Abbiamo raggiunto la bellissima Miniera "Montorsi" a Campiglia Marittima (LI), della Sales Spa Costruzioni, dove abbiamo avuto modo di conoscere più da vicino una perforatrice d'eccezione: il Ranger DX700 di Sandvik, recentemente entrato a far parte del parco macchine dell'azienda
Siamo in Toscana, più precisamente a Campiglia Marittima, in provincia di Livorno. Qui si trova Miniera Montorsi, una miniera di aplite a pochi passi dal mare, dalla cui sommità si può godere di una splendida vista (se si è fortunati) dell'Isola d'Elba, della Corsica e di Capraia. Ad accoglierci troviamo Fredi Mazzapicchi, Direttore di miniera e Direttore lavori di Sales Spa Costruzioni e Gabriele Benvenuti, operatore della stessa Sales Spa Costruzioni, il quale si occupa sia di escavazione che di perforazione.
L'azienda opera dal 1946 nei settori stradale, edile, marittimo e minerario e ha acquisito la miniera, di cui prima aveva in concessione solo la parte superiore, nel marzo 2015 dalla Minerali Industriali, ex Maffei, che invece aveva la parte inferiore. "Le due concessioni, Montorsi e Botro ai Marmi, erano divise da una linea immaginaria di confine, motivo per il quale noi non potevamo scendere e loro non potevano salire. Dopo aver inizialmente ottenuto il consenso per ampliare il progetto, Minerali Industriali e Sales si sono accordate per l'effettivo acquisto da parte di quest'ultima, in quanto loro non avevano più interesse a gestire il sito. Questo ci ha permesso di unire le due concessioni e di poter lavorare in maniera più omogenea", ci spiega Mazzapicchi. L'acquisizione ha consentito all'azienda di entrare a pieno nel mercato della ceramica, in precedenza solo di nicchia, rifornendo principalmente il distretto ceramico di Sassuolo. Dalla parte alta calcarea, che bisogna scoperchiare per estrarre il minerale, vengono ricavati anche dei blocchi utilizzati per la realizzazione di scogliere; scendendo, comincia il filone di aplite.
Per garantire quindi un prodotto di qualità, destinato all'industria delle ceramiche, sono state apportate delle migliorie all'impianto, per separare il materiale al meglio, stabilizzarlo e omogeneizzarlo. L'impianto in questione è composto da un frantoio primario a mascelle, due secondari a cono e due terziari, anch'essi a cono. Inoltre, è presente un laboratorio dove vengono analizzate le polveri di perforazione: "Da quando lavoriamo su tutto il fronte, riusciamo a miscelare il materiale e a mantenerlo equilibrato in maniera molto più efficace", continua Mazzapicchi. "Dopo ogni volata analizziamo le polveri di perforazione per renderci conto del tipo di prodotto che abbiamo ottenuto e poi lo mescoliamo con quelli di altre volate. Un dumper lo scarica in un cumulo di omogeneizzazione, dopodiché viene ripreso da una pala e buttato nel frantoio. Una volta ogni ora e mezza preleviamo dei campioni e realizziamo una seconda analisi: se ci accorgiamo che ci sono dei valori troppo alti o troppo bassi rispetto a quelli prestabiliti misceliamo di nuovo il tutto oppure preleviamo da altre zone del cumulo. In questo modo riusciamo a rimanere nel nostro capitolato e a ottenere un ottimo prodotto finale". Si tratta quindi di un lavoro certosino, che necessita di attenzione e controllo costanti.
Il trucco c'è e si vede
Per l'estrazione dell'aplite, presso Miniera Montorsi vengono eseguite generalmente 2/3 volate a settimana. La magia avviene soprattutto grazie a un alleato d'eccezione: la perforatrice Ranger DX700 Stage V di Sandvik, equipaggiata con le più moderne tecnologie e arrivata nell'ottobre dello scorso anno. "Per noi si tratta del primo acquisto con Sandvik", ci racconta Mazzapicchi. "La nostra perforatrice si era rotta e ne avevamo una a noleggio da Fabbrica Romana Esplosivi.
Guardando la macchina all'opera ci siamo resi conto della sua velocità e dell'ottimo lavoro che svolge, per questo abbiamo poi deciso di acquistarne definitivamente una. Ad oggi non ci siamo pentiti, si è rivelata una scelta azzeccata e anche l'operatore ci continua a dare conferme in questo senso".
