Al Bauma 2022 l'azienda svedese mostrerà la gamma attuale di motori diesel ultra efficienti, dal D5 al D16, insieme alle nuove tecnologie sostenibili
Volvo Penta è al lavoro per supportare i bisogni del futuro tanto quanto quelli del presente.
L'innovazione più grande per supportare l'iniziativa Science Based Targets (SBTi) per portare a zero le emissioni nette entro il 2040 avrà un posto d'onore nello spazio Volvo Penta a Bauma: si tratta della trasmissione elettrica, da poco entrata in produzione nelle autopompe Rosenbauer RT e RTX, che era stata originariamente presentata nel 2019 come prototipo in un trattore per terminal modificato a riprova della versatilità e della configurabilità delle soluzioni elettriche Volvo Penta.
Morgan Blomgren, Director Strategy & Business Development, ha spiegato: "Abbiamo molta esperienza in diversi campi, che insieme alla nostra provata conoscenza dell'elettromobilità ci permette di costruire la miglior piattaforma modulare possibile per le applicazioni dei nostri clienti. Da questa base possiamo poi ottimizzare il design e adattare tutto il sistema di trasmissione elettrica per ogni singolo veicolo, considerandone lo specifico utilizzo, il clima e l'ambiente in cui opererà."
Blomgren riprende: "Per avere successo nel nostro percorso di trasformazione è fondamentale una forte collaborazione con i clienti e i partner. Non possiamo raggiungere i cambiamenti necessari da soli, per questo lavoriamo così a stretto contatto con clienti, fornitori, governi, aziende e investitori."
Motori a basso consumo di carburante
Oltre a potersi avvalere di una gamma di tecnologie testate e dell'esperienza di tutto il gruppo Volvo, l'innovativa trasmissione non sarebbe stata possibile senza le solide basi date dalle soluzioni di alimentazione collaudate negli anni da Volvo Penta. Popolari in una grande gamma di mezzi, da frantoi, a vagli, a camion minerari sotterranei, i suoi motori Stage V e i suoi gruppi elettrici sono stati del tutto ottimizzati per soddisfare i bisogni dei clienti in termini di produttività, tempo di operatività e costi complessivi di gestione. La rigenerazione passiva del sistema di post-trattamento è stata massimizzata eliminando fermi imprevisti, mentre il consumo di carburante è stato ridotto fino al 5% rispetto ai modelli Stage IV.
Essendo uno dei motori Volvo Penta più popolari per l'ambito minerario e construction, il nuovo D16 è stato premiato come Engine of the Year 2021 (>175CV) al Diesel Progress Summit. In gran parte questo riconoscimento è dovuto all'aumento di potenza (769CV/585 kW) accompagnato da una significativa riduzione di consumi di carburante fino al 10%. Implementando il raffreddamento ad acqua, la tecnologia dual turbo fornisce performance elevate in tutto il range operativo, permettendo di avere una coppia elevata sia ai bassi che agli altri regimi del motore. Ciò permette di soddisfare le necessità di svariate applicazioni senza che gli operatori debbano fare un compromesso fra prestazioni e coppia. Ad esempio, nell'estrazione mineraria i clienti possono beneficiare sia di elevata potenza che di elevata coppia, che portano a un aumento di produttività.
Blomgren conclude: "Nel breve termine il focus è ancora incentrato sui motori a combustione interna, e continueremo lo sviluppo in quest'area per restare competitivi. I nostri motori possono già utilizzare l'HVO e il biodiesel, e per supportare ulteriormente il nostro percorso di trasformazione verso soluzioni a zero emissioni, stiamo anche cercando di farli funzionare con il CNG, biogas e l'idrogeno, insieme all'utilizzo dell'ibridazione: tutte possibili soluzioni di transizione per quei mercati che non possono ancora supportare le soluzioni completamente elettriche".
Il motore D16
Il motore D16 Stage V/Tier 4F porta con sé numerosi benefici, inclusa una riduzione dei consumi fino al 10%, coppia massima sia ad alte che a basse velocità e performance ad elevate altitudini.
Il motore off-road da 16L è il più versatile e potente prodotto da Volvo Penta fino ad oggi. La tecnologia è stata testata per milioni di ore e attraverso l'utilizzo operativo. Oltre ai bassi consumi, il D16 fa uso della tecnologia EATS (Exhaust Aftertreatment System), che permette di utilizzare solo tecnologie di riduzione selettiva catalitica, eliminando la necessità di ricircolo dei gas di scarico (EGR) o di un filtro antiparticolato (DPF). Il design ottimizzato di EATS garantisce un alto tempo di operatività e bassi costi complessivi di gestione.
Il sistema dual turbo del D16 è basato su tecnologie testate che vengono utilizzate dai motori Volvo Penta da più di dieci anni. È il primo dei versatili motori industriali della compagnia ad utilizzare questa tecnologia. Combinata con l'efficiente sistema di combustione aiuta inoltre il motore a raggiungere le performance leader del settore ad un'elevata altitudine: a 2500m il D16 funziona come al livello del mare.
Costruito sull'affidabile design a sei cilindri in linea, il D16 è stato progettato per un risultato fluido con bassi livelli di rumore. Un motore durevole, compatto, facile da installare: è costruito per garantire performance elevate. Con punti di manutenzione facilmente accessibili, il motore industriale è semplice da manutenere e ora ha un intervallo di cambio olio esteso da 500 a 1000 ore.
