Lo scorso 6 novembre nella storica sede di Reggio Emilia è stato presentato il rebranding ufficiale di Kohler che ora è Rehlko. Non solo un semplice riposizionamento di lettere, ma un'eredità importante da salvaguardare per un nuovo slancio verso un futuro energicamente resiliente
Ci sono incontri, persone e avvenimenti destinati a segnare la nostra vita. Non importa quanto lontani nel tempo e nello spazio questi siano avvenuti. Così è e sarà per sempre. La stessa cosa, se vogliamo, può essere valida anche per le aziende, piccole o grandi che siano. E se parliamo di aziende dalla storia ultra centenaria, questo vale ancora di più. È il caso di Kohler Energy, che produce motori dal 1920 e che lo scorso 17 settembre ha annunciato il suo rebranding ufficiale, assumendo il nuovo nome Rehlko. Lo scorso 6 novembre presso la sede di Reggio Emilia è avvenuta la presentazione ufficiale del nuovo brand dinnanzi a stampa tecnica specializzata e locale. Per capire bene questo nuovo corso di un brand storico occorre far un passo indietro e tornare a novembre 2023 quando la famiglia Kohler decide di dividere il suo core business kitchen and hospitality dal mondo dell'energia, identificando in Platinum Equity il partner giusto di investimento: Kohler Energy rimane per una percentuale nell'assetto proprietario, ma l'intera gestione operativa passa a Platinum Equity, fondo di investimento nel ranking dei top 25 fondi di investimento del Nord America con asset che ammontano a circa 48 billioni di dollari. A maggio 2024 avviene il cosiddetto cutover, l'accordo tra Kohler e Platinum Equity viene siglato e Rehlko diventa una realtà autonoma, di cui Platinum Equity detiene la quota di maggioranza mentre la Kohler Company resta un partner di investimento strategico.
Nino De Giglio, Direttore Marketing, Communication & Channel Management, di Rehlko ha sottolineato come: "seguendo le indicazioni date dai Kohler abbiamo la possibilità e l'opportunità di continuare ad utilizzare il marchio Kohler per tre anni da questo cutover ma in questi tre anni abbiamo anche l'ardua impresa di inventare un nuovo brand, metterlo sul mercato e riuscire ad affermarlo. Abbiamo bisogno di reinventare, di re-innovare, trovando la giusta connessione con quello che è stato il passato di Lombardini, il passato di Kohler e allo stesso tempo guardare al futuro, portando avanti una tradizione centenaria nel promuovere un mondo energicamente resiliente".
Non si tratta di un semplice cambio di nome, non è un banale riaggiustamento delle lettere da Kohler a Rehlko, non è un cambio di font o di colore, dietro un marchio esiste un'identità, una mission, dei valori: c'è una filosofia dietro, c'è un'eredità da raccogliere necessariamente e doverosamente e che porta con sé l'eco dei tanti successi ottenuti, dei tanti clienti supportati e di tutti gli sviluppi tecnologici che si sono susseguiti nei tanti anni di storia, perché tutto quello che è stato fatto non deve e non può essere cancellato.
Come ha sottolineato sempre De Giglio: "noi alla fine siamo le stesse persone, guidate dalla stessa passione, i nostri prodotti sono gli stessi, cerchiamo di supportare i nostri clienti sempre nel migliore dei modi, l'unica cosa che cambia è il marchio, il legame tra il passato e il futuro è dato dalle persone che costituiscono Rehlko perché le persone e i prodotti che fanno parte di questa realtà continuano ad esserci, lavorando proattivamente come è stato fino ad oggi".
Lo sguardo però va ovviamente al futuro e a un futuro sempre più sostenibile. Il portafoglio di Rehlko, inteso come gruppo, include sette aziende che sono le medesime sette aziende che facevano parte di Kohler Energy e che sono state cedute in questa transazione: Power Systems, Engines, Uninterruptible Power, Home Energy, Clarke Energy, Curtis Instruments e Heila Technologies. Tutte votate a produrre un'energia che guarda al futuro.
