Un CASE CX210D restaura l’area archeologica del ponte di San Vito, nel riminese

È da poco terminata la riqualificazione dell'area archeologica del ponte romano di San Vito, nella campagna riminese, finalmente restituita alla comunità. Il ponte sorge accanto al fiume Uso, che molti storici ritengono essere il Rubicone attraversato da Giulio Cesare.

Nell'ottobre scorso è stata inaugurata l'area archeologica di San Vito, ai confini tra i comuni di Rimini, San Mauro e Santarcangelo di Romagna.

Al centro dell'intervento, i resti del ponte romano accanto al quale scorre il fiume Uso che - a detta di diversi storici - sarebbe il Rubicone attraversato da Giulio Cesare. Il corso d'acqua avrebbe rappresentato il confine della colonia di Ariminum e della Repubblica di Roma, all'interno della quale non si poteva entrare in armi. La celebre frase "Il dado è tratto", riportata in latino dal biografo Svetonio, fu pronunciata da Cesare nel gennaio del 49 a.C. proprio durante il passaggio del Rubicone, prima mossa verso la conquista di Roma e del suo impero mediterraneo.

Un ulteriore indizio a favore di chi sostiene che questo fosse il limes invalicabile del Rubicone è l'impianto a otto arcate del ponte di San Vito, portato alla luce dai recenti scavi archeologici. Un ponte più lungo persino di quello di Tiberio a Rimini ed evidentemente di importanza strategica.

L'operazione che ha restituito a Rimini parte del suo patrimonio storico è stata promossa dall'Amministrazione Comunale, affidata al Consorzio Con.co.s. e realizzata da una delle Imprese consociate, Edilsagea Srl, di Sant'Arcangelo di Romagna, storico cliente di MAIE, concessionario CASE per l'Emilia Romagna.

I lavori nel dettaglio

La macchina che si è presa cura di riportare il ponte e l'area archeologica ai fasti passati è un escavatore cingolato CASE CX210D. Nella prima fase dei lavori, svoltisi a maggio 2022, dopo la bonifica bellica, sono stati effettuati gli scavi, la pulizia delle scarpate e la sagomatura del terreno.

In seguito, Edilsagea ha realizzato un percorso ad anello in grado di unire le rovine, l'antico tracciato della Via Emilia e il fiume Uso, in modo da riqualificare e rendere fruibile l'intera area.

Una nuova pavimentazione, panchine e aiuole oggi valorizzano il percorso della vecchia Via Emilia che ha inizio dal sagrato della chiesa dei santi Vito e Modesto, realizzato in calcestre. Da lì, prosegue verso l'area degli scavi archeologici, dove si collega con l'accesso dalla strada carrabile a Sud, che è diventato il nuovo ingresso principale alla zona. La rampa di accesso costituisce un cannocchiale ottico verso i resti del ponte che permette una vista d'insieme sull'area di scavo.

Racconta Nicola Detti, che assieme al padre Andrea gestisce Edilsagea: "L'escavatore CASE ha eseguito gli scavi a sezione per la posa degli impianti, gli scavi di sbancamento per la profilatura del terreno circostante al ponte romano, e soprattutto la riprofilatura delle scarpate con benna oscillante orientabile". E prosegue: "Si tratta di una macchina molto versatile, i nostri operatori ne apprezzano la rapidità di esecuzione che non scende a compromessi con la maneggevolezza e la sensibilità dell'impianto idraulico, che risulta molto dolce e preciso".

L'escavatore ha lavorato alla commessa circa 150 ore in 30 giorni, consentendo all'Impresa di terminare i lavori nei tempi prestabiliti.

Edilsagea si è anche occupata della messa a dimora di alberi e arbusti e, per ricordare la posizione dei piloni del vecchio ponte romano, oggi non più visibili, sono stati piantati dei Carpini bianchi, che accompagnano la passeggiata verso il fiume. Tutti i percorsi sono costeggiati da punti luminosi che garantiscono la percorribilità in sicurezza di tutta l'area archeologica, anche nelle ore serali.

Non solo archeologia, ma anche pulizia dell'alveo dei fiumi e ripascimento litorale marino

Edilsagea e il Consorzio Con.co.s. soc. cooperativa hanno portato avanti con successo la riqualificazione dell'area archeologica del ponte romano di San Vito. Ma l'Impresa romagnola è attiva in diversi settori: dalle opere di urbanizzazione a quelle stradali, dalle opere idrauliche a quelle fluviali e marittime, oltre che nelle demolizioni. Da anni, si affida a CASE, di cui possiede tre pale gommate CASE 621G e tre escavatori: un CASE CX210D, un CX240D e un CX145DSR.

Gli escavatori dell'impresa lavorano in due contesti particolarmente usuranti: la realizzazione di pennelli e scogliere all'interno dell'alveo dei fiumi dove la presenza di terreno roccioso mette a dura prova il carro del mezzo; il ripascimento del litorale marino, dove il fattore usurante è senz'altro la salinità dell'ambiente di lavoro, che sfida tutte le parti meccaniche di movimento.

"La scelta dei mezzi per noi è fondamentale," spiega Detti, "devono essere sempre al top e con i CASE non abbiamo mai avuto problemi. Un piccolo aneddoto: con il CASE CX240D, un nostro operatore - mentre trinciava la vegetazione sul fiume Marecchia a Rimini - ha toccato, facendolo scoppiare, un cavo Enel di media tensione scoperto e affiorante sull'argine del fiume. Nonostante la grande esplosione provocata, l'operatore in cabina è rimasto completamente isolato e non ha riportato alcun trauma. Siamo sicuri che se fosse successo con un mezzo meno recente e sicuro, non sarei qui a raccontare con leggerezza questa vicenda. L'operatore ci ha più volte ringraziato per il nostro attaccamento al parco mezzi che rinnoviamo continuamente e teniamo in condizioni maniacali".

Raccontano Francesco Mustaro, area Manager Emilia Romagna, e Marco Manenti, Funzionario Commerciale di MAIE: "MAIE da anni ha l'onore di essere partner di Edilsagea, una realtà fiore all'occhiello della Riviera, per la professionalità e la passione con cui svolge quotidianamente il proprio lavoro. Con loro, siamo felici di poter contribuire al recupero e alla valorizzazione del nostro territorio con mezzi all'altezza e sicuri".

Il concessionario: MAIE di Ravenna

MAIE nasce nel 1971 e dal 1981 inizia la partnership con Fiat Allis. Nel 2013 CASE entra a far parte dell'offerta MAIE. La concessionaria è presente in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise con 3 filiali, un network di officine autorizzate e una rete vendita in costante ampliamento, 

MAIE da oltre 50 anni è un punto di riferimento per la distribuzione di macchine movimento terra e per la pavimentazione stradale. Una squadra di professionisti impegnati nella costruzione di relazioni di valore, che partono dall'offerta di soluzioni su misura e si completano in un servizio di assistenza e ricambi che garantisce qualità, sicurezza e continuità.

 

 


Altri contenuti simili

MACCHINE

CNH ha inaugurato, presso lo stabilimento dei record di Lecce, la linea di produzione di una nuova pala gommata compatta...

MACCHINE

CASE Construction Equipment ha aggiornato la sua gamma di pale gommate di medie dimensioni con il lancio dell’ottavo modello. La...

MACCHINE

Grande successo per i roadshow europei di CASE. La tappa italiana andata in scena presso la cava di Calenzano (FI)...