Il Bilancio 2016
Nel corso dell'anno 2016 abbiamo assistito a un sostanziale immobilismo da parte dello Stato e delle regioni nel settore minerario, con riferimento all'attività legislativa e regolamentare interessante il complesso di attività estrattive di minerali solidi e di risorse energetiche, nell'attesa spasmodica dei risultati del referendum costituzionale del 4 dicembre; tali risultati avrebbero potuto cambiare il riparto di competenze Stato-Regioni soprattutto con riferimento alla legislazione in materia di sicurezza dei lavoratori e della coltivazione degli idrocarburi, con accentramento rilevante delle responsabilità legislative, di governo e amministrative. La bocciatura delle proposte di modifica della costituzione, ampiamente annunciata, ha fatto perdere un anno di tempo all'attività legislativa e di governo.
L'ANIM, consapevole delle sue funzioni di rappresentanza culturale a livello nazionale delle attività di sfruttamento delle materie prime secondo i principi dell'economia circolare, nonché delle attività di valorizzazione del patrimonio minerario dismesso, ha messo in campo rilevanti iniziative ad elevato impatto comunicazionale, al fine di tenere accesi i riflettori nazionali sulla rilevanza del settore estrattivo dal punto di vista sociale ed economico. Le iniziative culturali si sono sviluppate per la gran parte approfittando del palcoscenico offerto dalle più significative manifestazioni fieristiche che hanno interessato, in tutto o in gran parte, il settore estrattivo.
La numerosità delle manifestazioni organizzate ha messo a dura prova la capacità organizzativa della propria struttura amministrativa, e gli eventi culturali sono stati possibili soprattutto per l'impegno volontaristico di numerosi Soci, che hanno anche assicurato, per unanime riconoscimento, la qualità a livello tecnico e scientifico delle stesse manifestazioni. L'impegno associativo è stato ancor più gravoso in quanto, per la gran parte delle manifestazioni, è stata prevista la partecipazione del pubblico a titolo gratuito, pur assicurando l'acquisizione di crediti formativi da parte dei professionisti ingeneri, geologi e periti industriali.
Il tema della sicurezza dei lavoratori del settore estrattivo è stato affrontato in modo diffuso e penetrante, avendo il suo culmine nella manifestazione in occasione della fiera del marmo di Carrara, organizzata, del tutto fortuitamente, a ridosso del grave evento infortunistico che ha interessato una grande cava di marmo delle Alpi Apuane: l'intensa partecipazione di imprenditori, professionisti e funzionari pubblici ha testimoniato come l'argomento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori sia estremamente sentito, valorizzando anche la funzione dell'ANIM, che della diffusione delle conoscenze tecniche finalizzate al miglioramento della sicurezza e dell'ambiente di lavoro, soprattutto in termini di innovazione di processo, di prodotto e organizzativa, ha fatto la sua mission principale. Le problematiche ambientali sono state affrontate in occasione di ECOMONDO a Rimini in un significativo convegno, in collaborazione con ANEPLA, con specifico riferimento allo smaltimento dei rifiuti minerari, al recupero e valorizzazione dei fanghi di segagione e di lavaggio, al recupero degli inerti anche contenenti amianto, con evidenziazione dei problemi tecnici e amministrativi ancora sul tappeto, anche in relazione alla incerta evoluzione normativa. Non è mancata l'attenzione per le macchine e gli impianti da utilizzare nei cicli di recupero e valorizzazione, con la necessità di una nuova progettazione innovativa in relazione al previsto uso e riuso degli scarti di lavorazione mineraria. Nel campo dell'utilizzo delle potenzialità geotermiche del sottosuolo è stata data evidenza, per la prima volta in Italia, in occasione di GEOFLUID a Piacenza, della concreta possibilità di stoccaggio del calore nel sottosuolo nei momenti di domanda carente di riscaldamento o di disponibilità di cascami di calore, da poter riutilizzare nei periodi di richiesta, così da contribuire significativamente alla riduzione dei consumi energetici e dell'effetto serra.
L'iniziativa, di elevato valore innovativo, ha permesso di portare alla ribalta soprattutto il lavoro delle Università e degli Enti di ricerca, che stanno affrontando il problema ancora a livello sperimentale o di impianto pilota, con evidenza delle notevoli potenzialità di sviluppo della tecnologia dello stoccaggio del calore nel sottosuolo a livello nazionale. Il convegno in Chiesa in Valmalenco sulle attività di coltivazione mineraria e di valorizzazione del patrimonio minerario dismesso delle Alpi ha evidenziato le specifiche implicazioni di sostenibilità di tali attività, in ambiente certamente complesso e impegnativo.
L'entusiasmo dimostrato dalla partecipazione delle realtà locali, che hanno compreso i motivi basilari del convegno e apprezzato il contenuto delle relazioni presentate, ha evidenziato la capacità dell'ANIM di individuare e affrontare i problemi e cogliere le opportunità di sviluppo di aree in situazioni organizzative e gestionali difficili, che hanno maggiormente risentito delle difficoltà legate al ciclo economico avverso. La partecipazione di numerosi studenti del Politecnico di Torino ha dato un tocco di freschezza alla manifestazione, contribuendo ad avvicinare i giovani al mondo del lavoro.
