Una delle domande più frequenti in un Paese, come l'Italia, che fa i conti con un inaspettato post pandemia, è come si evolverà l'edilizia scolastica e in che modo si dovranno ripensare gli spazi?
Benessere e sicurezza per gli studenti e gli insegnanti sono quei cardini su cui basare le riprogettazioni, abbinandole ad ambienti ecosostenibili e spazi interattivi.
La scuola dell'immediato futuro deve essere progettata secondo nuovi parametri. Oggi più che mai questi ambienti dovrebbero garantire comfort psicologico e non solo il benessere fisico come sostiene da anni anche Renzo Piano, l'archistar genovese con cui Zintek ha collaborato più volte, che ancora nel 2015 ha lanciato l'iniziativa "la scuola che farei" per immaginare, insieme ad un pedagogista e ad uno psichiatra, una scuola più sostenibile e più salubre.
Era già chiaro come lo svolgimento delle funzioni didattiche ed educative sia favorito dal benessere fisico e psicologico a cui oggi va aggiunta una maggiore attenzione sia dal punto di vista acustico che dell'illuminazione, per limare quel senso di inquietudine che inevitabilmente caratterizzerà studenti e insegnanti nel primo periodo.
Esistono già in Italia delle realtà che hanno basato le loro architetture su schemi virtuosi: è il caso del centro scolastico polifunzionale Steiner-Waldorf "Novalis" a Zoppè di San Vendemiano (TV). Progettato dall'architetto Giuseppe Guasina tenendo conto della filosofia e del relativo percorso educativo multidisciplinare teorizzato da Rudolf Steiner.
La geometria della scuola di San Vendemiano è polare, anziché ortogonale, e avvolge i suoi ospiti in una sorta di abbraccio evocato dalla forma a "C". Gli spazi mutano forma a seconda dei destinatari: conchiusi e morbidi quelli dedicati ai bambini più piccoli, secondo direzioni più marcate quelli destinati ai ragazzi del liceo.
Gli ambienti si snodano secondo un andamento a doppia curvatura, in un alternarsi continuo di pieno e vuoto, concavo e convesso, con punti di passaggio che ricordano le cartilagini che separano e tengono unite le vertebre.
Se il complesso delle aule può essere definito come la testa dell'edificio, il corridoio esterno e il portico del cortile ne sono i polmoni: la loro conformazione, definita non a caso "di ampio respiro", consente di collegare le due ali della scuola mentre si proteggono e contengono gli alunni.
A sud, dove possono godere della luce naturale, ci sono le aule, mentre a ovest si concentrano gli spazi amministrativi, l'entrata per il pubblico, la cucina, la mensa e, oltre, il paesaggio agricolo.
Una simile costruzione dinamica degli spazi non sarebbe stata possibile senza un'attenta selezione dei materiali, scelti in base a caratteristiche ecocompatibili.
Proprio per rispondere a queste esigenze, per la realizzazione delle coperture è stato scelto il laminato zinco-titanio naturale zintek®, che con la sua malleabilità ha permesso di raggiungere eccellenti risultati nonostante la complessità realizzativa delle numerose falde.
L'installazione di un pacchetto stratigrafico, che poggia su uno strato di fibra di legno spesso oltre 20 centimetri, ha assicurato non solo resistenza, protezione e comfort interno, ma anche contenimento dei costi, in quanto la copertura non necessita manutenzione.