Nel contesto dei lavori per il Giubileo, VIA Ingegneria, società di Ingegneria e Architettura, ha firmato due progetti di grande rilevanza destinati a trasformare il volto di Roma: la riqualificazione di Piazza Pia e il rinnovamento urbano di Piazza della Repubblica
Continua il nostro speciale dedicato ai lavori realizzati a Roma in occasione del Giubileo 2025. VIA Ingegneria, società di Ingegneria e Architettura, ha firmato due importanti progetti che uniscono in modo armonioso architettura e ingegneria: la riqualificazione di Piazza Pia e il rinnovamento urbano di Piazza della Repubblica, realizzati da Anas, Gruppo FS, in qualità di soggetto attuatore.
Il progetto della nuova Piazza Pia
Uno degli interventi che hanno contribuito a cambiare il volto della Capitale, rendendola anche più accogliente, a partire da questo anno di Giubileo è il progetto di Piazza Pia, un lavoro interdisciplinare che mette a sistema il prolungamento del sottovia di Lungotevere in Sassia, pensato sinergicamente alla nuova Piazza Pia al di sopra del nuovo sottovia. Il progetto per la pedonalizzazione di Piazza Pia si sviluppa in una delle aree di maggior significato storico della città di Roma, tra monumenti di grande importanza storia e artistica, prima di tutti Castel Sant'Angelo (l'antico Mausoleo di Adriano), e la Basilica di San Pietro.
Il nuovo assetto della piazza e delle aree ad essa adiacenti - l'affaccio verso il fiume Tevere, il raccordo con i bastioni di Castel Sant'Angelo, l'area di Lungotevere Vaticano fino a via Traspontina - è conseguente al prolungamento dell'esistente galleria stradale di Lungotevere in Sassia fino agli archi del "Passetto" di Borgo (il tratto delle Mura Vaticane che collega il Palazzo Apostolico a ridosso del colonnato del Bernini con Castel Sant'Angelo). Grazie a questo prolungamento risulta possibile pedonalizzare l'attuale incrocio semaforizzato esistente all'imbocco di via della Conciliazione, rafforzando l'asse pedonale Castel Sant'Angelo - San Pietro, di grande rilevanza storica.
Inoltre, il progetto ha affrontato la sistemazione di una serie di ambiti nel perimetro dell'area di intervento, particolarmente penalizzati dalla pressione del traffico veicolare che ha connotato l'area negli ultimi decenni; la riqualificazione di questi spazi collabora ad arricchire il carattere urbano del nuovo spazio pedonale.
Concretamente, il progetto ha previsto il miglioramento del rapporto tra l'area pedonale centrale ed il Lungotevere, mediante la realizzazione di una cordonata, immaginata come luogo di sosta, sistemato a verde. Inoltre, sono state potenziate le connessioni, fisiche e visive, tra la piazza ei giardini dei Bastioni di Castel Sant'Angelo.
Infine, il progetto ha consentito la riqualificazione dell'ambito antistante alla chiesa di Santa Maria Annunziata in Borgo, mediante la realizzazione di una nuova scalinata.
Al centro della piazza, due grandi fontane di forma essenziale, affiancano l'asse pedonale principale, collaborando a rendere più piacevole lo spazio urbano.
Il progetto della nuova Piazza della Repubblica
Questo progetto di riqualificazione urbana insiste sull'area compresa tra via Luigi Einaudi e gli omonimi giardini, via delle Terme di Diocleziano, Piazza della Repubblica fino a via Parigi, comprese le vie Vittorio Emanuele Orlando, Romita, Cernaia e Largo di Villa Peretti. È stato ideato con l'obiettivo di migliorare la fruizione dello spazio pubblico da parte dei cittadini e, nel farlo, di rafforzare l'importanza del luogo sotto il profilo storico e culturale. In effetti, l'area oggetto dell'intervento è un luogo caratterizzato da una ricchissima stratificazione storica che consente di leggere il divenire della città di Roma negli ultimi 2000 anni. Rispetto a questa ricchezza potenziale, il luogo presentava una serie di evidenti carenze e criticità. Il progetto prevede inoltre la riorganizzazione della viabilità del sistema collegato a Piazza dei Cinquecento, che verrà progressivamente pedonalizzata con l'avanzare della realizzazione delle linee tramviarie.
