LIFE SILENT: il futuro delle infrastrutture

Il progetto LIFE SILENT ha come obiettivo generale lo sviluppo di soluzioni sostenibili ed eco-compatibili per mitigare le immissioni sonore prodotte dal traffico stradale e ferroviario in ambienti urbani complessi. Avviato ufficialmente nel settembre 2023, il progetto ha superato il suo primo anno di attività. Ne abbiamo parlato con l'Ing. Patrizia Bellucci, Responsabile Ricerca e Sviluppo Anas (Società del Gruppo FS) e coordinatrice del progetto LIFE SILENT

Anche grazie agli incentivi del PNRR, stiamo assistendo in questi anni ad una vera e propria "primavera" della rete infrastrutturale del nostro Paese. I nuovi collegamenti stradali e ferroviari spesso attraversano zone densamente popolate rendendo imperativo porsi il quesito sull'impatto che il rumore ha sulla qualità della vita della popolazione.

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, il 20% della popolazione europea è esposta a livelli di rumore superiori a 65 dB(A) durante il giorno, mentre il livello massimo raccomandato è di 55 dB(A). Per questo motivo progetti pioneristici come LIFE SILENT assumono sempre più un ruolo cruciale nello sviluppo di infrastrutture sostenibili in grado di armonizzarsi con l'ambiente circostante.
Il progetto LIFE SILENT ha come obiettivo generale lo sviluppo di soluzioni sostenibili ed eco-compatibili per mitigare le immissioni sonore prodotte dal traffico stradale e ferroviario in ambienti urbani complessi, dove l'attuazione di misure di mitigazione sonora lungo le vie di propagazione (barriere antirumore) è inapplicabile per motivi di spazio e di opportunità (impatto visivo, circolazione dell'aria).

Nel corso del progetto saranno sperimentate e sviluppate pavimentazioni antirumore con materiali riciclati e atossici, provenienti dalle filiere della carta e degli pneumatici esausti, e barriere antirumore basse, anch'esse realizzate con materiali riciclati e tecnologie innovative, per contenere le emissioni sonore del traffico ferroviario.

Avviato ufficialmente nel settembre 2023, il progetto ha superato il suo primo anno di attività. Per tirare le somme di quanto fatto finora abbiamo intervistato l'Ing. Patrizia Bellucci, Responsabile Ricerca e Sviluppo Anas (Società del Gruppo FS) e coordinatrice del progetto LIFE SILENT.


Come nasce l'idea di questo progetto e perché si è reso necessario?

Il progetto nasce dalla necessità di attuare degli interventi di mitigazione sonora in ambienti particolarmente critici, ovvero, quegli ambienti in cui sostanzialmente sono presenti diverse infrastrutture (stradali e ferroviarie). Il DPCM 29/11/2000 in materia di rumore ambientale stabilisce che, in presenza di più sorgenti di rumore, i gestori delle infrastrutture di trasporto debbano collaborare e condividere i costi delle attività di mitigazione. Tuttavia, il decreto non fornisce indicazioni operative chiare su come adempiere a questo obbligo. In questi contesti spesso l'attuazione di interventi scoordinati e asincroni  non solo non risolve il problema nel suo complesso, ma in alcuni casi può ingenerare anche un peggioramento del clima acustico. La necessità di garantire un coordinamento tra i diversi gestori nell'ambito delle attività di mitigazione sonora è ribadita anche dal Decreto Legislativo 42/2017, che ha introdotto obblighi specifici per i soggetti responsabili dei servizi di trasporto pubblico e delle relative infrastrutture. Nonostante queste disposizioni normative, non esistono attualmente linee guida pratiche per facilitare la collaborazione tra i diversi attori coinvolti. Da qui nasce l'idea di sviluppare non soltanto soluzioni tecniche adatte agli ambienti urbani più complessi, ma anche procedure operative che guidino concretamente i responsabili delle infrastrutture verso una progettazione e una gestione coordinata degli interventi di mitigazione sonora.
 

