Terre preziose

Ospiti di SAPIR Spa, il più grande Terminal Operator del porto di Ravenna, abbiamo potuto vedere all'opera due pale gommate L220H di Volvo CE, consegnate dallo storico concessionario Carmi Spa. Pesa integrata, nuova benna rendling e zavorra modificata ad hoc per due giganti impegnati a movimentare argilla e feldspati, indispensabili per il pregiato indotto della ceramica

Nonostante la parola ceramica derivi dal greco "keramos", ossia argilla, la sua invenzione risale a tempi ancor più antichi: la ceramica ha accompagnato infatti la storia dell'umanità fin dalla Preistoria. Materiale duttile e maneggevole, è stato dapprima scelto come materia prima per creare innumerevoli oggetti d'uso comune per diventare poi anche una forma di espressione artistica.

Il comparto della ceramica, da sempre identificato come settore d'eccellenza del Made in Italy, è riuscito a passare quasi indenne dalla pandemia e grazie a qualità di un prodotto ad oggi ineguagliate dai competitors stranieri nonchè a investimenti cospicui, è riuscito ad andare oltre sia alla crisi logistico/energetica del post-Covid sia alle difficoltà di approvvigionamento di materie prime dovuto al conflitto russo-ucraino.
Se parliamo di ceramica, non si può non citare Faenza, patria della ceramica così come il distretto di Sassuolo, e non si può non citare Ravenna e il suo porto, fondamentale per gli scambi commerciali con i mercati del Mediterraneo orientale e del Mar Nero oltre che per quelli con il Medio e l'Estremo Oriente.

Proprio al porto di Ravenna, ospiti del Gruppo SAPIR, Gruppo di primaria importanza specializzato in imbarco e sbarco di svariate tipologie di materiali nonché fornitore di servizi integrati a supporto del trasporto internazionale merci e con terminal che rappresentano, ad oggi, una delle più ampie aree portuali in Italia, abbiamo potuto vedere all'opera due pale gommate Volvo L220H, equipaggiate con la nuova pesa integrata e la nuova benna rendling Volvo, oltre che con zavorre modificate ad hoc dalla divisione Engineering di Carmi Spa, storico concessionario del brand svedese. Entrambe sono impegnate nella movimentazione di materiali inerti sulle banchine di SAPIR in destra Canale, inerti destinati proprio al fiorente indotto emiliano-romagnolo della ceramica.

All'interno del Gruppo SAPIR, la Capogruppo SAPIR Spa gestisce in Darsena San Vitale il principale terminal operator del porto di Ravenna e uno dei più grandi in Italia, controlla Terminal Nord Spa in sinistra Canale, specializzato in inerti, ed è proprietaria del 70% delle quote di TCR - Terminal Container Ravenna, Società partecipata al 30% da Contship Italia del Gruppo Eurokai di Amburgo, gateway strategico per lo scambio delle merci containerizzate con il Mediterraneo orientale.

Come ci spiega Galli Gabriele, Responsabile General and Bulk Cargo presso SAPIR Spa: "Sapir, che affonda le sue radici nel 1957 ed è una società a capitale misto pubblico-privato, è oggi il più grande Terminal Operator del porto di Ravenna ed è proprietaria di Asset portuali come terminal container, infrastrutture per la piattaforma logistica, banchine e piazzali che hanno un ruolo strategico per lo sviluppo economico locale. Nel Terminal Container ci occupiamo di carico e scarico container, in Darsena San Vitale che è un terminal multi purpose trattiamo principalmente inerti, ferrosi e liquidi, mentre nel Terminal Nord ci occupiamo di materiale inerte. In particolare - prosegue Galli - il Terminal SAPIR gestisce principalmente argille e feldspati destinati al distretto ceramico di Sassuolo, tanto che in pochi anni siamo passati dallo sbarcare 700.000 ton/anno di materiale inerte a quasi 1,5 milioni di ton/anno. Considerando che eravamo il primo terminal italiano nei rapporti con l'Ucraina, il conflitto ha causato ovviamente il mancato arrivo delle argille e la diminuzione dei feldspati ma questo ha spinto i produttori a ricercare altrove la materia prima, tant'è che oggi arrivano navi da India, Brasile, Portogallo, Turchia e anche dalla nostra Sardegna. Ovviamente ogni materiale ha caratteristiche diverse che implicano diversi modelli di gestione e diverse accortezze. Sicuramente il fatto di disporre di tante aree di stoccaggio da sfruttare e da poter ampliare costituisce un plus e un unicum del Porto di Ravenna, unico porto dell'Emilia Romagna, che movimenta complessivamente 25-27 milioni di ton/anno di merci".

