L'azienda di Miglionico sta già utilizzando gli XG da 530 CV per coprire i percorsi verso e da Francia, Germania e Austria. Su una percorrenza di circa 12-13 mila km al mese ha registrato una riduzione dei consumi di circa 400-500 litri per ogni mezzo e una corrispondente riduzione delle emissioni, anche grazie all'uso dell'HVO
La Cascione Autotrasporti, azienda specializzata nel trasporto di prodotti sia chimici sia granulari e polverulenti, ha acquistato 25 nuovi veicoli DAF XG in versione trattore stradale con motorizzazioni da 530 CV per ottimizzare i consumi e le emissioni sulle tratte stradali verso destinazioni internazionali. Una ventina di questi mezzi stanno già viaggiando in tutta Europa, coprendo distanze anche molte lunghe. In un anno, infatti, gli XG arrivano a percorrere 130-140 mila km.
Consumi ridotti di 400-500 litri al mese
«Rispetto ai veicoli impegnati in precedenza in queste missioni - spiega Giovanni Cascione, amministratore delegato della società - stiamo calcolando, su una percorrenza di circa 12-13 mila km al mese, una riduzione di consumi di circa 400-500 litri per ogni mezzo. E a questo taglio corrisponde una diminuzione delle emissioni, intensificata pure dal ricorso come carburante all'HVO».
Lo scarico del materiale richiede 12-15 litri di carburante
Gli XG trainano principalmente silos stradali che per lo scarico utilizzano una presa di forza collegata al cambio: «1.200 giri circa questa presa produce aria - precisa Cascione - iniettandola in cisterna e consentendo appunto lo scarico pneumatico del materiale trasportato. Ovviamente questa procedura incide sul consumo, dato che ogni scarico richiede tra i 12 e i 15 litri di carburante». I motori Paccar, però, riescono a contenere questo consumo anche perché conservare il minimo su un livello di 1.100 giri/minuto, ottimale per questa tipologia di lavoro. oltre al normale freno motore, nei 25 mezzi è stato aggiunto come optional anche il retarder, un doppio sistema frenante per incrementare la sicurezza.
Una scelta che piace agli autisti
All'origine della scelta della versione più potente tra le motorizzazioni DAF, ci sono vari motivi: dal fatto di viaggiare sempre in portata a quello di affrontare molti trasporti internazionali e al percorrere anche su quelli nazionali tratti appenninici montuosi: «Per i ritorni dall'estero - racconta l'AD - avendo relazioni stabili con importanti committenti multinazionali, che hanno stabilimenti in tutta Europa, spesso cerchiamo di abbinare il ricarico il più vicino possibile a dove il mezzo ha scaricato. Dal punto di vista degli autisti, poi, c'è soddisfazione per i nuovi veicoli, perché le cabine sono confortevoli e molto spaziose, con il recupero di alcuni centimetri di spazio interno».
I nuovi Daf sono stati consegnati ai driver seguendo il criterio dell'anzianità di servizio, ovvero affidandoli a conducenti esperti che «lavorano con noi e sanno rispettare i mezzi. E poi proprio questi autisti sono quelli che hanno maggior bisogno di comfort». Il veicolo più comodo e più spazioso diventa così un elemento premiale rispetto a un conducente che da più tempo è in azienda ed ha un'anzianità di servizio più lunga.
La garanzia totale DAF per tre anni
Su 150 veicoli i DAF rappresentano un buon 80%, segno evidente della fiducia riposta dall'impresa nel marchio olandese: «Per l'acquisto degli ultimi XG abbiamo dato in permuta veicoli di altre case costruttrici - svela Cascione - Quello che ci ha sempre convinto di questa marca è il consumo ridotto di carburante. In più DAF ci dà la possibilità di avere un'estensione di garanzia totale di tre anni sul veicolo, il che comporta in questo lasso di tempo un azzeramento dei costi di manutenzione. Inoltre, abbiamo anche un pacchetto dedicato alle grandi flotte che consente pure all'estero di acquistare eventuali ricambi allo stesso prezzo in tutta Europa. E poi anche a livello internazionale c'è la garanzia di una copertura capillare e un livello di servizio che rimane sostanzialmente uguale ovunque».
