Inaugurata la prima Cava Amica delle Api: un nuovo modello di sostenibilità ambientale

Lunedì 26 maggio a Pedemonte (VI) è stata inaugurata la prima Cava Amica delle Api, nella cava Molino gestita dalla SIPEG SRL. E' il primo sito realizzato nell'ambito del progetto dell'Albo dei Cavatori del Veneto e dell'Associazione Regionale Apicoltori del Veneto, cui hanno aderito diverse aziende del settore estrattivo e che ha avuto il patrocinio del Consiglio Regionale del Veneto.

Il progetto "Cave Amiche delle Api" realizzato a cura di Albo Servizi srl società benefit dell'Albo Cavatori, è stato presentato in Consiglio regionale del veneto il 6 febbraio 2025. Ora, con la realizzazione del primo sito, il settore estrattivo compie un ulteriore passo concreto verso la sostenibilità e la valorizzazione della biodiversità.
E' un progetto nato per essere replicato e moltiplicato a livello regionale e nazionale, valorizzando le specificità di ogni sito e costruendo reti con il territorio e la società.

All'inaugurazione della Cava Amica delle Api della SIPEG hanno partecipato anche i Sindaci dei Comuni di Pedemonte e Valdastico, i rappresentanti della Regola di Casotto, studenti e insegnanti delle scuole medie ed elementari, che si sono anche resi protagonisti del progetto, attraverso il vivaio Clorofilla, attivo presso la scuola media di Valdastico.

"Questa è la prima di una serie di cave che hanno aderito al progetto dell'Albo Cavatori e che prossimamente arricchiranno il Veneto di altre oasi per le api" - spiega il Presidente dell'Albo Cavatori, Marco Vaccari - "Nel quadro delle attività benefit promosse dalle nostre aziende, rientra l'impegno a individuare e sviluppare opportunità non direttamente minerarie, ma funzionalmente e territorialmente correlate all'attività estrattiva. L'attività di cava può (facilmente) essere uno strumento per prestazioni ambientali.

Il progetto si inserisce in una strategia di lungo periodo orientata alla valorizzazione multifunzionale dei siti estrattivi, in particolare nelle fasi di recupero ambientale e post-operam. L'obiettivo è favorire la biodiversità e creare sinergie tra la funzione produttiva delle cave e pratiche agroambientali sostenibili, come l'apicoltura.
La realizzazione del primo sito "Cave amiche delle api" rappresenta un modello replicabile di integrazione tra know-how operativo, gestione sostenibile del territorio e responsabilità sociale d'impresa. Esso dimostra la capacità del settore di attivare e condividere esperienze, competenze tecniche e risorse, generando valore ambientale e sociale oltre i confini dell'attività estrattiva in senso stretto."

"La parola amicizia oggi lega assieme le cave, ovvero un ambiente particolare della nostra economia, l'affascinante e delicato mondo delle api ed i nostri ragazzi, in un'esperienza unica che volge lo sguardo al futuro e che ci parla di rispetto, fiducia e sostenibilità in un circolo virtuoso di economia circolare. Le cave a fine coltivazione devono essere ricomposte dal punto di vista ambientale e farlo utilizzando delle piante mellifere è la cosa più intelligente in questo momento. Significa mettere insieme degli obblighi di legge, delle esigenze ambientali e uno sguardo al futuro. Oggi è l'esempio che realtà diverse, come l'associazione regionale Cavatori e l'associazione regionale Apicoltori, possono collaborare assieme per il bene del nostro ambiente."

"Questa sinergia tra mondo produttivo e apicoltura rappresenta un esempio concreto di collaborazione per la tutela della biodiversità. Le api non sono solo un simbolo di equilibrio ambientale, ma anche uno strumento educativo potente per trasmettere alle nuove generazioni il valore della sostenibilità. Oltre a ripristinare un ambiente idoneo alle api qui faremo anche cultura attraverso l'apiario didattico che sarà dedicato a far conoscere questo importantissimo insetto ai bambini e agli adulti."

L'Albo Cavatori del Veneto sta lavorando sulla possibilità che le cave possano diventare un generatore di effetti positivi ambientali e sociali, che si autoalimenta economicamente. Al termine dell'attività estrattiva le cave devono per legge tornare all'uso agricolo originario. Attraverso progetti innovativi, invece, possono trasformarsi in risorse strategiche per l'ambiente, ad esempio come aree di stoccaggio verde della CO2, centrali di produzione di energie rinnovabili, aree di ricarica della falda, bacini di raccolta delle acque per l'irrigazione a servizio di consorzi di bonifica, agricoltori e gestori idrici. E possono diventare perfette oasi per le api.

"Trasformare la nostra cava in una Cava Amica delle Api è una delle iniziative che più ci ha avvicinato al territorio e ai cittadini della vallata. Alberi e arbusti piantati in cava, sono stati coltivati in serra dai bravissimi studenti delle scuole locali, partendo dai semi raccolti nei nostri boschi sotto la guida di Veneto Agricoltura. Abbiamo anche voluto realizzare un apiario didattico da mettere a disposizione delle scuole del territorio e dell'Associazione Apicoltori del Veneto per informare e sensibilizzare sull'importanza della salvaguardia delle api e del loro ambiente.
Siamo consapevoli che le cave come le nostre chiedono molto al territorio. E quindi il nostro obiettivo è quello di restituire al territorio un valore aggiunto rispetto alla semplice ricomposizione dei siti a bosco". 


In ordine di apparizine:

■ Marco Vaccari, Presidente Albo Cavatori del Veneto

■ Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale del Veneto

■ Ottorino Zamberlan, Titolare della SIPEG SRL

■ Gerardo Meridio – Presidente Associazione Regionale Apicoltori del Veneto


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