Un’ammiraglia in cava

Sul terreno sabbioso di Cave Merlini a Gaggiano (MI) abbiamo testato il nuovissimo DAF XFC 530 FAD 8x4. Un truck sorprendente pronto a riscrivere le regole del cava-cantiere

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Se fosse una macchina sarebbe l'ammiraglia, ossia la vettura di maggior prestigio prodotta da una casa automobilistica. Non si tratta di un'auto, eppure il DAF XFC 530 FAD 8x4 è davvero un'ammiraglia, l'ammiraglia del cava-cantiere, della Casa olandese e non solo. Dimentichiamoci i classici mezzi d'opera spartani e rigidi, ormai da anni i Costruttori ci hanno abituato a veri e propri salotti in cava, ma DAF con l'XFC 530 FAD 8x4 è andata davvero oltre.

Lo abbiamo visto campeggiare sullo stand DAF al Samoter a Verona, lo abbiamo visto guidare dagli operatori in Cava Vezzola al Cava Expotech di Lonato del Garda (BS) e ora, finalmente, lo abbiamo potuto mettere alla prova, ovviamente sempre nel suo ambiente naturale: la cava.

Il nuovissimo XFC 530 FAD 8x4, che abbiamo testato sul terreno sabbioso di Cave Merlini a Gaggiano (MI), è davvero sorprendente. E la sorpresa inizia appena saliti a bordo. La Day Cab DAF, progettata in base alla nuova normativa della Ue in tema di pesi e dimensioni dei veicoli e delle loro combinazioni (la 2015/719, che sostituisce la precedente 95/53) è la medesima per tutti i segmenti della gamma NGD, New Generation DAF, e rispetto alla precedente generazione presenta un allungamento dell'abitacolo che consente di migliorare sia la volumetria interna, sia la visione diretta del conducente, quindi a tutto beneficio della sicurezza, nonché il comfort di bordo.

Partiamo dal sedile (Luxury Air) e dal volante: è impossibile non trovare la propria posizione di guida, entrambi offrono la maggiore possibilità di regolazione disponibile sul mercato. Il volante, ad esempio, ha una gamma di regolazioni vastissima: dall'angolazione orizzontale, che consente anche un accesso più confortevole in cabina, a quella tipica di una moderna autovettura. La plancia è a doppio schermo, sia quello frontale che quello laterale sono digitali, e ha un'interfaccia molto intuitiva ed ergonomica che offre diverse opzioni di personalizzazione: tramite la rotella posizionata sul volante, si può scegliere facilmente tra un design moderno o classico e selezionare il livello di informazioni presentate, mentre sulla parte destra della plancia si può personalizzare la posizione dei pulsanti.

Prima di parlare dei due pulsanti più interessanti per le mission offroad, la funzione antiarretramento e la modalità offroad, e di entrare nel vivo nella nostra prova, occorre sottolineare ed elogiare la grande visibilità della Day Cab NGD. Il montante A è arretrato, il parabrezza è dunque ricurvo e molto ampio, ben 2,3 mq, i finestrini laterali sono di generose dimensioni, la linea di cintura è molto bassa, di derivazione stradale ma molto apprezzabile anche in cava e in cantiere, proprio perché concorre ad aumentare la visione diretta dell'autista. A tal fine abbiamo molta luce anche tra il montante A e gli specchietti laterali, comprensivi di specchi grandangolari, ma soprattutto, visto che la sicurezza viene prima di tutto, sull'XFC 530 FAD 8x4 è installata la Corner View, ossia la telecamera montata sul lato destro del veicolo in grado di offrire una visione completa dalla parte frontale fino alla parte laterale del mezzo, andando a coprire 270° di visuale. Dal posto di guida possiamo tenere sott'occhio l'eventuale operatore che si muove intorno al truck o l'utente della strada, ricordiamocelo i cava-cantiere si muovono anche per le vie cittadine, grazie allo specchietto laterale di sinistra, poi ne manteniamo il contatto visivo grazie alla linea di cintura frontale molto bassa e, infine, si può monitorarne il passaggio grazie alla Corner View e allo schermo interno, così da seguirlo fino alla fine del veicolo. In più, per aumentare ulteriormente la visione diretta e la sicurezza, DAF mette a disposizione l'opzione della finestratura aggiuntiva ricavata sulla portiera lato passeggero e l'opzione cinema seats, ossia la seduta del sedile passeggero reclinabile. Specchi grandangolari e Corner View possono fare davvero la differenza, specie se si opera in cantieri complessi con molti mezzi e personale in movimento. Non va dimenticato che essendo un mezzo d'opera l'angolo di attacco è di 25° e la luce da terra è di ben 40 cm, proprio per poter affrontare qualsiasi salita e andare ovunque serva, da ciò ne deriva però che la cabina risulta essere più in alto rispetto ad altre tipologie di trucks e quindi tutte queste accortezze in termini di visibilità e sicurezza sono ancor più apprezzabili.

