Abbiamo avuto il piacere di incontrare Massimiliano Quintini, fondatore dell'azienda MIC (Montaggi, Manutenzioni, Impianti e Cave) che dal 2006 mette a disposizione la sua esperienza e la sua passione nel settore delle draghe per la realizzazione di sistemi di estrazione all'avanguardia. Qui di seguito ne seguiremo l'evoluzione per poi definire l'identikit di un'azienda sempre più sull'onda del successo
L'estrazione tramite l'utilizzo di draghe di risorse naturali come sabbia e ghiaia presenti nei letti fluviali, laghi e fondali marini, risulta oggi un'attività di rilievo che permette di sfruttare tali risorse ed impiegarle per la produzione di calcestruzzo, asfalto e altri materiali da costruzione. In questo contesto, spicca fra tante la determinatezza della azienda bergamasca MIC (Montaggi, Manutenzioni, Impianti e Cave) di Massimiliano Quintini, che si sta imponendo in un mondo non ancora totalmente esplorato offrendo soluzioni all'avanguardia e soprattutto pensate ad hoc per le esigenze di ogni cliente.
Tutto ha avuto inizio nel non così lontano 2006, quando Massimiliano, con oltre tre decenni di competenza ed esperienza alle spalle come tecnico specializzato nell'ambito della costruzione, montaggio e assistenza di draghe e impianti di selezione ed estrazione inerti per un'azienda leader di settore, decise di intraprendere una nuova sfida personale fondando così MIC (Montaggi, Manutenzioni, Impianti e Cave). "Abbiamo iniziato fornendo la nostra assistenza in cantieri effettuando manutenzioni, migliorie e modifiche delle macchine presenti arrivando pian piano a compiere revisioni complete di macchine usate ricondizionandole e portandole quindi al punto zero, sia per quel che riguarda l'impianto elettrico che la parte meccanica" ha affermato Quintini.
Nel frattempo, man mano che la competenza dell'azienda cresceva, così facevano le opportunità. Le richieste di assistenza, manutenzione e revisione iniziarono ad affluire numerose portando MIC ad espandersi anche al di là dei confini nazionali e a lavorare per clienti molto importanti. Un grande risultato che conferma la dedizione e diligenza di chi opera al suo interno. La storia di MIC è così segnata da grandi momenti di trasformazione e crescita come quello che ha visto la revisione completa di una draga galleggiante a benna mordente che confermò non solo la capacità dell'azienda di affrontare sfide complesse, ma segnò anche il passo successivo della sua evoluzione.
Quintini ci ha raccontato a riguardo: "Con il passare del tempo, la voglia di spingerci oltre diventava sempre più forte così, una volta acquisiti i progetti della vecchia azienda per cui lavoravo, si è operato sulla base di quelli per la produzione della nostra prima macchina, progettata e realizzata sulla base di tutte le migliorie che negli anni avevamo apportato alle macchine esistenti". Il 2022 segna così il raggiungimento di un nuovo apice per MIC che vede la completa realizzazione della prima draga interamente costruita all'interno e concepita per offrire una soluzione personalizzata, su misura delle esigenze del cliente e in piena rispondenza alla conformazione della cava. Un vero gioiellino all'avanguardia e completamente Made in Italy di cui Quintini ne ha parlato con estremo orgoglio: "Dopo un lungo confronto con il cliente e un'attenta analisi delle sue richieste abbiamo iniziato a realizzare il progetto. Il requisito fondamentale era che si riuscisse a raggiungere una profondità di scavo fino a 60 m con elevate velocità in salita (140 m/min) e discesa (160 m/min). Inoltre, era necessario pensare alla parte strutturale del vaglio di alimentazione e del lavaggio in modo tale da ovviare a un problema di scavo che si verifica in quel cantiere e che fa sì che l'inerte venga inquinato dall'argilla che deve di conseguenza essere eliminata a monte così da garantire una migliore qualità del prodotto estratto.
La macchina è stata poi dotata di impianti satellitari di ultima generazione che garantiscono lo svolgimento delle operazioni di scavo in totale sicurezza e controllo riuscendo ad ottimizzare in questo modo anche la produzione.
