Il 22 settembre scorso si è svolto il CavaExpoTech 2021, l'annuale appuntamento per tutti coloro che sono coinvolti professionalmente nel settore dell'attività estrattiva: imprenditori, fornitori di macchinari, impianti e servizi, consulenti, stampa tecnica ma anche tutti gli appassionati. L'evento si è tenuto presso Cave Merlini a Gaggiano, in provincia di Milano. L'attività produttiva di questa cava, che va avanti dal 1962, è costituita da un impianto di estrazione, lavorazione e selezione e da un impianto di frantumazione del materiale inerte."Cave Merlini, oltre ad essere socio di A.n.e.p.l.a., rappresenta uno dei fiori all'occhiello della categoria, per la qualità degli interventi di recupero ambientale e di tutela della biodiversità", ha commentato Giorgio Manara, Presidente di A.n.e.p.l.a. - Beni e Servizi e Titolare di Ma-estro. "Li ringrazio per averci ospitato e permesso di organizzare questa giornata".
Se nell'edizione passata ci si era concentrati sull'Industria 4.0, quest'anno il tema portante è stato "Economia circolare e le energie rinnovabili", sviluppato attraverso una prima parte della giornata in aula e seguita da una presentazione nell'area espositiva, in fase statica e dinamica, delle principali soluzioni tecnologiche adottate dai produttori per agevolare la transizione del settore estrattivo verso un nuovo modello economico più sostenibile. Il seminario in aula si è aperto con una presentazione degli espositori e delle diverse tecnologie, con un riferimento particolare all'energia fotovoltaica, e si è concluso con una tavola rotonda moderata dal Presidente di Anepla, Claudio Bassanetti, alla quale hanno contribuito con i loro interventi le Regioni Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Di particolare interesse, è stata la presentazione delle stesse sulle agevolazioni normative al fine del raggiungimento degli obiettivi di carbonizzazione che l'Italia si è data. Particolarmente animato e proficuo è stato anche il confronto "sul campo" tra gli imprenditori e i loro fornitori.
CavaExpoTech 2021 ha registrato una grande partecipazione. Sono state 42, infatti, le imprese espositrici in rappresentanza di tutti i principali settori del mercato: macchine movimento terra, mezzi cava-cantiere, gomme, impianti, reti, strumenti di misurazione, impianti fotovoltaici, servizi. Oltre 250 sono stati invece i visitatori, rappresentanti delle maggiori imprese del Nord Italia e anche del Centro Sud.
Riunite nell'area stand diverse aziende, a cominciare dalla storica Sovatec Industriale, attiva fin dal 1973 nella produzione di reti e piani vaglianti in acciaio ad alta resistenza per la selezione dei materiali nelle cave, nelle miniere e nell'industria, fino ad arrivare alla Calzeroni Stefano, con la sua esperienza a 360° per quanto riguarda il trasporto di materiali su nastri trasportatori, e a R.H.T., azienda all'avanguardia nel settore della produzione di macchine e impianti per cave, miniere e per il riciclaggio di macerie da demolizioni edili: frantoi, mulini, vagliatori, alimentatori costituiscono la parte predominante della sua produzione.
Presente in quest'area anche Tecno, società di consulenza e guida per le aziende che decidono di avviare un percorso di sostenibilità verso una riduzione del proprio impatto sull'ambiente e indirizzato al raggiungimento della neutralità carbonica. Parlando proprio di impatto ambientale e di riduzione delle emissioni, non possono non essere citate Hydrosolar e Ciel et Terre, entrambe impegnate nella progettazione e installazione di impianti fotovoltaici flottanti, utilizzabili in questo caso nei laghi di cava e di cui abbiamo potuto vedere un piccolo esempio durante l'evento.
Per quanto riguarda invece sistemi di misurazione e automazione, Ma-estro ha partecipato non solo come azienda di sviluppo software per il monitoraggio dei processi produttivi degli impianti, ma anche come partner tecnologico di CGT per la fornitura di sistemi di automazione e controllo da remoto per frantoi e vagli, in particolare con il Q-P Track installato su un frantoio Sandvik, marchio con il quale CGT porta avanti una partnership da diversi anni. Questo sistema offre diversi vantaggi, fra i quali la storicizzazione di tutti i dati della macchina, il controllo della sua efficienza lavorativa, con conseguente riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2, un aumento della sicurezza dovuto alla diminuzione degli interventi da parte dell'operatore, in quanto la gestione della manutenzione avviene da remoto.
Passando all'area di esposizione statica, abbiamo potuto ammirare da vicino le macchine e i mezzi scelti dalle imprese per rappresentare al meglio il tema di questa edizione di CavaExpoTech, come Matec, che progetta e realizza impianti di depurazione e filtrazione delle acque reflue completi e adatti a qualsiasi tipo di lavoro e necessità per settori quali quello minerario, degli inerti ma anche quelli del vetro e della plastica. In esposizione per Impianti Industriali, invece, un vaglio della linea Powerscreen per la separazione dei materiali a seconda delle loro dimensioni e il loro successivo riutilizzo. Una linea che offre diverse soluzioni, in risposta alle esigenze di ogni settore: vagli primari adatti al trattamento di materiali con granulometrie eterogenee, vagli secondari ideali per gli inerti e vagli rotativi per il trattamento di materiali grezzi anche di grandi dimensioni.
