Ideato per i Giochi, pensato per la Milano del futuro

Il Villaggio Olimpico invernale 2026 sarà la prima area rigenerata del grande progetto di riqualificazione urbana dello Scalo di Porta Romana a Milano. Posizionato nel quadrante sud ovest dello Scalo, il Villaggio, occuperà una superficie di circa 60.000 mq e, al termine della manifestazione, sarà convertito in uno studentato con circa 1700 posti letto


A un anno dall'inizio delle Olimpiadi, procedono in anticipo, rispetto al cronoprogramma, i lavori per la costruzione, a Milano, del Villaggio Olimpico che ospiterà gli atleti impegnati nelle gare. Si tratta di un progetto ambizioso e innovativo che si inserisce nell'ambito dei lavori di riqualificazione urbana dello Scalo Ferroviario di Porta Romana.


Lo Scalo Ferroviario di Porta Romana: un'area in costante cambiamento

Negli anni passati, lo Scalo Ferroviario di Porta Romana, situato nella zona sud di Milano, tra via Ripamonti e corso Lodi, aveva assunto un ruolo di barriera urbana, andando a rafforzare la distanza tra nord e sud, e si era configurato come un elemento di frattura nel disegno della città, trattandosi di uno spazio chiuso, non fruibile da parte della cittadinanza.

Oggi l'area è al centro di un profondo intervento di rigenerazione urbana, ispirato a principi di sostenibilità, e si avvia a diventare uno dei poli più innovativi dell'area metropolitana, con un progetto comparabile ai migliori interventi urbanistici a livello europeo per qualità, dimensioni e finalità. In questa porzione di città la consolidata vocazione residenziale si coniuga con sistemi industriali, situati più a sud, ma anche con un'intensa programmazione urbanistica che ha visto stabilirsi negli ultimi anni importanti realtà del terziario e culturali e diversi nuovi sviluppi a uso ufficio: tutte queste opere stanno garantendo il rinnovamento del quartiere attraverso importanti riqualificazioni di spazi pubblici.

Il percorso dello Scalo di Porta Romana è iniziato nel 2005 con il progetto "Scali Milano" nato per riqualificare oltre 1 milione di metri quadrati di aree dismesse: i sette scali ferroviari milanesi hanno cambiato totalmente aspetto diventando nuove polarità urbane al centro della vita e dell'economia della città. Si tratta del più grande piano di rigenerazione urbana che interesserà Milano nei prossimi 20 anni, uno dei maggiori progetti di ricucitura e valorizzazione del territorio in Italia e in Europa. Questo ambizioso piano di rigenerazione urbana è regolato da un Accordo di Programma sottoscritto da Ferrovie dello Stato, Comune di Milano e Regione Lombardia.

Nel 2020, il Gruppo FS Italiane ha avviato una procedura competitiva pubblica per la vendita dello Scalo Ferroviario di Porta Romana. A novembre 2020, dopo nove mesi e con la partecipazione di 20 tra i maggiori operatori italiani e internazionali del settore immobiliare, si è chiusa la gara per aggiudicarsi la riqualificazione dello Scalo di Porta Romana, che è stata vinta dal Fondo Porta Romana, promosso e gestito da COIMA SGR e partecipato da Convivio, Prada Holding e COIMA ESG City Impact Fund.

Il progetto avrà una destinazione mista (residenze, uffici, social housing, student housing e servizi interconnessi a tutta l'area metropolitana tramite le stazioni della ferrovia e della metropolitana) e prevede la riqualificazione di 190.000 metri quadri dello Scalo in un'area car free, di cui più del 50% sarà destinato a verde pubblico attrezzato. Lo sviluppo ha come elemento chiave un grande parco centrale, in grado di garantire la continuità urbana e le connessioni ciclo-pedonali con la città, caratterizzato da eco-zone, corridoi verdi che potranno ospitare attrezzature anche di interesse pubblico (sportive, aree bambini, orti urbani), e da piazze pubbliche.Inoltre la nuova area, come anticipato inizialmente, ospiterà il Villaggio Olimpico di Milano Cortina 2026 che, al termine dei Giochi, sarà restituito alla comunità cittadina attraverso la trasformazione nel più grande studentato convenzionato d'Italia, contribuendo attivamente alla realizzazione degli obiettivi del PNRR che prevedono di aumentare a livello nazionale i posti letto disponibili dedicati agli studenti di 60.000 unità entro il 2026.