Sono stati installati infatti i sistemi di controllo MARPO 10x e MARPO Office che, collegati al satellite, consentono: la geolocalizzazione della macchina in tempo reale; l'aggiornamento costante sulla profondità di scavo (fino a 10 cm di tolleranza) grazie alle differenti posizioni degli ecoscandagli e i cui dati vengono visualizzati sul monitor di bordo con vista dall'alto e di profilo; la possibilità di determinare i tempi produttivi di dragaggio e le aree di scavo; ed infine è possibile avere una stima delle quantità dragate in modo tale da poterle confrontare con quelle effettive (a fine giornata, settimana, mese).
Tenere sotto controllo tutte queste informazioni risulta di fondamentale importanza al fine di sfruttare al meglio le risorse della cava, dando la possibilità di gestire e pianificare in modo ottimale le estrazioni e le operazioni di scavo, evitando tra l'altro il rischio di incorrere in verbali e controlli da parte delle autorità.
Vale la pena aggiungere che in fase di realizzazione si è puntato a rendere più agevole i lavori di manutenzione ordinaria in modo tale che potessero essere eseguiti dal personale interno in pochi e semplici passi riducendo drasticamente anche i tempi di fermo della macchina. Nello specifico abbiamo adottato l'utilizzo di componenti senza ingrassaggio che, oltre a quanto detto, evitano l'inquinamento della falda, aspetto da non sottovalutare in un momento in cui è necessario fare il massimo per garantire la sostenibilità dello scavo. Inoltre, allo scopo di ridurre l'impatto ambientale, garantendo allo stesso tempo un notevole risparmio per il cliente, sono stati installati inverter rigenerativi all'avanguardia che abbassano del 10-15% il consumo energetico dei motori e utilizzati oli biodegradabili su tutti gli impianti a bordo draga. Il prossimo passo sarà quello di realizzare sempre per lo stesso cliente una linea di nastri trasportatori da terra di circa 1 km allo scopo di evitare il trasporto su gomma.
Numerosi i progetti futuri ad iniziare da quelli che ci vedranno impegnati in Francia dove ci occuperemo del restyling completo di due draghe concorrenti che verranno riammodernate modificando l'intero impianto elettronico e strutturale con la sostituzione delle parti meccaniche usurate, del vaglio e dei galleggianti", ha concluso Quintini.
Ma quali sono le chiavi del successo di MIC? La mission di Massimiliano Quintini è chiara: trovare, ideare soluzioni laddove queste non esistono e nel farlo risulta di primaria importanza avere sempre un occhio di riguardo verso il cliente, poiché ogni cliente è unico e uniche sono le sue esigenze. Questa mentalità orientata all'innovazione si riflette nella capacità di realizzare ogni macchina come un prodotto mirato, una soluzione personalizzata attentamente studiata per andare incontro alle diverse problematiche di scavo. A questo proposito Quintini ha sostenuto con grande enfasi: "È questo che ci differenzia dai nostri competitor, la piena disponibilità a modificare la macchina e adeguarla alle caratteristiche della cava e del materiale estratto: recupero della sabbie in maniera ottimale per chi ha poca sabbia; frantumazione e smaltimento delle pietre grandi con recupero ottimale delle stesse; ed infine tutta la linea di servizi per abbattere i costi di spostamento del materiale. Il tutto tenendo conto delle normative in vigore che si diversificano da luogo a luogo. In più, con il cliente manteniamo una linea diretta negli anni fornendogli piena assistenza in qualsiasi momento offrendo tra gli altri anche il servizio di recupero subacqueo dei singoli componenti o macchinari interi dimostrando così il nostro impegno nel superare le aspettative dei clienti di fronte a problemi comuni tra cui quelli causati dal vento."
In conclusione, nel mondo delle imprese l'evoluzione e la trasformazione sono costanti, soprattutto quando alimentate dalla passione, esperienza e determinazione dei loro fondatori. L'azienda MIC di Massimiliano Quintini ne è un perfetto esempio, guidata dalla sua visione e dedizione, in 15 anni è passata dall'avere 3 dipendenti dedicati alla manutenzione a 8 operai e riuscendo a costruire un'intera draga. MIC (Montaggi, Manutenzioni, Impianti e Cave), con il tempo, non solo ha ridefinito il suo ruolo nel settore delle draghe, ma sta anche lasciando il segno attraverso innovazione, competenza e un approccio unico alle esigenze dei clienti.