È stato inaugurato, alla presenza del Ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, il New Campus di Bologna Business School firmato da MCA - Mario Cucinella Architects. Un nuovo polo universitario che recupera un luogo di rilevanza storica e risponde a nuove funzioni culturali, educative e ambientali
Il complesso bolognese, nato dall'esigenza di ampliare gli spazi didattici e di condivisione della School, è composto da tre edifici collegati alla storica sede di Villa Guastavillani ed è pensato per integrarsi nella natura e nel paesaggio collinare circostante, dando alla scuola un respiro internazionale.
Per il nuovo Campus, che si sviluppa su un'area di 2.500 mq, il progetto ha previsto il recupero di due edifici esistenti, la casa colonica e un ex forno. Altri tre edifici preesistenti sono stati, invece, riconfigurati in un unico blocco. Il complesso, immerso in 15 ettari di parco e sul crinale della collina, si integra con l'ambiente circostante anche grazie a un disegno del paesaggio che si ispira alle onde e richiama la forma del cerchio.
Dal fulcro del nuovo Campus si irradiano, infatti, come cerchi di propagazione una serie di percorsi fluidi che, immettendosi nel paesaggio, formano dei terrazzamenti per ospitare attività di studio e di svago all'aperto. All'esterno, inoltre, sono stati previsti un grande canopy e due giardini a gradoni con solarium.
L'intervento è stato guidato anche da un'attenzione per la riduzione dell'impatto ambientale: la struttura è stata dotata, infatti, di un'apposita copertura con lamelle frangisole, per regolare l'ingresso della luce all'interno degli spazi didattici e controllare temperatura e consumi energetici. Tutto il campus, inoltre, sarà alimentato da energia rinnovabile, prodotta da un impianto fotovoltaico, e, grazie al grande parco, è stato previsto un sistema di raccolta e gestione delle acque meteoriche, riutilizzabili durante i mesi estivi.
Il progetto architettonico
Coniugando riqualificazione e funzionalità degli edifici con l'ambiente circostante, la nuova polarità posta sul crinale della collina risulta perfettamente integrata nella natura e nel paesaggio. Il nuovo campus, inoltre, attraverso un asse pedonale diretto e rettilineo, si pone in continuità sia visiva sia fisica con Villa Guastavillani, generando un dialogo continuo tra presente e passato.
I due edifici di maggior pregio, la casa colonica e l'ex forno, sono stati recuperati per accogliere alcuni dei servizi del campus: nella casa colonica, aule flessibili per lo svolgimento di lezioni e momenti di studio, uffici e una sala riunioni; nell'ex forno, invece, una reception al servizio degli studenti per orientarli all'interno dell'area universitaria. Altri tre edifici presenti nel sito sono stati, invece, riconfigurati in un unico blocco per dare vita a uno spazio più funzionale e capace di ospitare le funzioni didattiche principali. La nuova edificazione si sviluppa su due piani con un grande interrato ed è collegata attraverso un tunnel sotterraneo alla casa colonica, così da dare una continuità "coperta" agli spazi accademici. All'esterno, un grande canopy che, come una piazza, crea uno spazio sociale di interazione tra gli studenti, e due giardini a gradoni, con solarium, che delimitano gli spazi del piano interrato garantendo il giusto apporto di luce e offrendo agli studenti un'estensione naturale della zona studio e della mensa.
Il progetto di interior design
Per il nuovo campus, lo studio MCA ha curato anche il progetto di interior design.
Una grande scala teatro in rovere naturale caratterizza il blocco di nuova edificazione: pensata per connettere i due livelli dell'edificio, la scalinata è attorniata da una libreria lignea ad anello, simbolo del valore culturale dello studio e della formazione accademica tradizionale, e integra sedute per gli studenti. Al primo piano si trovano la hall e le aule didattiche con ampie superfici vetrate alternate a superfici opache dai toni caldi che si fondono con il controsoffitto a lamelle e offrono una vista a 360 gradi sul paesaggio collinare.
La copertura a lamelle caratterizza anche il seminterrato, dove un ampio open-space è dedicato in parte alla didattica, con spazi modulabili per ospitare momenti di studio, eventi e conferenze, e in parte alla zona ristorazione. Nell'interrato, il tunnel sotterraneo di collegamento è dedicato, invece, all'installazione di opere d'arte e acquisisce così una valenza iconica e comunicativa.
Foto di Walter Vecchio