"Quello che per me fa davvero la differenza è la ralla. Lavorando in spazi ristretti, ho la necessità di eseguire il maggior numero di fori possibile senza dovermi spostare e con questa perforatrice riesco a farlo senza problemi. In questo modo ho la possibilità di ottimizzare il lavoro e risparmiare tempo", afferma Benvenuti. Gabriele parla della Turnable Superstructure, il fiore all'occhiello del Ranger, per citare Matteo Loporcaro, Field Sales Equipment & Rock Tools per l'area Italia, Balcani e Mediterraneo di Sandvik, che ci spiega: "Si tratta di una ralla collocata sotto la cabina che, di serie, permette al carro di perforazione di ruotare dallo stesso punto di 120°, ma l'angolo può essere ampliato come optional fino a 180°. Questa caratteristica fondamentale consente agli operatori di arrivare a più punti di perforazione rimanendo nella stessa posizione".
La macchina esegue fori profondi 8 m con un diametro di 98 mm, utilizzando un'asta T45 Plus Range, di Sandvik. La maglia di volata è generalmente di 3x3 m, ma viene allargata o ristretta a seconda della morbidezza o durezza del materiale. Volate che, grazie alla velocità e alla precisione della perforatrice, vengono preparate con circa venti fori, la metà di quelli fatti in precedenza con altre macchine, il che porta a un ulteriore risparmio di tempo e di denaro. Proprio a proposito dell'asta, il Ranger DX700 è dotato di un sistema di ingrassaggio dei filetti delle aste che ne riduce al minimo l'usura e che permette quindi di aumentare la durata di utilizzo dell'asta. La particolarità di questo sistema è che può essere attivato a discrezione dell'operatore attraverso una pedale situato in cabina.
Altre due caratteristiche che fanno fare un salto di qualità notevole a questa perforatrice sono le funzionalità Flushing control automatics e Shut down of suction for water holes. "La prima", ci racconta Loporcaro, "permette di monitorare in maniera automatica il flusso d'aria di spurgo. A volte capita che la punta di perforazione si ostruisca: in questi casi, la macchina blocca il processo ritraendo la batteria di aste e sollevando la punta, fino a quando il flusso d'aria non ritorna costante. A quel punto la perforazione ricomincia automaticamente". La seconda torna molto utile qualora si incontrino strati di terreno umidi o pieni di acqua, come ad esempio in prossimità di falde acquifere: "Per evitare di intaccare il sistema di aspirazione delle polveri, in caso di presenza di acqua nel foro il processo di aspirazione dei filtri si arresta, pur mantenendo attiva la perforazione. I filtri riprendono la loro funzione una volta che la macchina torna a operare su uno strato più compatto".
Ma non è finita qui, perché tra le molteplici tecnologie che presenta il Ranger DX700 c'è anche TIM 5300, un sistema di misurazione della profondità dei fori che tiene conto anche dell'angolo di avanzamento della perforazione stessa in verticale.
Il sistema consente di preimpostare la profondità richiesta e arresta il processo al suo raggiungimento. Inoltre, possiede una memoria di perforazione, per cui è possibile memorizzare i valori desiderati senza doverli inserire ad ogni utilizzo.
Un altro aspetto estremamente importante riguarda la manutenzione della macchina. Anche in questo caso, Sandvik corre in aiuto dei propri clienti e lo fa con SanReMo (Sandvik Remote Monitoring), un portale controllabile da remoto che raccoglie e fornisce dati preziosi sulle performance della perforatrice, quali le ore motore e di percussione, il consumo di carburante totale e per foro, la velocità di perforazione. Tutti questi dati permettono un monitoraggio puntuale e costante delle esigenze di assistenza e manutenzione di cui la macchina ha bisogno, permettendo quindi una migliore organizzazione del lavoro e della manutenzione stessa, al fine di evitare eccessive ore di fermo.
"Da quando è arrivata, questa perforatrice ci sta dando molte garanzie e sicurezze sul lavoro che svolge. Ad oggi non ci ha mai dato problemi e la sua velocità e precisione è esattamente quello di cui avevamo bisogno", concludono Mazzapicchi e Benvenuti.
È iniziata dunque una nuova partnership di successo per Sandvik, che conferma ancora una volta il suo ruolo ai vertici del settore.