Proprio nella movimentazione delle argille e dei feldspati troviamo impiegate due pale Volvo, le L220H consegnate da Carmi Spa.
Grazie a un potente motore, al cambio OptiShift di nuova generazione, al nuovo convertitore di coppia e al rapporto di riduzione modificato, oltre che al nuovo freno a secco P-Brake, la L220H raggiunge un'efficienza dei consumi superiore del 15% e una produttività migliorata fino al 10%.

Come ci spiega l'Ing. Emiliano Panzavolta, Responsabile della Manutenzione Gruppo SAPIR Spa: "la prima L220H è arrivata lo scorso anno e ci siamo trovati talmente bene che ne abbiamo acquistata un'altra quest'anno. Lavoriamo su tre turni da sei ore e mezza, dalle 6,30 del mattino fino alle 2 di notte e h24 quando dobbiamo sbarcare navi che implicano lo sbarco immediato, le pale Volvo le utilizziamo invece una decina di ore al giorno per movimentare argilla e feldspati. Questi materiali vengono sbarcati dalla nave, inseriti in tramogge e prelevati attraverso dei camion che poi scaricano i materiali nel piazzale, le pale equipaggiate con la prolunga spintore stoccano il materiale, che se non è della pezzatura idonea richiesta dal cliente viene inviato agli impianti di frangizollatura per la riduzione volumetrica tramite frantoio mobile a mascelle, che poi viene miscelato e caricato nuovamente sempre tramite pala gommata, munita questa volta di benna rendling, sia sui treni che sui trucks, parliamo di circa 200 trucks al giorno, così da essere avviato direttamente nelle industrie della ceramica."
Operando su cumuli molto alti di materiale spesso le pale si trovano in una posizione tale per cui la zavorra posteriore va a toccare l'asfalto causandone a lungo andare il distacco dal telaio. Ecco allora che la divisione Engineering di Carmi ha studiato una modifica ad hoc specifica per le L220H che operano nel porto di Ravenna.

Come ci spiega Claudio Sartoni, Responsabile Servizio Vendite Carmi Spa: "è grazie all'osservazione del mezzo nella sua operatività e al dialogo proficuo con SAPIR se siamo riusciti a fornire una soluzione appositamente studiata per far fronte alle criticità operative dell'utilizzatore finale. Abbiamo montato anche un prefiltro sul sistema di aspirazione del motore termico già protetto da due filtri in modo da far arrivare meno particelle di polvere possibile ai due filtri, evitare la necessità di una costante pulizia e salvaguardare la funzionalità del motore termico, operando in ambienti molto polverosi. Nessuna modifica invece si è resa necessaria all'interno della cabina, in quanto la cabina Volvo è pressurizzata con doppio filtraggio in entrata, ideale proprio per lavorare in condizioni estreme."

Come conferma Luca Mengozzi, Responsabile Area Operativa Inerti presso SAPIR: "a differenza di altre pale gommate in cui l'operatore è costretto ad utilizzare la mascherina in cabina, con le pale Volvo, già dotate standard di sistema di doppio filtraggio, si riesce ad operare in condizioni davvero confortevoli. Il doppio comando volante joystick consente all'operatore di scegliere la modalità preferita, il sedile è climatizzato caldo-freddo, inoltre il sistema di pesatura integrato Volvo, oltre ad essere precisissimo, evita l'aggiunta di un ulteriore monitor sul montante destro, a tutto beneficio della visibilità, mentre la benna rendling consente una grandissima facilità di riempimento senza alcuna perdita di materiale durante le operazioni di movimentazione inerti".

Si tratta infatti di una benna di nuova concezione, da 5,8 mc, appositamente studiata da Volvo CE per il carico dei materiali cosiddetti mossi, ossia è costruita in un acciaio alto resistenziale estremamente robusto ma di peso inferiore che agevola le imbennate e riduce al minimo i versamenti di materiale, grazie ai nuovi lati convessi e alla protezione antiversamento migliorata, rendendola perfetta dunque per movimentare inerti come argilla e feldspati.

