LA TRANSIZIONE ENERGETICA DEL VENETO PASSA ATTRAVERSO LE CAVE
Il contributo dei cavatori alla neutralità carbonica del territorio regionale.
Mercoledì 17 aprile si è svolto a Vicenza il convegno organizzato dall'Albo Cavatori del Veneto sulla transizione e digitalizzazione nelle cave, con la partecipazione dell'Assessore Elena Donazzan e di Massimo Giorgetti, alla presenza degli imprenditori del settore estrattivo del Veneto e di alcuni rappresentanti dei Comuni del territorio.
"La sostenibilità, l'attenzione ai temi energetici non sono solo un tema di estrema attualità, ma sono il nostro futuro. Cambiare il paradigma con cui abbiamo gestito l'ambiente che ci accoglie è indifferibile, usare altre lenti per decidere cosa fare e come fare nei nostri contesti produttivi è il modo concreto con cui possiamo dare il nostro contributo al mondo che ci accoglie." Così ha introdotto i lavori la presidente dell'Albo Cavatori Elisabetta Mainetti. "I cavatori possono dare un importante contributo al raggiungimento della neutralità carbonica del territorio regionale perché le cave sono riconosciute a tutti i livelli come siti idonei alla realizzazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili. Non parliamo solo di fotovoltaico, ma di geotermia, produzione di biometano e idrogeno. Per questo le cave sono siti unici per posizione, forma e collegamento con le reti infrastrutturali."
Il nuovo Piano energetico regionale, le CER (comunità energetiche rinnovabili) e gli investimenti previsti dal Piano Transizione 5.0 sono stati gli argomenti illustrati dai relatori Francesco De Bettin e Angelo Artuso, rispettivamente presidente e dirigente di DBA Group SpA, una tra le prime 4 società di progettazione italiane;
Giorgio Manara Ceo di Ma-Estro Srl, azienda specializzata in automazione e digitalizzazione; Eleonora Menna, commercialista dello Studio Menna, che ha approfondito gli aspetti fiscali degli incentivi ministeriali.
"Realizzare le Comunità energetiche rinnovabili nelle nostre cave - dichiara la presidente Mainetti - non è solo un investimento per la transizione energetica dei nostri sistemi produttivi, ma diventa un'occasione importante di dialogo e collaborazione con il territorio e le comunità che ci ospitano."
Il convegno è stato inoltre occasione per illustrare il nuovo Piano Energetico Regionale approvato pochi giorni fa dalla Giunta di Zaia.
"Il piano che il collega Roberto Marcato con un grandissimo lavoro ha elaborato - spiega l'Assessore Elena Donazzan - ora seguirà l'iter amministrativo in Consiglio Regionale e le audizioni pubbliche. Credo che l'Albo Cavatori del Veneto potrà dare importanti contributi per la sua messa a terra, traducendo in azioni concrete e con grande responsabilità gli obiettivi previsti."
"Massimo Giorgetti - prosegue Donazzan - già assessore regionale, ha avuto il merito di approcciare il tema ambientale non dal punto di vista ideologico ma con un approccio culturale e tecnico realistico e responsabile. Lo stesso approccio che ho da Assessore al Lavoro quando mi occupo di gestione di transizioni."
"L'Albo dei Cavatori - conclude Donazzan - è un punto di riferimento imprescindibile nella programmazione delle scelte, nella consapevolezza che la sostenibilità dev'essere non solo non solo ambientale ma anche sociale, economica e di lavoro."
I temi affrontati al convegno hanno suscitato l'entusiasmo di diversi imprenditori che si sono dichiarati pronti ad investire da subito sulla transizione energetica delle loro imprese, in rete con le comunità locali, nel perseguimento di un bene comune a tutti.
RELAZIONI:
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