Il progetto ha individuato due linee di azione tra di loro complementari. La prima ha incluso gli interventi riparativi, i quali hanno avuto come scopo il miglioramento delle caratteristiche fisiche dello spazio urbano attraverso una revisione complessiva dei materiali e degli elementi che lo configurano: pavimenti, sistemazioni a verde, pubblica illuminazione e arredo urbano. La seconda linea di azione ha proposto una serie di interventi di riconfigurazione dello spazio pubblico sotto il criterio generale dell'incremento degli spazi pedonali attraverso una ridefinizione dello schema di circolazione.
Via Cernaia, via V.M. Orlando
L'area compresa tra via Vittorio Emanuele Orlando, via Romita, via Cernaia e via Parigi è stata oggetto di particolare attenzione nel progetto. Lo scopo è stato la diminuzione dell'impatto del traffico veicolare, in particolare sulla parte di via Romita antistante agli edifici dei Granai Gregoriani e della Aula Ottagona (la rotonda Dioclezianea), e su via Cernaia, la quale costituiva una ferita che interrompeva la continuità del complesso delle Terme di Diocleziano.
Aspetto fondamentale per l'attuazione del progetto è stata la definizione di un nuovo schema della circolazione tale da conciliare la pedonalizzazione delle aree di cui si è appena parlato con il mantenimento degli attuali itinerari viabilistici.
Liberato il fronte degli edifici monumentali - Aula Ottagona e Granai Gregoriani - dal traffico passante attualmente su via Romita, e con la rimozione dell'attuale parcheggio in superficie antistante l'Aula Ottagona e il benzinaio prospiciente la facciata dei Granai gregoriani, si è configurato un grande spazio pedonale solcato soltanto dalla viabilità prevista per i mezzi pubblici su via Cernaia. La nuova piazza, che potrebbe riprendere il nome storico di "Piazza di Termini", si estende dal fronte della basilica di Santa Maria degli Angeli fino al confine di via Parigi di fronte alla facciata laterale del Grand Hotel: si tratta di uno spazio aperto, di forma sostanzialmente rettangolare, di lunghezza compresa tra i 70 e i 90 metri circa, con larghezza pari a 45 metri e superficie pari a circa 3.600 metri quadri.
La progettazione di questo nuovo spazio pubblico ne recupera il carattere come luogo di fruizione pedonale, connotato anche dal verde, ponendosi idealmente in continuità con il carattere storico che proprio quel luogo presentava già all'epoca delle Terme di Diocleziano.
L'importanza dell'elemento vegetale nella configurazione del nuovo spazio pubblico si ricollega anche ad altre epoche passate molto più recenti; l'analisi delle fotografie storiche consente di apprezzare come fino a epoche relativamente recenti il quadrante ovest di Piazza della Repubblica fosse caratterizzato da una massa arborea simmetrica rispetto a quella lato est.
È nata dunque una piazza pedonale, delimitata da un perimetro verde lungo i quattro lati, costituito da aiuole sulle quali saranno integrate parte delle alberature esistenti e piantumate delle nuove. Le aiuole e i filari alberati sono posizionati in maniera tale da garantire la visuale verso gli elementi di maggior rilievo dell'area, in particolare l'Aula Ottagona.
Per questa nuova "stanza urbana", delimitata dal verde, è stato proposto un trattamento materico che coniuga le necessità funzionali e manutentive, con la creazione di un contesto urbano meno "costruito" rispetto a quello precedente, cercando di trarre spunto dal carattere di luogo aperto che l'area presentava in tempi passati; a questo proposito, alla pavimentazione lapidea che connota il perimetro dell'area, è stata preferita una pavimentazione a getto, in calcestruzzo lavato con inerte a vista, che in qualche modo intende richiamare la pavimentazione delle strade suburbane, in terra compattata. La superficie pavimentata è stata articolata in campi di due tonalità diverse, grazie all'impiego alternato di inerti calcarei e basaltici, allo scopo di creare un effetto di maggiore frammentarietà e informalità dello spazio pavimentato. Ricorsi in pietra basaltica danno un ordine alla pavimentazione interna, consentendo l'inserimento di griglie di raccolta acque del tipo a fessura.
Il progetto ha previsto il rinnovo della rete di smaltimento di acque piovane e dell'impianto di pubblica illuminazione, in virtù del nuovo carattere pedonale dell'area.
