Il colosso giallo colpisce ancora

Il costruttore inglese JCB ha presentato alla stampa internazionale le nuove gemme della sua corona tecnologica tra cui il nuovo escavatore cingolato 370 della serie X, il più potente e robusto di sempre, i due nuovi modelli di miniescavatori 25Z-1 e 26C-1, compatti e versatili, oltre alla nuova piattaforma macchina-utente JCB UX che promette di aumentare la produttività e la facilità d’uso di ogni macchina appartenente alla serie X 

Ci troviamo nella Contea dello Staffordshire e precisamente a Rocester, dove ha sede l’impero JCB, un’azienda che, fin dai suoi albori, ha sempre supportato le strategie industriali dei propri clienti.
“Alla base di ogni strategia industriale vi è lo sviluppo di grandi reti di infrastrutture. JCB contribuisce a fare la differenza in questo ambito, fornendo attrezzature innovative che aiutano a costruire infrastrutture accessibili e moderne che alimentano la crescita economica. Basti pensare che nel Regno Unito è previsto un ingente investimento in infrastrutture ed edilizia tanto da essere prevista la costruzione di circa 300.000 case ogni anno per i prossimi dieci anni. Oggi più che mai è quindi necessario sviluppare macchine in grado di supportare questo processo”, ha sottolineato Richard Brooks, Global Product Innovation Director di JCB, che ci ha accolto preparandoci ad uno dei lanci più straordinari di sempre, tra prove in cava e prodotti all’avanguardia.

Tested to extremes
Quanto entusiasmo può suscitare il lancio di un prodotto frutto di un progetto durato ben quattro anni? JCB lo sa bene. Per quasi un lustro, l’azienda ha infatti coltivato un ambizioso progetto con l’obiettivo di offrire al mercato una macchina straordinaria specificatamente pensata per le applicazioni heavy-duty. Oggi, questa macchina è finalmente realtà ed è destinata a diventare il nuovo standard di eccellenza nella sua categoria.
Stiamo parlando del modello più grande e potente mai realizzato: il nuovo escavatore cingolato 370 appartenente alla serie X.

Alimentato dal più recente motore diesel Cummins L9 a sei cilindri da 8,9 litri, conforme alle normative europee Stage V, offre un incremento della potenza del 14% rispetto al precedente JS370, raggiungendo i 240 kW (322CV) di potenza massima a soli 1.700 giri. Tale potenza viene erogata entro un intervallo di regimi operativi ridotto per far sì che aumenti il risparmio di carburante e si riduca la rumorosità complessiva dell’escavatore.
Anche l’impianto idraulico è stato migliorato grazie alle nuovissime pompe Kawasaki di ultima generazione che consentono di arrivare ad una portata idraulica massima di 604 litri al minuto con una pressione di 350 bar. In questo modo è possibile movimentare il materiale in modo più rapido ed efficiente e quando anche il motore avesse dei cali di giri, le pompe sarebbero comunque in grado di mantenere la portata più alta.

Questo sistema, in combinazione con un blocco valvole di ultima generazione e una ventola di raffreddamento ad azionamento idraulico con funzione di inversione, assicura un’efficienza senza pari ai vertici della categoria. Grazie a queste innovazioni, il modello 370X è capace di movimentare fino a 4,5 tonnellate in più di materiale per litro di carburante e fino a 86 tonnellate all’ora in più rispetto ai principali concorrenti testati da JCB.
Proprio perché pensato e realizzato per le applicazioni più estreme, ogni componente e in generale tutta la struttura del 370X è stato progettato per massimizzare ancora di più prestazioni e produttività. Un contrappeso più pesante, circa 850 kg, garantisce una maggiore stabilità, mentre strutture più grandi e robuste riescono a far fronte alle forze aggiuntive. I maggiori diametri delle tubazioni di servizio e le maggiori pressioni idrauliche si traducono in una maggiore potenza all’estremità dello scavo, che è stata riprogettata con base del braccio in fusione e punti di articolazione del pistone idraulico per una maggiore resistenza e longevità.