Il progetto prevede un approccio sinergico tra diversi enti e gestori di infrastrutture. Quali sono gli enti che stanno partecipando al progetto e qual è la loro area di interesse?

Tra le aziende del Gruppo, oltre ad Anas, partecipano al progetto anche RFI e Italferr. Fanno parte poi del partenariato: il CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche; l'ARPAT-Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana; l'Università di Bologna "Alma Mater Studiorum" e l'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, MOPI-Società italiana per la ricerca applicata e lo sviluppo di nuovi materiali e il Consorzio TEBAID dell'Università di Cosenza per le tecnologie biomediche avanzate.  
Il gruppo di lavoro guidato da Anas si occupa delle attività di gestione, comunicazione e coordinamento dell'intero progetto. Per quanto riguarda le altre due aziende parte del Gruppo: Italferr è responsabile delle analisi di sostenibilità mentre a RFI è affidata la fase di progettazione e implementazione delle soluzioni sviluppate nell'area pilota .
Il gruppo che fa capo ad ARPA Toscana ha come obiettivo lo sviluppo delle procedure innovative per gestire in sinergia le misure di mitigazione sonora in ambienti urbani complessi. L'Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria si occupa della progettazione di uno dei due prodotti che il progetto LIFE SILENT intende sviluppare: la pavimentazione antirumore con il polverino di gomma e le fibre di cellulosa funzionalizzate, mentre all'Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, è stata affidata la progettazione e sperimentazione di una barriera antirumore bassa realizzata con metamateriali per la mitigazione del rumore ferroviario. Sempre nell'ambito universitario, il Consorizio TEBAID (Consorzio dell'Università di Cosenza per le tecnologie biomediche avanzate) partecipa al progetto contribuendo allo sviluppo della miscela contenente fibre di cellulosa funzionalizzate. Infine, MOPI, Società italiana per la ricerca applicata e lo sviluppo di nuovi materiali, si occupa dello studio ed analisi dei materiali riciclati inseriti nel progetto.  
Ogni partner ha quindi una sua precisa area di competenza e un ruolo ben definito nel progetto, ma le attività sono strettamente interconnesse e i risultati vengono condivisi, creando una rete di collaborazione continua tra tutti i soggetti coinvolti.


Quali sono stati i principali progressi raggiunti in questo primo anno di attività del progetto LIFE SILENT?

Durante il primo anno ci siamo dedicati allo sviluppo delle tecnologie previste dal progetto, direttamente collegate ai tre macro-obiettivi di LIFE SILENT: incrementare la durabilità delle pavimentazioni antirumore per abbatterne il costo, migliorare le prestazioni acustiche, strutturali e di sicurezza delle barriere basse e definire le procedure per gestire ed implementare misure di mitigazione sonora in scenari ambientali complessi. Quindi, in prima battuta, il team di progetto si è impegnato nello sviluppo di una miscela innovativa con prestazioni meccaniche migliorate rispetto alle miscele tradizionali, in modo da incrementare la durabilità delle pavimentazioni stradali e quindi abbatterne i costi. Il team si è inoltre impegnato nello sviluppo di pannelli in metamateriale per migliorare le prestazioni acustiche delle barriere basse con particolare riferimento alle prestazioni di fono assorbimento e infine abbiamo lavorato sulla messa a punto di una metodologia per gestire in maniera sinergica gli interventi di mitigazione acustica negli scenari multisorgente.


Con il termine "metamateriali" cosa intendiamo?

I metamateriali sono dei materiali strutturati differenti dai più comuni materiali fonoassorbenti fibrosi impiegati normalmente nelle barriere anti-rumore. Vengono realizzati dando ad un qualunque materiale, anche riciclato, forme particolari che, sfruttando risonanza acustica e dissipazione termo-viscosa, assorbono l'energia sonora a determinate frequenze. Componendo opportunamente tante piccole unità risonanti accordate su diverse frequenze si riesce ad assorbire l'energia sonora generata dalle sorgenti infrastrutturali, siano esse strade o ferrovie. Si supera così il problema della scarsa durabilità dei materiali fibrosi.