Come sottolinea De Giglio: "le soluzioni tecnologiche proposte devono essere sostenibili, avere un occhio di riguardo nei confronti dell'ambiente. Ovviamente noi facciamo dei motori diesel, ma ben sappiamo che lo stage V ha imposto delle limitazioni, in termini di emissioni che sono molto molto stringenti, senza dimenticare che tutti i nostri motori diesel sono già certificati all'utilizzo dell'HVO e i limiti normativi sono comunque mantenuti, esiste quindi la volontà di guardare con rispetto a quello che è un mondo che va verso una direzione sempre più sostenibile. Sostenibilità - prosegue - ha a che fare anche con il modo in cui si produce: nel nostro stabilimento di Reggio Emilia è attivo un cantiere di cogenerazione che viene alimentato da dei pannelli solari che sono stati montati sui tetti dello stabilimento, ed è un segno manifesto della volontà di guardare ai processi aziendali per migliorare le emissioni in uscita derivanti dalla produzione dei nostri prodotti".
Un continuo miglioramento dunque che si accompagna anche alla nuova mission, ossia "Empowering our customers" che, come evidenzia ancora De Giglio: "significa che a noi sta a cuore che i nostri clienti abbiano successo sul mercato utilizzando i nostri prodotti, anche se lavorano nelle condizioni di più estreme: la performance non può essere intesa solo in termini di coppia e potenza ma è rappresentata anche dal TCO, che include consumi, costo dei ricambi, vita utile del motore, vale a dire che noi ci impegniamo affichè una performance in senso lato e di alto livello debba essere garantita sempre e comunque, in tutti i modi. Se questa è dunque la nostra nuova mission, attraverso il cosiddetto "who we are" ripercorriamo invece quella che è la nostra storia. Lo facevamo con Lombardini, poi le acquisizioni della Ruggerini, della Slanzi, di tutte queste aziende italiane che sono entrate a far parte del pacchetto Lombardini entrato poi a far parte di Kohler produttore di motori dal 1920. Si tratta di un secolo di storia sia per i motori diesel che per i motori benzina.
Per 100 anni lo abbiamo fatto con passione e dedizione grazie alle persone che hanno fatto parte e fanno parte oggi della nostra azienda e che sono votate al voler fornire un prodotto in grado di garantire il successo dei clienti: continuiamo ad essere gli specialisti nel disegnare, validare, costruire motori diesel e benzina fino a 115 chilowatt, questo non è cambiato e non cambierà mai. Infine - conclude de Giglio - i valori di Rehlko, che ovviamente prendono ispirazione da quelli di Kohler, sono quattro: curiosità, fiducia, eccellenza e la velocità di esecuzione. Quindi se dovessimo dire come sono i collaboratori di Rehlko diciamo che devono essere persone curiose nel senso di voler capire cosa c'è dietro una richiesta di mercato, cosa vuole un cliente; vogliamo essere di fiducia, di riferimento per i nostri clienti e i nostri contatti che nel corso delle giornate di lavoro, telefonano, scrivono o collaborano insieme a noi, vogliamo farlo in un modo veloce, anche perchè la realtà Rehlko è gestita da un unico presidente Brian Melka che decide tutto e poi lui riporta a Platinum Equity, snellendo così il processo".
E se di processo e di tempistiche si sta parlando, non si può non ricordare il fatto che entro tre anni occorra sostituire tutti i componenti brandizzati Kohler. Come ha sottolineato Alice Magnani, Account Leader Communications: "saremo noi dipendenti i primi a farci ambasciatori del brand Rehlko, della nuova mission e dei nuovi valori, poi passeremo agli stabilimenti, ai prodotti e a tutto quello che ruota attorno ai nostri prodotti, vale a dire che anche la rete distributiva, il nostro network dovrà cambiare volto e se, faccio un esempio, i ricambi passeranno direttamente al brand Rehlko, i motori vivranno un periodo dual brand, quindi Kohler ma con adesivi Rehlko in modo tale da rendere questo passaggio graduale, avviando una transizione lenta e per così dire rassicurante che sia sì rispettosa del passato ma che rispecchi resilienza e spinta innovativa della nuova identità aziendale".