Il 370X viene fornito con un braccio monoblocco da 6,45 m e con una scelta di avambracci da 2,63 m, 3,23 m e 4,03 m. Le benne opzionali heavy-duty sono dotate di protezioni aggiuntive e rinforzi per far fronte ad applicazioni più difficili. Il diametro del perno della benna è stato aumentato e la macchina può essere dotata di un nuovo attacco rapido JCB a doppio perno, per accogliere attrezzature da 90 mm o 100 mm. Sono disponibili anche le nuove benne XHD da 2,1 m3 e XHD da 2,43 m3. Inoltre, JCB metterà a disposizione un nuovo martello idraulico HM330T specifico per il 370X. Ciò rende il nuovo escavatore cingolato estremamente versatile e pronto per affrontare qualsiasi sfida in cava o in cantiere.
Una particolare attenzione è stata posta al comfort dell’operatore. La cabina ROPS JCB Command Plus, una delle più ampie sul mercato con un volume abitabile di 2,86 m³, offre un ambiente di lavoro straordinariamente confortevole e spazioso. Tra le caratteristiche più apprezzate, vi è il sedile riscaldato con sospensione pneumatica, che garantisce un comfort di alto livello anche durante lunghe giornate di lavoro, l’aria condizionata e la doppia telecamera per una maggiore visibilità.
Inoltre, il livello di rumore all’interno della cabina è stato ridotto a soli 69 dB, creando un ambiente di lavoro silenzioso. Questa riduzione del rumore non solo migliora il benessere dell’operatore ma contribuisce anche a una maggiore efficienza operativa.
All’interno della cabina è presente anche la nuovissima e migliorata interfaccia utente denominata JCB UX, che verrà installata su tutti gli altri modelli della serie X. Il precedente display da 7” è stato sostituito da un nuovo touchscreen a colori da 10” che consente agli operatori di creare fino a 25 profili utente, per salvare e personalizzare le diverse configurazioni del joystick. Tali profili possono poi essere trasferiti tra macchine con specifiche simili, utilizzando una semplice porta USB.
A fare la differenza sono, inoltre, gli intervalli di manutenzione dei filtri dell’aria e quelli idraulici che sono stati prolungati da 1000 a 2000 ore rispetto alla vecchia generazione. Ciò fa sì che scadenze di manutenzione più lunghe comportino spese totali di gestione inferiori. Inoltre, la macchina vanta tre modalità di lavoro per ottimizzare lo scavo, il sollevamento o il lavoro a basso regime. Questi dettagli non sono da sottovalutare in quanto abbassano esponenzialmente il costo totale di proprietà (TCO) e riducono i costi di lungo termine, espressione di macchine di altissima qualità che mantengono al meglio il loro valore nel tempo.
Tre sono dunque le parole d’ordine: robustezza, produttività e comfort.

La gamma finalmente al completo
Arriviamo adesso a quello che Carlo Biella, Product Specialist di JCB Italia, definisce “un successo assicurato”, dato l’aumento delle richieste per prodotti appartenenti al segmento da 2,5 tonnellate di circa il 12% rispetto all’anno precedente. I due nuovi modelli di miniescavatori sono pronti a conquistare il mercato italiano. Caratteristiche vincenti sono la compattezza e la versatilità, infatti, grazie ad una larghezza complessiva di soli 1.500 mm i due nuovi modelli possono essere impiegati nei cantieri più angusti e trasportati con estrema facilità.
Il 25Z-1 è un modello a ingombro posteriore zero che sostituisce il precedente 8025 ZTS, mentre il 26C-1 a contrappeso convenzionale sostituisce il modello 8026 CTS.

I due nuovi miniescavatori condividono il design e lo stile dei modelli JCB Next Generation più grandi da 3,5 tonnellate, con robusta carrozzeria in acciaio e contrappeso in fusione che garantisce la massima durata nel tempo della macchina. Sono, inoltre, dotati di un motore diesel Kohler da 24,7 CV conforme alla normativa EU Stage V/Tier 4 Final, progettato per soddisfare i rigorosi protocolli sulle emissioni senza la necessità di un filtro antiparticolato diesel (DPF) o di qualsiasi forma di post-trattamento dei gas di scarico. Questo significa che il motore può operare in modo pulito ed efficiente, riducendo la complessità e i costi di manutenzione associati ai sistemi di post-trattamento. Inoltre, la protezione della ventola è di serie e tutti i punti di riempimento e i filtri sono facilmente accessibili da terra, agevolando così la manutenzione ordinaria.