Ad aumentare la produttività fino al 10% rispetto alla serie precedente concorre la nuova trasmissione che opera in perfetta sinergia con motore e assali. Come ci spiega Sartoni: "il nuovo convertitore con funzione lock-up eroga una coppia superiore che si traduce in prestazioni migliori alle basse velocità. Gli intervalli tra le marce sono stati ridotti così da avere un'accelerazione più veloce e un funzionamento più uniforme. Inoltre la trasmissione Optishift di nuova generazione è stata studiata per migliorare i tempi di ciclo e i consumi carburante: parliamo di un'efficienza dei consumi superiore del 15% rispetto ai modelli serie G, grazie al nuovo motore diesel Volvo D13J Stage V con tecnologia V-ACT, sovralimentato, 13 litri, 6 cilindri con 4 valvole per cilindro in grado di erogare 289 kW/381 CV dotato di SCR e DPF e al nuovo freno a secco P-Brake. Estremamente importante è poi il sistema RBB Reverse by Braking brevettato da Volvo, ossia la funzione di frenata che rallenta la macchina quando l'operatore vuole cambiare direzione, riducendo i giri del motore e azionando automaticamente i freni di servizio, in modo da limitare le sollecitazioni sulla trasmissione. A ridurre l'usura e a migliorare l'efficienza dei consumi concorre anche l'ecopedale - conclude Sartoni - in quanto applica una forza meccanica di resistenza, ossia detto banalmente, diventa più duro, in risposta ad un uso eccessivo dell'acceleratore da parte dell'operatore".

Proprio l'operatore è da sempre al centro nella progettazione delle macchine da parte di Volvo CE. La cabina è infatti equipaggiata con il sistema CO-PILOT che integra l'App "Operator Coaching", ossia un sistema che contribuisce ad assicurare che gli operatori utilizzino la macchina al massimo delle sue potenzialità. Questa App intuitiva fornisce agli operatori assistenza in tempo reale aiutandoli a capire come le loro azioni riescono a influenzare la produttività e l'efficienza delle macchine, oltre a individuare le aree da migliorare o in cui intervenire attraverso la tecnologia. È accessibile attraverso un tablet Android da 10'' integrato al sistema di gestione elettronica della macchina, lo stesso sul quale è installato il sistema di pesatura OBW (On Board Weighing).

Infine, non si può non sottolineare il fatto che la cabina può essere inclinata in due posizioni, a 35° e 70°, cosa che agevola l'accesso ai punti di assistenza e manutenzione. Le pale gommate Volvo che lavorano al porto di Ravenna sono coperte da una garanzia speciale di 5 anni/10.000 ore comprensiva di pacchetti di manutenzione programmata. Inoltre, come sottolinea ancora l'Ing. Panzavolta: "Per qualsiasi necessità, imprevisto o anche consiglio possiamo sempre fare affidamento sulla competenza e la disponibilità di Carmi Spa e del suo team, perché le L220H sono davvero un alleato vincente nella movimentazione di queste terre preziose, preziose per SAPIR, per il porto di Ravenna, per l'intero comparto della ceramica e per il Made in Italy nel mondo".


I numeri del Gruppo SAPIR
2.700 m di banchine con fondali fino 11,50 metri che saranno approfonditi a -12,50.
76.000 mq di magazzini concepiti con caratteristiche strutturali specifiche secondo la loro destinazione merceologica.
53.000 mq di aree coperte realizzate funzionalmente allo stoccaggio di materiale alla rinfusa per fornire servizi sempre più efficienti ai clienti.
418.000 mq di piazzali di stoccaggio che consentono in loco attività cantieristica e di assemblaggio.

                                
CARMI & VOLVO: PARTNERSHIP VINCENTE
Carmi è attiva dal 1973 nella distribuzione, allestimento ed assistenza di macchine industriali e movimento terra (Volvo CE).  Negli anni ha esteso le sue competenze tecnico-commerciali anche ai comparti sollevamento, stradale, frantumazione/vagliatura ed ai motori industriali off-road (Volvo Penta).  Carmi dispone di un’ampia flotta noleggio e di un parco macchine usate già pronte al lavoro. Si è anche dotata di una propria divisione interna di Engineering per offrire soluzioni e customizzazioni su macchine ed attrezzature (allestimenti speciali ed impianti) e servizi di progettazione e certificazione.  Con un organico di circa 50 addetti, Carmi garantisce l’assistenza in tutte le aree di competenza, grazie ad uno staff tecnico altamente specializzato costantemente aggiornato e con una dotazione di 15 officine mobili completamente attrezzate assolve ogni esigenza tecnico-assistenziale presso le sedi ed i cantieri della clientela.



 


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