In che modo invece queste nuove miscele che state mettendo a punto dovrebbero migliorare la durabilità delle pavimentazioni antirumore?

Per incrementare la durabilità delle pavimentazioni inseriamo all'interno della miscela non solo il polverino di gomma, ricavato dai PFU, ma anche delle fibre di cellulosa funzionalizzate che hanno lo scopo di incrementare la resistenza meccanica della miscela. In questo modo speriamo di ovviare ad uno dei principali problemi legati all'utilizzo delle pavimentazioni anti-rumore ossia la loro durata.


L'attuale legislazione, vista anche la recente promulgazione del nuovo decreto CAM Strade, gioca a favore dello sviluppo di questo nuovo tipo di pavimentazioni?
Si, la legislazione ci viene incontro. In particolare, il decreto CAM Strade che prevede l'impiego di una grossa quantità di materiale riciclato. Per il nostro progetto, come dicevo, utilizziamo sia il polverino di gomma sia le fibre di cellulosa, entrambi ricavati da materiali di scarto o rifiuti. Quindi il decreto CAM Strade rappresenta un utile strumento per la promozione e l'impiego della nuova tecnologia sviluppata.  


A febbraio si è tenuto l'evento "Rubberised Apshalt", dedicato all'uso dei materiali riciclati nelle infrastrutture. A chi era rivolto l'incontro e quali sono state le tematiche affrontate durante l'evento?
Il principale obiettivo dell'evento era quello di far dialogare tra loro diversi stakeholder, erano presenti: i produttori di conglomerati bituminosi, di polverino di gomma, le amministrazioni stradali sia pubbliche che private e le associazioni che supportano l'economia circolare tramite la promozione del riciclo dei PFU. L'incontro è stato l'occasione per far emergere le problematiche che impediscono la diffusione di queste nuove tecnologie, tra cui il maggiore costo e l'assenza di informazioni sulle prestazioni esibite. L'impegno che ci si è assunti durante questo incontro è stato quello di predisporre un programma di attività che consenta di risolvere queste problematiche e facilitare, anche grazie al CAM Strade, l'impiego delle pavimentazioni con materiale riciclato nel prossimo futuro.


Quali sono le prossime fasi di sviluppo del progetto LIFE SILENT?
Stiamo procedendo con la fase di sviluppo e test in laboratorio, ma entro la fine del 2025 sarà avviata la fase dimostrativa con la stesa della pavimentazione e l'installazione della barriera bassa  in un'area pilota situata a Roma, nel XI Municipio. Questa area conta circa 154.974 abitanti ed è attraversata dalla linea ferroviaria Roma-Aeroporto di Fiumicino, gestita da RFI, e dall'autostrada A91 gestita da Anas. Questa fase dimostrativa ci permetterà di valutare la sostenibilità delle soluzioni sviluppate e la loro potenziale diffusione nei diversi segmenti di mercato.


L'adozione di queste soluzioni quindi, in prospettiva futura, potrà davvero ridurre l'impatto che hanno queste infrastrutture sulla cittadinanza migliorandone sensibilmente la qualità della vita?
Assolutamente, lavorando per rendere queste soluzioni più durevoli in modo da contenerne i costi e adottando un protocollo unico che ne faciliti la diffusione sarà possibile ridurre più agevolmente le emissioni rumorose. La riduzione del rumore ha un impatto significativo su diversi aspetti. Il rumore, infatti, è una fonte di stress e influisce negativamente sulla qualità del sonno, con ripercussioni dirette sulla salute dei residenti. Inoltre, abbattere il rumore porta benefici economici, poiché l'inquinamento acustico contribuisce al deprezzamento degli immobili: una minore esposizione al rumore può quindi favorire un aumento del loro valore. Anche la fruibilità degli spazi esterni, produttivi ed educativi ne risente, influenzando non solo la socializzazione, ma anche la concentrazione in ambito lavorativo e scolastico. Si tratta quindi di un investimento sul futuro in grado di migliorare la qualità della vita delle persone.