Un’importante innovazione è rappresentata dalla nuova pompa idraulica elettroproporzionale a cilindrata variabile, con rilevamento del carico. Questa pompa consente di utilizzare tutta la potenza del motore per l’impianto idraulico della macchina senza che il motore si abbassi di giri o si blocchi. Cosa che garantisce un funzionamento fluido e potente, migliorando l’efficienza operativa della macchina. Grazie alla presenza di circuiti ausiliari ad alto e basso flusso è possibile alimentare una vasta gamma di accessori e attrezzature a riprova della sua versatilità. L’operatore ha così la possibilità di adattare facilmente le prestazioni della macchina alle specifiche esigenze del lavoro, migliorando la produttività e l’efficienza complessiva.
Inoltre, i miniescavatori JCB sono stati progettati con una serie di caratteristiche innovative che puntano a ridurre i costi di gestione e a facilitare le operazioni di manutenzione. Un esempio è l’estensione degli intervalli di ingrassaggio fino a 500 ore. Questo significa che l’operatore non deve fermarsi frequentemente per ingrassare le parti mobili della macchina, riducendo il tempo di inattività e i costi di manutenzione. Intervalli di ingrassaggio più lunghi permettono di lavorare per periodi più estesi senza interruzioni, migliorando l’efficienza operativa complessiva. Sono poi dotati di funzioni di arresto automatico e di minimo automatico.

La funzione di arresto automatico spegne il motore dopo un periodo di inattività, contribuendo a risparmiare carburante e a ridurre l’usura del motore. La funzione di minimo automatico riduce automaticamente il regime del motore quando la macchina non è in uso attivo, diminuendo ulteriormente il consumo di carburante e le emissioni. Queste funzioni aiutano a ridurre i costi operativi e ad allungare la vita utile della macchina. Un’altra caratteristica importante è la codifica a colori dei tubi idraulici. Questa codifica facilita l’identificazione rapida e precisa dei vari tubi, semplificando le operazioni di manutenzione e riparazione. In caso di danni o perdite, l’operatore può identificare facilmente il tubo interessato e intervenire rapidamente.
Allo stesso modo i vetri piatti utilizzati nei miniescavatori JCB offrono un doppio vantaggio. Innanzitutto, sono più economici da produrre rispetto ai vetri curvi. In secondo luogo, in caso di rottura, i vetri piatti possono essere sostituiti più rapidamente e con minori costi.
L’ampia cabina ROPS/FOPS riprogettata offre all’operatore un comfort ai vertici della categoria, con la possibilità di scegliere se installare il riscaldamento o l’aria condizionata opzionale. Se si preferisce è anche disponibile la versione con tettuccio. Il cliente avrà così la possibilità di adattare il design della cabina all’ambiente di lavoro. Un dettaglio non trascurabile soprattutto per le macchine appartenenti a questa categoria.
Infine, nonostante le dimensioni compatte delle macchine, il 25Z-1 girosagoma presenta un’impressionante profondità di scavo massima di 2.824 mm, mentre il modello 26C-1 con contrappeso convenzionale offre una capacità di scavo fino a 3.037 mm.

Ogni dettaglio di ogni macchina, dalla potenza del motore, alla nuova idraulica, dimostra l’impegno di JCB nella creazione di macchine che non solo soddisfano, ma superano le aspettative degli operatori.
Macchine affidabili e robuste per performance di alto livello che garantiscono il successo di ogni lavoro.
È questo il motivo per cui JCB si colloca in prima linea nell’industria delle macchine del movimento terra e non solo, guidando lo sviluppo delle infrastrutture e supportando le strategie industriali di tutto il mondo.
In ogni cava, cantiere o terreno impervio, queste meraviglie di ingegneria dimostrano che con JCB, il progresso è una strada già tracciata.

 

JCB UX: le altre funzioni
JCB ha aggiornato l’interno della cabina della gamma di escavatori Serie X introducendo un display touchscreen più grande con un’interfaccia in grado di offrire un’esperienza utente ancora migliore.
Grazie all’avvento della nuova JCB UX, il costruttore inglese ha introdotto l’avviamento senza chiave sulla Serie X. Basta, infatti, una breve pressione di un pulsante per accendere o spegnere la macchina. Una pressione più lunga avvia il motore, una pressione breve lo arresta nuovamente. Inoltre, il monitor incorpora due impostazioni di operatività, consentendo una dettagliata analisi del consumo di carburante e dell’utilizzo della macchina.
Il monitor può anche essere utilizzato per salvare le impostazioni idrauliche per un massimo di 15 attrezzature nel menù degli accessori, grazie a un tasto per accedere al menu di scelta rapida sul tastierino a sei pulsanti.
Infine, all’interno del monitor sono anche disponibili guide e istruzioni per l’uso, insieme a video dimostrativi che illustrano tutte le funzionalità del sistema JCB UX.


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