Infine, conviene menzionare l'intervento di ripavimentazione del sagrato della Basilica di Santa Maria degli Angeli; per questo intervento si è scelto di operare in maniera conservativa rispetto all'assetto presente, che vede una pavimentazione in sanpietrini, inserendo soltanto una serie di campi pavimentati in calcestruzzo architettonico, che richiamano la traccia dello scomparso calidarium del complesso termale, consentendo di svelare la consistenza dell'antico complesso termale.
Via e giardini Luigi Einaudi, via delle Terme di Diocleziano
Non minore importanza possiede l'altro lato di Piazza della Repubblica, ovverosia la zona di via Luigi Einaudi, gli omonimi giardini e via delle Terme di Diocleziano. Nonostante non sia ancora stata realizzata la nuova tramvia Termini-Vaticano-Aurelia (oggi in fase di progettazione esecutiva e reperimento delle risorse), il progetto ha raccolto gli spunti emersi nell'ambito della progettazione della nuova linea: da un lato, la pedonalizzazione di via delle Terme di Diocleziano; dall'altro, la risagomatura di via Luigi Einaudi. La pedonalizzazione di via delle Terme di Diocleziano ha di fatto riconfigurato il mercato librario, posizionato a ridosso delle aiuole del giardino.
A questo proposito, il progetto ha previsto una nuova configurazione dei chioschi di vendita libri sul modello di quelli presenti a Piazza di Fontanella Borghese accoppiati a due a due, conseguentemente con tre lati liberi.
Via della Terme di Diocleziano è stata dunque pedonalizzata, così come è stato allargato l'attuale marciapiede dei giardini su Largo di Villa Peretti, la cui carreggiata viene anch'essa interessata dalla modifica dello schema della circolazione. Su entrambe le strade è stata sistemata una pista ciclabile, prevista dal PUMS, nel percorso tra via De Nicola e via Nazionale.
Infine, fondamentale importanza nella riqualificazione di questo settore urbano, acquisisce il ripristino dei Giardini Luigi Einaudi, per i quali è stato previsto un intervento di natura prevalentemente restaurativa, riguardante il ripristino delle pavimentazioni e la cura del verde. Questo intervento riparativo è da mettere in connessione con le opere di restauro dell'Obelisco di Dogali, a cura della Soprintendenza Speciale di Roma, ancora in fase di attuazione.
Progetti ambiziosi in grado di dare un nuovo volto alla Città Eterna valorizzandone il patrimonio archeologico e creando al contempo nuovi spazi di aggregazione e fruizione urbana.
CREDITI Piazza Pia
- Soggetto attuatore: Anas, Società del Gruppo FS
- Ideazione, Progetto di Fattibilità Tecnico Economica e Progetto Definitivo: VIA INGEGNERIA srl
- Coordinatore della progettazione e responsabile delle varie prestazioni specialistiche: Ing. Matteo Di Girolamo
- Progettazione architettonica e sistemazioni esterne: Arch. Felipe Lozano Lalinde, Arch. Lucia Migliori
- Progettista strutturale: Ing. Giovanni Piazza
- Progettazione specialistiche: Ing. Massimo Capasso Ing. Francesco Nicchiarelli
- Consulente architettura: Arch. Francesco Cellini
- Consulente paesaggio: Arch. Luca Catalano
- Progettazione esecutiva, costruttiva e ottemperanza ai quadri prescrittivi: PROGER POLICREO
- Impresa esecutrice dei lavori: SALCEF spa
- Photografy: Fabio Tramontin, Luca Nicchiarelli
- Rendering: Dott. Arch. Elio Viet Carradori
CREDITI Piazza della Repubblica
- Soggetto attuatore: Anas, Società del Gruppo FS
- Ideazione, Progetto e direzione artistica: VIA INGEGNERIA srl
- Studi trasportistici: NET Engineering srl
- Progettisti: Arch Felipe Lozano, Ing. Francesco Nicchiarelli
- Progettazione architettonica e sistemazioni esterne: Arch. Felipe Lozano Lalinde, Arch. Lucia Migliori Arch. Luca Catalano
- Progettazione specialistiche: Ing. Massimo Capasso, Ing. Matteo Di Girolamo
- Photografy: Fabio Tramontin, Luca Nicchiarelli
- Rendering: Arch. Felipe Lozano Lalinde