Patrizia Bellucci è un'eminente professionista nel campo dell'acustica e della ricerca con una lunga carriera nell'ambito delle infrastrutture stradali presso Anas (società del Gruppo FS). Dopo aver conseguito una Laurea Magistrale in Elettronica e un Dottorato di Ricerca in Fisica Tecnica all'Università di Roma 'Sapienza', ha iniziato la sua carriera nel 1998 come consulente in acustica al Centro di Ricerca e Sperimentazione Stradale di Anas. Tra il 2000 e il 2023, ha diretto il Laboratorio di Acustica e Illuminotecnica, sviluppando progetti innovativi quali barriere antirumore sostenibili e sistemi fotovoltaici integrati. Dal 2017 ad oggi, è inoltre responsabile dell'Area Ricerca e Sviluppo, contribuendo significativamente a progetti di ricerca interni e europei, tra cui i progetti LIFE DYNAMAP e LIFE SILENT nel ruolo di coordinatore. Riconosciuta sia in Italia che all'estero, è membro di prestigiosi comitati come PIARC, CEDR e FEHRL e ha contribuito in ambito UNI alla stesura di norme nazionali nel settore dell'acustica. I suoi lavori le hanno valso numerosi riconoscimenti, tra cui il 'Premio ESRI 2009' per la miglior ricerca applicata, in apprezzamento del suo impegno nel campo dell'acustica, della sostenibilità ambientale e dello sviluppo delle infrastrutture.


Il progetto LIFE SILENT persegue tre obiettivi specifici:
1) Incrementare la durabilità delle pavimentazioni antirumore per abbatterne il costo. Questo obiettivo sarà perseguito aggiungendo al bitume fibre di cellulosa funzionalizzate provenienti da materiali di scarto (tessili e imballaggi) e polverino di gomma da pneumatici fuori uso. Si stima così di ottenere un incremento della durabilità del 20% ed una riduzione dei costi di circa il 14%.
2) Migliorare le prestazioni acustiche, strutturali e di sicurezza delle barriere basse, attraverso la progettazione e validazione di un prodotto innovativo. La barriera bassa sarà realizzata in gomma riciclata, utilizzando la tecnologia dei metamateriali. Questa tecnologia consente di ottenere elevate prestazioni di assorbimento acustico senza impiegare materiali fibrosi, noti per la loro scarsa durabilità.
3) Definire le procedure per gestire ed implementare misure di mitigazione sonora in scenari ambientali complessi. Sarà sviluppata e sperimentata una metodologia operativa per supportare i gestori delle infrastrutture locali nel coordinamento e integrazione delle azioni di mitigazione sonora pianificate, al fine di ottimizzare i risultati, sia in termini di efficacia che di efficienza.



Coordinatore:
Anas S.p.A
Partenariato: RFI, ITALFERR, Consiglio Nazionale delle Ricerche, ARPAT- Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana, Università degli studi di Bologna Alma Mater Studiorum, Università degli studi Mediterranea di Reggio Calabria, MOPI- Società italiana per la ricerca applicata e lo sviluppo di nuovi materiali, Consorzio TEBAID- Consorzio dell'Università di Cosenza per le tecnologie biomediche avanzate.
Budget del progetto: 2,65 Mln euro
Quota di cofinanziamento europeo: 60%


In foto: Ing. Patrizia Bellucci, Responsabile Ricerca e Sviluppo Anas (Società del Gruppo FS) e coordinatrice del progetto LIFE SILENT.