Considerando i terreni insidiosi che normalmente deve affrontare un cava-cantiere, il DAF XFC 530 FAD 8x4 oltre ad avere un rinforzo in acciaio per la protezione motore e radiatore, monta un paraurti rafforzato, sempre in acciaio, diviso in tre parti, cosicchè se si urta contro un masso o altro non vi è la necessità di sostituirlo integralmente ma si potrà cambiare solo il singolo pezzo danneggiato, così da abbassare il costo di un eventuale danno.

Veniamo ora alla prova vera e propria. L'XFC 530 FAD 8x4, allestito con una vasca tonda Cantoni da 20 mc e 5600 mm di lunghezza, fondo in lamiera d'acciaio antiusura HB450, da 8 mm di spessore e sponde in lamiera d'acciaio antiusura HB400 con spessore 5 mm, come abbiamo detto è davvero l'ammiraglia di Casa DAF. Ce ne siamo accorti appena saliti a bordo e ne abbiamo avuto la conferma iniziando il nostro test e affrontando le prime salite. Lo spunto è ottimo, anche a pieno carico. D'altronde monta un motore Paccar MX13 da 12900 cc e 530 cavalli, la classe di potenza più elevata per questo tipo di propulsore, in grado di erogare 2.550 Nm fra i 900-1400 giri/min, quindi una coppia molto elevata a bassi regimi, abbassati ancora di più rispetto al modello precedente proprio per venire ancora più incontro alle richieste di chi usa quotidianamente il mezzo d'opera in cava e vuole giustamente stare attento anche ai consumi. Il cambio è automatizzato, un TraXon a 12 rapporti attivabile dalla classica leva a destra del piantone dello sterzo, completo di software dedicato off road e rock free.

In cave Merlini, con 2,5 ton di sabbia nel cassone e diversi saliscendi da affrontare, decidiamo di attivare la modalità off road, tramite il pulsante sulla destra della plancia laterale così da affrontarli in scioltezza. Come funziona la modalità off road? Semplicemente va a modificare la strategia di cambiata, va ad alzare il numero di giri e va a ridurre, se non ad annullare, il momento di passaggio tra una marcia e l'altra, sia superiore che inferiore, talvolta usando un briciolo di freno motore potenziato, per garantire il più veloce sincronismo degli alberi del cambio e quindi garantire una continuità di coppia trasmessa alle ruote motrici. Se abbiamo bisogno, dunque, di un attimino di spinta in più, magari perchè la salita diventa più ripida e scalando la marcia rischia di ridursi troppo la velocità, grazie all'off road si alza il numero di giri e affrontiamo con maggior slancio anche i tratti più impervi. Se poi la salita diventa davvero impegnativa e ci troviamo davanti un ostacolo improvviso che ci costringe a frenare, l'Hill Holder, ossia il sistema di antiarretramento ci consente di ripartire senza problemi, anche carichi a 40 ton. Lo abbiamo provato: abbiamo frenato a metà della salita, abbiamo attivato il pulsante Hill Holder che ci dà 5 secondi di tempo per spostare il piede dal freno all'acceleratore e siamo ripartiti come se nulla fosse: il DAF XFC 530 FAD 8x4 non è arretrato di un millimetro. La sensazione di sicurezza che ne deriva è davvero totale. In salita come in discesa, visto che il freno motore MX, ulteriormente raffinato da DAF e frazionato in tre percentuali: 30, 70 e 100% di potenza frenante, compie egregiamente il suo lavoro, senza contare che ovviamente non toccando il pedale del freno non si agisce sulle ganasce dei tamburi ma si agisce sulle valvole motore, a tutto beneficio della sicurezza e della minor usura del veicolo. Veicolo, questo, che non rimarrà mai impantanato, grazie ad un'altra modalità offerta dal cambio, ovvero il software rock free, ideale per uscire dai terreni molli o scivolosi. Durante la nostra prova non lo abbiamo potuto testare, visto il fondo sabbioso di cave Merlini reso ancora più polveroso dalla prolungata assenza di piogge. Siccità che ci ha fatto molto apprezzare, invece, l'aspirazione ciclonica laterale retrocabina. Considerando che si tratta di un mezzo d'opera e quindi gli ambienti polverosi sono il suo habitat naturale, si riescono a ridurre le impurità destinate a rimanere nel filtro dell'aria e si va a diminuire la quantità di terra e sabbia che si può sollevare in fase di accelerazione e manovra. Manovra che si può effettuare davvero con un dito perché questo XFC 530 FAD 8x4 ha una grandissima quantità di sterzo, lo abbiamo ben sentito alla sommità della rampa, in cui fare manovra per ridiscendere verso gli impianti di cava non è stato affatto difficoltoso, nonostante lo spazio a disposizione non fosse sicuramente abbondante: l'ammiraglia di casa DAF si può quasi dire che giri "in un fazzoletto", plus che acquisisce ancor più valore considerando che si tratta di un 4 assi.