Il Villaggio Olimpico: ideato per i Giochi, pensato per la Milano del futuro
Progettato in armonia con l'area circostante dallo studio di architettura Skidmore, Owings & Merrill - SOM, il Villaggio per gli Atleti prevede la realizzazione di edifici diffusi in modo armonico e dotati di tutti i servizi che consentono di creare un quartiere cittadino in grado di favorire una frequentazione intergenerazionale, come ad esempio spazi pedonali e piazze, connessi con le aree adiacenti allo Scalo.

Posizionato nel quadrante sud ovest dello Scalo, per una continuità con le funzioni esistenti nell'area e per un equilibrio complessivo del quartiere, occuperà una superficie di circa 60.000 mq e, al termine della manifestazione, sarà convertito da COIMA in student housing dotato di tutti i servizi necessari per gli studenti, con circa 1700 posti letto, di cui il 30% a tariffa agevolata, oltre ai servizi privati di interesse pubblico richiesti dalla Fondazione Milano Cortina.Grazie alla collaborazione pubblico/privato fra i proponenti e Fondazione Milano-Cortina, con Comune di Milano e Regione Lombardia, il Villaggio Olimpico sarà sviluppato coniugando le esigenze di utilizzo pre e post competizione, affinché si realizzi un Villaggio a impatto ambientale zero secondo i requisiti NZEB (Nearly Zero Energy Building).

Sin dall'inizio, il Villaggio è stato concepito tenendo conto della configurazione post Olimpiadi, per consentire di integrare nel futuro quartiere gli spazi fisici e i servizi progettati per gli atleti, minimizzando così i lavori di riconversione e gli impatti ambientali. Le strutture edilizie saranno permanenti e quelle temporanee saranno riutilizzabili. In particolare, i circa 10.000 mq adibiti a servizi per gli atleti, che comprendono spazi dedicati a palestra, coworking, ristorazione e strutture medico-sanitarie, saranno destinati a servizi privati di interesse pubblico o generale che possano contribuire all'attivazione del quartiere e dello studentato.Gli spazi a verde pubblico e attrezzato adiacenti all'area del Villaggio Olimpico sono stati progettati con l'obiettivo di creare un luogo fruibile dagli studenti e dalla cittadinanza, in armonia con le altre strutture dello Scalo e con la città.I materiali usati sono stati selezionati per le loro caratteristiche di sostenibilità (riciclabilità, riuso, ecocompatibilità ambientale), tutti gli edifici sono certificati LEED Gold, garantendo elevati standard ambientali. Per la costruzione del villaggio, sono state adottate tecniche di prefabbricazione che hanno garantito tempi certi di realizzazione e un minore impatto ambientale, utilizzando il legno come materiale sostenibile per le pareti della facciata. La progettazione include illuminazione LED con sensori e sistemi avanzati per la raccolta e il riutilizzo dell'acqua piovana.Più del 30% dell'energia elettrica sarà prodotta grazie all'installazione di un impianto fotovoltaico in copertura da circa 1 MW e la restante parte di energia elettrica necessaria approvvigionata attraverso un contratto di fornitura da fonte rinnovabile garantita. Infine, l'intero fabbisogno di energia termica sarà soddisfatto da impianto in pompa di calore e, non prevedendo nessun uso di combustibili di origine fossile, l'edificio sarà a zero emissioni di carbonio nel suo utilizzo.La componente abitativa complessiva dello Scalo vedrà, oltre ai posti letto convenzionati dello studentato, la realizzazione di circa 320 unità abitative in edilizia sociale o convenzionata nell'ambito dell'accordo quadro siglato tra COIMA e CCL (Consorzio Cooperative Lavoratori), di cui 225 in Edilizia Convenzionata Ordinaria e 95 in Edilizia Residenziale a canone sociale (ERS), coprendo così il fabbisogno abitativo di oltre 2500 persone.Il piano di sviluppo residenziale dello Scalo di Porta Romana, progettato in accordo con il Comune di Milano, rappresenta un contributo concreto e coerente con il Piano Casa promosso dal Governo e il piano abitativo sostenibile presentato a novembre scorso dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, a supporto dei dipendenti delle aziende che vivono lontano dai luoghi di lavoro, il progetto di politica economica finalizzato ad accelerare lo sviluppo del Paese attraverso il sostegno alla mobilità territoriale e all'inclusione lavorativa.