Presente anche Astra, con la sua celebre gamma di veicoli heavy-duty HD9, pensata per le situazioni più difficili in termini di condizioni climatiche, terreno e capacità di carico. Si tratta di una delle più specializzate gamme di mezzi progettati per il lavoro pesante nei settori petrolifero, minerario, cava-cantiere e carichi eccezionali. È possibile scegliere veicoli a 2, 3 e 4 assi con trazione parziale o integrale e in versione autotelaio o trattore con potenze motore diversificate da 380 a 560 CV in versione Euro3 ed Euro5 e da 450 a 560 CV per l'emissione Euro6. Oltre ai modelli standard con peso totale a terra fino a 50 ton e fino a 62 ton per la versione Dumper dell'8x6, Astra offre modelli speciali HHD con larghezza 2,9 mt a 3 e 4 assi con peso totale a terra fino a 62 ton.
Rimanendo in ambito di veicoli da cantiere, Scania ha portato tutta la forza e la robustezza della gamma XT. I veicoli da cantiere Scania coprono tutte le configurazioni di assi disponibili per il mercato italiano e, grazie all'approccio sartoriale del marchio svedese, possono essere adattati ad ogni allestimento. Iniettori, camere di combustione e rapporto assale posteriore ottimizzati, contribuiscono a ridurre il regime motore e a diminuire il consumo di carburante del 3%. Con una vasta gamma di alternative di motori, dal leggero motore da 7 litri fino al celebre V8 Scania, l'XT garantisce affidabilità e ottimi consumi anche nel cava e cantiere.
Scai, invece, si è presentata con un escavatore ZX350-7, della serie di escavatori di classe media ZAXIS-7 di Hitachi. Si tratta di un escavatore con una potenza nominale motore di 210 kW e un peso operativo di 37.500 kg, conforme alle normative Stage V e quindi in grado di arrivare ad un risparmio di carburante fino al 10% rispetto ai modelli precedenti. Questo è possibile grazie al circuito idraulico TRIAS III di Hitachi, che garantisce livelli di prestazione elevati in ogni applicazione, dalle operazioni di caricamento a quelle di scavo pesante. La sicurezza e il comfort dell'operatore sono un elemento fondamentale: la cabina presenta ampi spazi e subisce il 20% in meno di vibrazioni rispetto alle generazioni precedenti; inoltre, comprende una vista a 270° dall'alto grazie al sistema di telecamere Aerial Angle.
Da statici si diventa dinamici, nella zona di Cave Merlini destinata all'esposizione di macchinari in movimento. Abbiamo visto all'opera diversi escavatori, come il 323 di CAT, un escavatore idraulico con un peso operativo di 25.500 kg, una potenza motore di 129 kW e un braccio lungo 5,7 m. Il CAT 323 unisce velocità, efficienza e potenza: combinando queste caratteristiche con una cabina riorganizzata, intervalli di manutenzione prolungati e consumo di carburante ridotto, è possibile ridurre il costo di proprietà fino al 15% e risparmiare sui consumi fino al 20% rispetto ai modelli precedenti.
Per la sua prima partecipazione in assoluto al CavaExpoTech, invece, Volvo CE Italia ha deciso di mettere in funzione il suo escavatore EC350E, dotato del sistema Dig Assist, una suite di strumenti progettati per assicurare una precisione di scavo straordinaria in meno tempo rispetto ai metodi convenzionali, eliminando l'esigenza di tracciatura manuale o la verifica di profondità e pendenze in loco. L'EC350E è una macchina da 37 tonnellate progettata per offrire livelli elevatissimi di comfort, sicurezza, versatilità, efficienza e produttività. Monta un motore Volvo D8M Stage V che eroga una potenza lorda di 220 kW e un sistema elettro-idraulico, mentre lo sbraccio di scavo massimo è di circa 11 m.
Cimertex Italia, distributore di prodotti Komatsu nei territori del Centro e Nord Ovest d'Italia, ha deliziato gli spettatori con un escavatore ibrido HB365NLC. Nel sistema ibrido di Komatsu il motore di rotazione elettrico-generatore cattura e rigenera l'energia durante la decelerazione della torretta e la converte in energia elettrica, riducendo in maniera significativa il consumo di carburante. Grazie alla scelta di 4 bracci, è possibile allestire il HB365NLC in modo da soddisfare esigenze ben specifiche in termini di trasporto, spazio operativo o tipo di applicazione. In modalità a due bracci è possibile scegliere l'opzione "Power" per una forza di scavo più efficace o l'opzione "Smooth" per le operazioni di raccolta di materiali e finitura. La modalità Economy, invece, può essere regolata in modo da fornire l'equilibrio ideale tra potenza ed economia, in funzione del tipo di applicazione da utilizzare.
Simem infine, ha esposto il suo Bison 250, un impianto mobile caratterizzato dalla presenza di un mescolatore continuo, che può arrivare a mescolare fino a 250 tonnellate di materiale ogni ora, e un design studiato appositamente per consentire un'elevata funzionalità in differenti tipologie di produzione. Si tratta di un impianto modulare, e rappresenta la soluzione ideale quando è necessaria una pesatura accurata di più aggregati e polveri, compresi cementi e polveri volatili. Le applicazioni includono, tra le altre, pavimentazioni, basi trattate con cemento e miscele di stabilizzazione del suolo.
In definitiva, questo CavaExpoTech 2021 è stato caratterizzato da una grande diversità riscontrata nelle proposte da parte delle aziende, ma anche da un altrettanto importante entusiasmo da parte dei visitatori e dei rappresentanti delle imprese stesse, che fanno ben sperare per le edizioni future dell'evento.