Cosa fa Cascione Autotrasporti
L'azienda di Miglionico è nata nel 1975, fondata dal padre di Giovanni, Pasquale Cascione. L'attività è iniziata con il trasporto cisternato di liquidi ADR e non, per poi espandersi nella movimentazione di prodotti granulari e polverulenti mediante maxi-silos e container con rotocelle: «Questo trasporto - afferma Cascione - ancora oggi genera circa l'80% del nostro fatturato».
Il deposito a Brindisi e l'interscambio a Piacenza
«La diversificazione del nostro business di maggior rilievo è avvenuta nel 2014 quando abbiamo acquisito circa 50 mila metri di piazzale a Brindisi, adiacente allo stabilimento del petrochimico, dove svolgiamo un'attività di deposito per conto di diverse società primarie del settore. In questa seconda sede disponiamo pure di una stazione di lavaggio cisterne, aperta anche a terzi».
Da Brindisi, vista la prossimità della linea ferroviaria, l'azienda carica i semirimorchi su treno per portarli fino al terminal di Forlì, affidandosi al trasporto intermodale su ferro - ma anche per via marittima - per contenere le emissioni. Il trasporto intermodale sul totale delle missioni di trasporto incide per un buon 35-40%.
In Emilia poi i carichi vengono concentrati e trasportati fino ad un piazzale d'interscambio nell'area di Piacenza, acquisito nel 2009: «Da qui organizziamo i viaggi sia verso le destinazioni nazionali, sia verso buona parte dei Paesi europei - sottolinea l'AD - Abbiamo scelto Piacenza in quanto è un punto strategico per l'interscambio dei nostri semirimorchi diretti in Francia, in Germania o in Austria. In pratica gli autisti arrivano, sganciano il semirimorchio e un altro autista se ne fa carico per portarlo verso la destinazione internazionale».
La flotta
La flotta di Cascione è formata da 150 trattori stradali e più di 400 semirimorchi, composti da maxi-silos, cisterne per liquidi, portacontainer con rotocelle e centinati. Ci sono poi tre cisterne vacuum che aspirano il prodotto in caso di contaminazione o di ribaltamento di una cisterna su strada.
Cascione Autotrasporti redige anche un bilancio di sostenibilità, a ulteriore dimostrazione della sensibilità ambientale e dell'impegno nella riduzione delle emissioni inquinanti.
Centocinquanta autisti dipendenti formati anche con scuola interna
Per fidelizzare ulteriormente gli autisti e farli rimanere il più a lungo possibile a fine anno, l'azienda premia quelli che hanno lavorato meglio, che hanno consumato meno carburante e quindi che hanno avuto una media più alta rispetto ad altri. E per farli arrivare a questo livello si organizzano anche, tramite DAF e il concessionario di zona DELCOM, corsi di formazione e sullo stile di guida, tutti percorsi che forniscono riscontri altamente positivi.
Il commento di Massimo Dodoni
«A volte le aziende di autotrasporto - ha commentato Massimo Dodoni, amministratore delegato di DAF Veicoli Industriali - guardano alle case costruttrici soltanto rispetto all'acquisto di veicoli. Ci sono altre aziende, invece, che trovano soddisfazione nel prodotto sfruttando la ricca offerta di servizi, dal post vendita alla formazione, con cui le mettiamo in condizione di ottimizzare l'utilizzo dei nostri camion. E la Cascione appartiene sicuramente a questa seconda categoria e forse proprio per questo ha sempre rinnovato la fiducia verso i nostri prodotti. E di questo la ringrazio vivamente».