Il gotha del tunneling e dell'engineering si è riunito a Roma in un summit in cui si sono analizzate tecnica,
sicurezza e sfide future
Il 22 e 23 ottobre ha avuto luogo presso l'Auditorum dell'ANCE di Roma la Conferenza Internazionale promossa dalla Fondazione FASTIGI con la collaborazione dell'Ordine degli Ingegneri di Roma dal tema " Le Grandi Infrastrutture e la Funzione Strategica dei Trafori Alpini". L'incontro ha riunito alcuni dei principali esperti del settore e personalità di alto profilo intellettuale e culturale con lo scopo di analizzare la situazione Italiana e le prospettive future del Paese per una connessione più efficace con l'Europa. Alla base dell'iniziativa come sempre è la formazione professionale: la Fondazione, nata nel 2002 sotto la forma giuridica di Consorzio senza scopo di lucro, si impegna nell'alta formazione, nell' addestramento, nella ricerca scientifica e tecnologica nel settore infrastrutturale. La massiccia adesione di partecipanti è stata una conferma di quest'impegno quotidiano portato avanti con convinzione e passione. Gli argomenti trattati sono stati suddivisi in tre sezioni: quella economico-sociale di giovedì mattina; quella tecnica e quella politico-finanziaria svoltasi venerdì 23 ottobre.
Ad aprire i lavori è stato il Presidente della Fondazione Alessandro Focaracci che ha evidenziato come una ripresa degli investimenti infrastrutturali sia fondamentale non solo per il mondo imprenditoriale e professionale ma anche per mantenere ed anzi esaltare la vocazione morfologica del nostro Paese, ovvero quella di pontile lanciato nel Mediterraneo a servizio dell'Europa e proiettata verso Suez, il Nord Africa ed al centro del bacino del Mediterraneo. Anche l'Ing. Carla Cappiello, Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, ha sostenuto questo punto spiegando l'importanza dei trafori alpini che rivestono un elemento strategico nella definizione della competitività del sistema economico permettendo il passaggio di grandi flussi commerciali dall'area del Mediterraneo all'Europa.