Il design è più sostenibile con DERBIGUM

La membrana antiradice utilizzata per il tetto a verde pensile del nuovo iconico centro comunitario di Forest, in Belgio. Il progetto è stato realizzato dal pluripremiato studio di architettura di Bruxelles FP Architectes.


Un tetto verde è bello da vedere, migliora l'umore, riduce lo stress e fa la differenza nei centri urbani: protegge dal vento, dai raggi UV, dalle escursioni termiche, allunga la vita dell'impermeabilizzazione. Sempre più diffusi nel Nord Europa, il progetto di rivalorizzazione del centro comunitario del quartiere Saint-Antoine di Forest (regione di Bruxelles Capitale) che ha visto anche il coinvolgimento di Derbigum è un felice esempio di come design e sostenibilità ambientale e sociale possano camminare insieme.

Luogo d'incontro e di scambio sociale da generazioni, il centro comunitario è parte della storia del quartiere. A progettare e a realizzare il nuovo centro è stato FP Architectes, studio di architettura con sede nella capitale belga che negli anni ha ricevuto numerosi premi per la capacità di coniugare design, attenzione all'uso dei materiali, efficienza energetica, armonia con il territorio in cui si opera. «I nostri progetti privilegiano un approccio 'low-tech' che consente agli utenti di prendere immediatamente confidenza con gli spazi - spiega Stéphane Faidherbe, fondatore di FP Architectes -: la facilità d'uso ci sembra essenziale per lo sviluppo sostenibile delle costruzioni future. Questa è una sfida importante per l'architettura di domani: progettare edifici in modo responsabile». L' approccio innovativo e attento si riflette anche nell'uso dei materiali e per tale motivo - per i lavori di impermeabilizzazione - Stéphane Faidherbe ha scelto Derbigum e l'applicatore locale "DIM Toiture"
Rinnovato il vecchio centro comunitario, nello spazio adiacente è stato anche realizzato un nuovo iconico edificio che oggi ospita tre unità residenziali e una bellissima sala polivalente. Il passaggio che collega i due immobili è dotato di un tetto verde, realizzato con un giardino in Derbisedum, un sistema a verde pensile commercializzato nel Nord Europa, scelto per la sua facilità di installazione e manutenzione.

«Per la realizzazione del tetto verde è stata utilizzata la membrana Derbigum SP AR, una soluzione impermeabile ad alte prestazioni, arricchita con agenti antiradice che la rendono ideale per questo tipo di applicazione - spiega Franco Villa, Country Manager di Derbigum Italia -. È un prodotto affidabile, resistente e durevole, che rappresenta perfettamente il nostro impegno nel coniugare innovazione, qualità e sostenibilità nei progetti di impermeabilizzazione»

Derbigum SP AR ha due diverse armature: una in fibra di vetro - che garantisce stabilità dimensionale, resistenza al calore e ai raggi UV - e una in tessuto di poliestere, che assicura resistenza all'urto e alla lacerazione.
L'area a verde pensile è di oltre mille metri quadrati, è bella alla vista ma aiuta anche la biodiversità e contrasta l'effetto isola di calore, fenomeno purtroppo sempre più diffuso (anche nel Nord Europa) nei grandi agglomerati urbani. Infatti, in Belgio, come in Italia, si sta registrando un crescente interesse per i tetti verdi, una tendenza che riflette una maggiore sensibilità ambientale e una volontà condivisa di rendere le città più sostenibili e resilienti. Sono le amministrazioni locali e nazionali che promuovono attivamente i tetti verdi attraverso incentivi fiscali, contributi economici e normative edilizie favorevoli. Infine, c'è anche un'evoluzione culturale: l'architettura sostenibile è sempre più valorizzata da progettisti, costruttori e cittadini attenti alla qualità della vita e al benessere urbano. In sintesi, il boom dei tetti verdi in Belgio e in Italia non è una moda passeggera, ma una risposta concreta e lungimirante alle sfide ambientali contemporanee.


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