L'ANIM è stata impegnata anche in attività specifiche a livello nazionale per lo sviluppo del settore estrattivo e la valorizzazione del patrimonio minerario dismesso, nell'ambito di accordi o protocolli d'intesa sottoscritti anche su iniziativa dell'Associazione stessa, e in particolare:
1. Partecipazione ai lavori del Laboratorio Materie Prime (LabMP), per la definizione della strategia nazionale per una politica delle materie prime, in attuazione dei principi stabiliti a livello comunitario. Al LabMP partecipano anche Enti universitari e di ricerca, il Ministero dello Sviluppo Economico e le Associazioni datoriali rappresentative degli interessi di tutti i settori del mondo estrattivo.
2. Partecipazione ai lavori attuativi del protocollo di intesa sottoscritto in occasione di EXPO con ISPRA e le organizzazioni pubbliche e private interessate alle singole iniziative di valorizzazione del patrimonio minerario dismesso a livello nazionale. L'attività dell'ANIM è stata particolarmente incisiva nella discussione per la definizione di una proposta di legge nazionale che metta finalmente fine alle incertezze relative al significato giuridico delle attività di valorizzazione, definendone limiti, obiettivi e modalità, nel rispetto della sicurezza dei lavoratori e dei visitatori.
3. Partecipazione alla piattaforma geotermica istituita presso il Consiglio Nazionale dei Geologi, formata da Enti pubblici e Associazioni culturali e datoriali del settore delle pompe di calore geotermiche, ai fini della definizione di linee guida per l'installazione di sonde geotermiche.
Programma 2017
L'Assemblea dei Soci ANIM, nel dicembre 2016, ha definito gli obiettivi per l'anno 2017, particolarmente sfidanti e tali da richiedere uno sforzo organizzativo significativo. Parte del programma per il 2017 è stato pubblicato nel numero novembre-dicembre 2016 di Quarry & Construction.
Di particolare interesse risulta la decisione di incrementare l'azione dell'ANIM nel campo della formazione, con organizzazione di corsi specifici relativi ai settori di interesse segnalati dai Soci. Alcuni corsi potranno essere organizzati anche congiuntamente con Associazioni consorelle, per sfruttare le possibili sinergie in termini di competenze amministrative e di capacità di comunicazione. Si prevede di organizzare a Roma, nel primo trimestre, un corso di formazione in materia di monitoraggio ambientale, eventualmente replicabile in una regione del sud, per rispondere alle esigenze recentemente accentuate di valutazioni e indagini ambientali relative alle attività estrattive in corso, anche in previsione di rispondere a specifiche normative ambientali relative alla legislazione sulla valutazione dell'impatto ambientale di recente emanate. Un ulteriore corso di formazione riguarderà le terre e rocce da scavo, i limi di cava e i fanghi di segagione, da svolgere a Milano e eventualmente replicare a Roma e al sud, alla luce dell'evoluzione normativa e giurisprudenziale intervenuta. L'emanando testo unico in materia di terre e rocce da scavo, con particolari significative novità relative al rischio amianto, sarà oggetto di attenta valutazione e interpretazione, da condividere con tutti i partecipanti al corso.
L'ANIM ha intercettato l'esigenza di attività formativa nel settore della pianificazione territoriale delle cave, alla luce dei recenti provvedimenti normativi riguardanti la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), tenendo conto dei vincoli introdotti con Natura 2000 per la tutela della biodiversità. Si sono riscontrati a livello nazionale, pur nell'unitarietà della legge relativa alla VAS, comportamenti sostanzialmente differenti da parte dei soggetti pubblici competenti in materia di piani cave, che si sostanziano in documenti di pianificazione eccessivamente diversi tra le singole realtà territoriali, tali anche da falsare i principi della libera concorrenza. L'effettuazione di corsi di formazione dedicati in aree omogenee potrà contribuire, pur nella differenza delle situazioni di partenza, a favorire comportamenti e pratiche coerenti a livello nazionale.
L'ANIM ha in corso di avanzata predisposizione documenti su particolari argomenti tecnici per i quali non sono disponibili criteri e linee guida specifici, da utilizzare come qualificato riferimento da parte degli operatori minerari. A titolo meramente esemplificativo si riportano gli esempi di due documenti relativi alle chiusure minerarie e alla gestione dei fanghi di segagione e dei limi di lavaggio: tali documenti saranno disponibili entro l'anno in corso. La effettuazione di workshop su specifiche materie di interesse locale o generale, con responsabilità dei contenuti da parte di singoli Soci proponenti, costituisce una novità importante nel panorama dell'attività culturale dell'ANIM: il primo di tali workshop riguarderà la gestione del rischio d'impresa mineraria. Proseguirà, infine, l'attività convegnistica tradizionale, nelle materie di interesse del settore estrattivo, anche appoggiandosi alle manifestazioni fieristiche più importanti. Il primo convegno sarà organizzato a Verona il prossimo 25 febbraio, in occasione del SAMOTER, affrontando con obiettivi innovativi i problemi della gestione e del management delle cave, con riferimento agli standard di sicurezza e alla redditività di macchine e impianti.
L'attenzione culturale dell'ANIM, ancora, sarà indirizzata alle problematiche di coltivazione e di sicurezza delle cave e delle miniere in sotterraneo, mentre saranno tenuti in considerazione gli obiettivi dell'economia circolare definiti a livello comunitario per il settore delle materie prime minerarie.
L'attuazione del programma dell'ANIM per il 2017 sarà possibile per la presenza all'interno dell'Associazione di valide professionalità tecniche e scientifiche, disposte a impegnarsi in un'attività culturale in modo continuo per il progresso dell'industria mineraria.