Il D16 da 16 litri diesel eroga una potenza di 585kW/796CV, a 1900 giri al minuto e una coppia massima di 3650Nm. Oltre che rispettare le normative Stage V e Tier 4F, questo nuovo motore rispetta anche le richieste di MSHA, CANMET, Reg 120, Reg 96 e RoHS2.
ABBEMA spacca tutto
Quando due anni fa la compagnia svedese di frantumazione e costruzione ABBEMA ha acquistato il suo più grande frantoio a cono, equipaggiarlo con un Volvo Penta D16 è stato l'inizio di una bellissima amicizia.
Data la relativamente recente impennata nella richiesta di materiali da costruzione, Benth Winqvist, proprietario e AD di ABBEMA, è sempre più convinto della sua decisione, presa più di due anni fa, di investire in un gigantesco frantoio a cono mobile Metso Lokotrack LT330D.
A quel punto, la sua azienda, nata quasi un decennio prima, si era consolidata come un vero e proprio fornitore di servizi di costruzione e frantumazione nel sud della Svezia, e il business era in espansione con un fatturato di circa 4 milioni di euro. Ora, otto delle venticinque macchine che possiede sono frantoi, anche se nessuno degli altri sette è paragonabile al nuovo gigante di 71t lungo 20.5m.
"Già avevamo un'alta richiesta a metà 2019" dice Winqvist "quindi dovevamo aumentare la nostra capacità operativa. Non solo questa grande macchina era perfettamente adatta ai nostri ultimi obiettivi di produzione, ma è anche la dimensione più grande che si possa avere senza doverla smontare per trasportarla ad un altro sito. Inoltre, dato che vogliamo essere in prima linea come fornitori di servizi, dobbiamo restare aggiornati con gli ultimi modelli sul mercato."
Combinando nello stesso telaio un frantoio secondario con un vaglio a tre piani, l' LT330D è una vera innovazione. Ricevendo la pietra direttamente da un frantoio primario prima di ridurla in frammenti più piccoli, può produrre tre frazioni differenti di materiale allo stesso tempo. Con il suo frantoio a cono Nordberg GP330 alimentato elettricamente per un funzionamento più economico, di solito si appoggia su fonti di energia esterne, ma nel caso di ABBEMA non è possibile, perché le loro macchine sono in azione lontano dalla rete elettrica.
Di conseguenza, Winqvist ha selezionato un Volvo Penta D16 come generatore integrato, assicurando operazioni efficienti a prescindere dalle circostanze. Disegnato per dare energia a una grande gamma di generatori standby o di potenza primaria, questo compatto motore a 6 cilindri allineati da 16.1L dispone di turbo compressori dual stage e pistoni di acciaio heavy duty per garantire un'eccellente densità di potenza, fornendo una potenza primaria equivalente a 596kWm a 50Hz/1500rpm.
"Il D16 si è dimostrato molto affidabile, ed è quasi sempre in azione, esclusa la manutenzione programmata" - afferma Winqvist entusiasta - "Però, dato che l'ambiente di cava è molto ostile e polveroso, abbiamo deciso di restare su un intervallo di servizio di 500 ore invece che le suggerite 1000 - crediamo sia meglio un eccesso di cautela. La manutenzione programmata fa sentire tutti tranquilli, specialmente per il fatto che non abbiamo avuto fermi imprevisti da quando abbiamo iniziato a usare questa macchina due anni fa."
Adam Johnson, operatore principale del LT3330D e incaricato della logistica giornaliera ha osservato i benefici del D16 in prima persona: "Consuma meno olio o carburante rispetto alle altre case, quindi è molto più economico da far funzionare. È anche molto forte, permettendo la frantumazione di 220t/h di materiali inerti per il cemento o la costruzione di strade, o 350t/h di detriti più grandi. E il poco rumore è un altro vantaggio molto apprezzato!"
Il successo della collaborazione non è stato un caso, sostiene Fredrik Larsson, Key Account Manager OEM di Volvo Penta, sottolineando come serva anche un grande lavoro dietro le quinte. "A Volvo Penta ci impegniamo per migliorare continuamente ed avere una rete di assistenza sufficientemente diffusa. Lavoriamo attivamente con i nostri OEM per stabilire dei buoni rapporti tra i loro e i nostri rivenditori prima che le macchine vengano messe al lavoro. Le relazioni personali sono fondamentali in questo campo. In questo caso, il nostro dealer svedese lavora a stretto contatto con Metso per ottenere la più alta soddisfazione possibile dei clienti."
Winqvist è già convinto dell'idea di aggiungere altri macchinari equipaggiati con Volvo Penta alla sua flotta in espansione, anche se, avendo investito molto in frantoi nuovi e sempre più grandi, escavatori e pale caricatrici negli ultimi quattro anni, ulteriori acquisti sono rimandati almeno a fra qualche mese .
"La nostra strategia è di utilizzare i macchinari per circa quattro anni" - dice Winqvist - "e poi rimpiazzarli con l'ultima e più innovativa tecnologia. Quindi sono sicuro che ci incroceremo ancora con Volvo Penta!".