Dopo il fallimento della Lafer, azienda nolana produttrice di reti in acciaio, gli ex dipendenti non si sono arresi e hanno deciso di fondare una cooperativa per portare avanti il loro lavoro, rilevando azienda e macchinari: ecco Screensud
Ci sono storie e avventure che per quanto belle, intense e appassionanti, si esauriscono fino a terminare la loro narrazione, facendoci ricordare che il più delle volte l'happy ending (il lieto fine della favole) esiste solo nei racconti per bambini. Nella vita reale non sempre tutto si risolve in rose e fiori: molto spesso rimaniamo con l'amaro in bocca, per il posto di lavoro perso o il fallimento dell'azienda che era diventata come una seconda casa. Ad Acerra, però, un coraggioso gruppo di dodici operai non ha lasciato che l'azienda dove lavorava da oltre quindici anni chiudesse i battenti e si è rimboccato le maniche per far sì che la loro storia, e quella di tanti altri colleghi, potesse avere un finale migliore.
Il fallimento e la rinascita
Quest'avventura di rinascita e coraggio parte nel 2012, quando l'azienda Lafer srl di Nola, specializzata nella produzione di reti in acciaio per vagliature utilizzate prevalentemente nell'industria mineraria ed estrattiva, è andata in liquidazione lasciando senza un posto di lavoro una cinquantina di operai. Solo sei anni prima l'azienda aveva un fatturato pari a 7 milioni di euro, il 40% da commercio nazionale e il 60% da export; poi il calo costante nelle vendite e nelle richieste, fino a quel drammatico 2012 dove le entrate si sono ridotte di due terzi decretandone il fallimento. Dopo un iniziale periodo di sconforto, dodici ex lavoratori qualificati si sono organizzati autonomamente e hanno deciso di non arrendersi: unendo forze e risorse si sono lanciati in una nuova avventura imprenditoriale rilevando l'azienda fallita per cercare di non perdere il loro lavoro. È nata così una cooperativa e gli ex operai sono diventati soci imprenditori, iniziando così la strada del WBO, il worker buyout, acronimo che definisce le imprese acquistate e recuperate dai lavoratori stessi. "A credere nel progetto sono stati CFI (Cooperazione Finanza Impresa), Coopfond, FondoSviluppo, con il sostegno dei fondi mutualistici di Legacoop e Confcooperative che hanno finanziato i lavoratori con un'operazione totale di 350 mila euro - racconta Raffaele Silvestro, Presidente del Cda della cooperativa Screensud -. Grazie a questi finanziamenti nel 2015 è stato possibile rilevare la fabbrica fallita e aggiudicarci all'asta i macchinari appartenuti alla Lafer, anche grazie al diritto di prelazione concesso alle cooperative di ex dipendenti, riuscendo così ad avere la meglio su altre società che volevano partecipare all'asta". Il 1° marzo 2016 è nata la Cooperativa Screensud: la sede non è più la stessa della Lafer, a Nola, ma è stata spostata in un nuovo stabile ad Acerra, alle pendici del Vesuvio. Qui gli ex operai hanno potuto ricominciare la loro attività, ricevendo anche le prime commesse dall'estero. "Sono stati anni difficili, ma ora il nostro progetto è realtà", ricorda Raffaele.
La produzione
L'azienda napoletana realizza e commercializza reti a maglia quadra e reti antintasanti in acciaio nonchè ganci di tensionamento. Il personale, esperto nelle lavorazioni, cura nel dettaglio ogni fase del processo produttivo, selezionando materie prime provenienti solo da fornitori certificati ponendo particolare attenzione alle nuove tecnologie del settore. A tutto questo si affianca l'impegno costante e una piena collaborazione con i clienti, grazie alle competenze di alto profilo e alla consulenza tecnica qualificata che può offrire Screensud al fine di poter rispondere con soluzioni personalizzate a ogni tipo di esigenza.
Reti a maglia quadra
Da molti anni i soci cooperativi sono specializzati nella produzione di reti a maglia quadra in molte tipologie. Le reti sono realizzate con fili di acciaio, disponibili in varie dimensioni e con maglie di qualsiasi misura. Durature e resistenti, le reti a maglia quadra, fornite in pannelli o in rotoli, sono ideali per molti tipi di utilizzo: a iniziare dall'industria estrattiva, passando da quella agroalimentare per arrivare al trattamento e del riciclaggio dei rifiuti. Inoltre Screeensud ha la possibilità di realizzarle anche in acciaio Inox AISI 304.
Reti antintasanti
Questa tipologia di reti si differenzia dalle tradizionali reti a maglia quadra, rivelandosi utile, in particolar modo, per la vagliatura di materiali umidi o igroscopici. Le reti, realizzate anche in questo caso in acciaio o in acciaio AISI 304, presentano le ondulazioni dei fili sullo stesso piano di quello vagliante e sono indispensabili per diminuire l'intasamento e accrescere la superficie vagliante. Screensud realizza anche reti antintasanti con assiemature in fili d'acciaio per impianti che lavorano materiali ad alte temperature e reti antintasanti con assiemature in poliuretano.
Ganci
Su tutte le reti in acciaio è possibile realizzare i ganci di tensionamento, forniti a seconda della destinazione d'uso e della tipologia di rete, a maglia quadra o antintasante. I ganci possono avere vari tipi di attacchi in più forme e disponibili in diverse misure: ganci semplici con estremità ricurva da 20 gradi a 60 gradi, ganci con attacco a lamiera saldata a C, ganci con estremità forata, ganci con terminazione a 45 gradi e a 90 gradi, ganci con lamiera, ganci con ferri piatti, ganci a beccuccio e ganci con inserti in feltro o in plastica.
Dal fallimento alla rinascita, dalla disoccupazione al ritorno nel panorama economico internazionale: il passo compiuto da Screensud è stato davvero enorme, con il solo e unico scopo di ritornare ad essere azienda leader nel settore italiano e poter esportare nuovamente i propri prodotti di qualità ben oltre i confini nazionali. Passione per il proprio lavoro, competenza e ascolto del cliente fanno di questa cooperativa sinonimo di qualità e un esempio di buona imprenditorialità.