 

L'avvio dei lavori per la realizzazione del Villaggio Olimpico

I lavori di costruzione del Villaggio Olimpico hanno preso avvio a gennaio 2023, a seguito dell'ottenimento del permesso di costruire da parte del Comune di Milano a dicembre 2022, con contestuale affidamento dell'appalto a un raggruppamento di imprese formato da Impresa CEV S.p.a, Grassi & Crespi S.r.l e Milano S.p.A. Con questa assegnazione e con il completamento delle opere di bonifica e scavo a febbraio 2024, l'opera aveva già raggiunto tre degli obiettivi previsti dal cronoprogramma con un anticipo di tre mesi.

Grazie a tecniche di costruzione innovative, i lavori procedono in anticipo rispetto al cronoprogramma previsto dal CIO, in modo da rispettare il termine previsto per la consegna del Villaggio alla Fondazione Milano Cortina 2026 (MiCo) entro luglio 2025 e garantire il tempo necessario per mettere in atto i lavori di personalizzazione in vista della manifestazione olimpica. Coima sta attualmente lavorando insieme a Fondazione MiCo per efficientare i processi legati agli arredi degli spazi interni, riducendo al minimo gli sprechi in termini economici, di materiali e di dispendio energetico.

Fra le varie iniziative vi è quella di consegnare gli alloggi per gli atleti già attrezzati con gli allestimenti per lo studentato, in modo da evitare sprechi di materiali e risorse economiche che si genererebbero allestendo le stanze con arredi temporanei, dismessi al termine dei Giochi.


Lo stato dell'opera

Quest'anno, nel mese di febbraio, il Fondo immobiliare COIMA Olympic Village e il Fondo di investimento immobiliare Porta Romana (promosso e gestito da COIMA SGR in cui coinvestono Covivio, Prada Holding e COIMA ESG City Impact Fund) hanno annunciato il completamento a livello edile e architettonico delle sei palazzine che compongono la struttura del Villaggio Olimpico.Manfredi Catella, Founder e CEO di COIMA SGR, ha dichiarato: "il cantiere procede speditamente mantenendo l'anticipo di tre mesi, avendo completato le sei palazzine e proseguendo con gli allestimenti delle terrazze di collegamento con le aree comuni esterne dedicate agli studenti, e delle aree pubbliche. Abbiamo proposto alla Fondazione Milano Cortina di consegnare il Villaggio Olimpico già allestito con gli arredi, eliminando in questo modo ogni spreco, e di anticipare la riconsegna immediatamente al termine dei Giochi per potere aprire a settembre 2026 lo studentato, che rappresenta così una delle rifunzionalizzazioni più rapide a livello mondiale di infrastrutture dedicate ai grandi eventi".Ad oggi, quindi, tutti i sei edifici che compongono il Villaggio, per una SL complessiva di circa 30.000 mq, sono stati completati. Sono inoltre terminati i lavori di riqualificazione dei due edifici storici che caratterizzano architettonicamente l'area, ovvero la Squadra Rialzo, un tempo utilizzata per la manutenzione dei convogli ferroviari, e il "Basilico", ex magazzino dello Scalo divenuto negli anni il simbolo del lavoro del celebre fotografo meneghino Gabriele Basilico.Dopo la manifestazione, con una riconsegna progressiva degli spazi al Fondo COIMA Olympic Village a partire dal mese di aprile 2026, la struttura potrà essere convertita per accogliere gli studenti a partire dall'Anno Accademico 2026/2027.