Quattro assi che presenta la versione più robusta della telaistica DAF: il doppio ponte posteriore ha un massimo ammesso di 13+13 ton, gli assali anteriori e il relativo sistema di sterzo hanno una capacità massima di 9 + 9 ton. Quali sono i vantaggi di una simile soluzione? Avere sospensioni e impianto di sterzo dimensionati per 9+9 ton ed avere contestualmente la guidabilità che mi offre lo pneumatico 13 R 22,5. Quando si parla di telaio poi è impossibile non citare la facilità di allestimento dei mezzi DAF e nello specifico di questo mezzo, che ha una presa di forza originale ZF alla quale l'allestitore, in questo caso Cantoni, si è collegato semplicemente con una pompa. D'altronde con il lancio della serie di nuova generazione, DAF ha rafforzato la sua collaborazione con i produttori di cassoni di tutta Europa, rendendo possibile ottenere le specifiche desiderate con un semplice click. Questo processo semplificato, tanto che DAF lo chiama Plug and Play, non soltanto garantisce una perfetta corrispondenza tra telaio e cassone, ma consente anche l'integrazione del software per agevolare la condivisione di dati e le comunicazioni tra il concessionario DAF, il produttore del cassone e il cliente. La totale interazione con il cassone tramite i comandi sul cruscotto e un'ampia gamma di simboli informativi sul display digitale contribuiscono a semplificare il processo e a garantire la consegna di un veicolo DAF pienamente rispondente alle singole esigenze. Se invece il truck serve subito, DAF offre il programma Ready to Go, ossia una gamma di veicoli nuovi e pronti per lavorare. Sappiamo benissimo che, soprattutto nel settore edile, la disponibilità immediata dei veicoli spesso può fare la differenza tra vincere o perdere un appalto. Se dunque la commessa necessita di veicoli con specifiche caratteristiche e in pronta consegna, il programma DAF Ready to Go è in grado di offrire il mezzo giusto al momento giusto, in linea con le aspettative del cliente. Che se sono quelle di grande robustezza, eccellente guidabilità, visibilità e sicurezza ai massimi livelli allora si può proprio dire che il DAF XFC 530 FAD 8x4 le racchiude tutte e sorprenderà persino i clienti più esigenti, perché l'altissimo comfort in cabina si fregia anche di una chicca in più, un frigorifero, difficile vederlo su un mezzo d'opera eppure nel DAF XFC 530 FAD 8x4 c'è. Perché un'ammiraglia è un'ammiraglia e la si riconosce anche dai piccoli dettagli.


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