notoriamente un complesso e delicato iter di lavorabilità, di piegatura e di saldabilità. Il Quard 500 a livello di saldatura richiede tutta una serie di attenzioni, il Quard Pro invece lo abbiamo pensato proprio per rendere più facile lavorabilità e saldabilità. Possiamo già offrire ai nostri clienti questo tipo di prodotto che potrebbe essere un'alternativa tra un 450 HB e un 500 HB, ma con la discriminante che ha valori più prossimi al 500 ma una lavorabilitá della classe inferiore. Questo compromesso è stato raggiunto, vale la pena sottolinearlo, attraverso un processo chimico di trattamento, in cui si è cercato di tenere il carbonio equivalente, l'elemento che viene usato per aumentare la durezza, il più basso possibile pur tenendo molto alte le caratteristiche meccaniche del prodotto. Non si è optato per una chimica molto carica che poi dà problematiche nella fase di saldatura, ma si è giocato sulla unicità di Clabecq e del suo processo di produzione: dalla laminazione al trattamento termico alla spianatura finale".
D'altronde il Gruppo NLMK ha investito molto per specializzare Clabecq, acciaieria storica, pensiamo che la fondazione della "forge du Clabecq" risale al 1752 con un provvedimento autorizzativo deciso dalla regina Maria Teresa d'Ungheria e Boemia, in questa nicchia di mercato che già oggi, ma soprattutto nel prossimo futuro è destinata ad avere uno sviluppo molto importante a livello industriale perché sono tutti acciai che, grazie a delle caratteristiche meccaniche molto elevate, permettono una riduzione negli spessori delle lamiere utilizzate, quindi consentono di produrre macchine più leggere, in perfetta ottica green, con minori consumi, più facilmente trasportabili e in grado di offrire un alto livello di resistenza all'usura, all'abrasione e allo snervamento.
Questa attenzione al green e alla sostenibilità si traduce, non solo con un'alta richiesta di acciai altoresistenziali e soprattutto antiusura da impiegarsi nell'ambito recycling, dove mulini, cesoie e frantumatori devono ovviamente essere dotati di lamiere ad alta resistenza all'usura, ma anche nella produzione stessa di Clabecq, che non essendo un'acciaieria integrata visto che non si autoproduce la bramma, anche nell'acquisto di bramme, come specifica Bernard Robins, Operations Marketing Manager NLMK Europe - Plate: "sarà indirizzato verso chi potrà offrire una serie di certificazioni e garanzie che ci permetteranno di assicurare una filiera il più possibile sostenibile ai nostri clienti. In tal senso, NLMK Clabecq ha ricevuto anche il riconoscimento Silver da parte di EcoVadis per la sua performance di Responsabilità Sociale d'Impresa (CSR). La valutazione EcoVadis misura le prestazioni di sostenibilità delle aziende, concentrandosi su quattro aree chiave: ambiente, etica, diritti umani e pratiche di lavoro, approvvigionamento sostenibile. Questo punteggio è il risultato dei nostri continui sforzi per migliorare il nostro impatto ambientale, sociale ed economico. Le società di NLMK Europe hanno lavorato duramente per rafforzare il proprio impegno per lo sviluppo sostenibile e per integrare questo approccio in tutte le attività. Siamo stati valutati e siamo risultati sostenibili nelle nostre decisioni, nei nostri investimenti e prodotti, c'è equità nel lavoro fra uomini e donne, rispettiamo obblighi fiscali, norme legali e siamo attenti alla carbon footprint. Abbiamo installato pannelli solari, scelto macchine elettriche, realizzato colonnine di ricarica, ecc.
Siamo convinti che la responsabilità ambientale e sociale siano essenziali per garantire la nostra sostenibilità a lungo termine e contribuire a un mondo migliore. Questa valutazione di EcoVadis dimostra ulteriormente il nostro impegno verso l'obiettivo comune di costruire un futuro più sostenibile".